Fine dell’ “avventura”: si scioglie il circolo Generazione Italia “Minerva”

Fine dell’ “avventura”: si scioglie il circolo Generazione Italia “Minerva”

Fine dell’ “avventura”: si scioglie il circolo Generazione Italia “Minerva”

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sabato 29 Settembre 2012 - 15:37

Per i componenti del circolo si tratta di una decisione irrevocabile e unanime, motivate dalle ultime scelte, evidentemente non condivise, che hanno visto protagonisti i rappresentanti del partito Futuro e Libertà, a cui il circolo faceva riferimento

Una decisione irrevocabile e presa all’unanimità. Si chiude così l’avventura del circolo Generazione Italia di Messina denominato “Minerva” , nato nell’ottobre del 2010 a seguito della nascita di Futuro e Libertà di Gianfranco Fini, definitivamente allontanatosi dal Pdl di Berlusconi. Da quel giorno in poi, tante cose sono cambiate, talmente tanto da non convincere più, evidentemente, i rappresentanti del circolo a tenere in piedi una realtà di cui si ritiene essere venuta meno la “ragione sociale” e con essa tutti i fondamenti su cui si basava. Sebbene il nome del circolo sia quello della dea che secondo la mitologia è personificazione di saggezza, proprio l’assenza di tale qualità nelle scelte adottate ai “piani superiori”, ha convinto i rappresentanti di Generazione Italia a chiudere il capitolo. Di seguito il comunicato di “congedo” dalla scena cittadina.

"Nell’ottobre del 2010 si costituiva a Messina il circolo di Generazione Italia denominato “Minerva”. La nascita del circolo, l’adesione a Futuro e Libertà, erano la conseguenza, da parte dei fondatori e degli aderenti, di una condivisione di quel generale entusiasmo, coinvolgente anche persone non iscritte né votanti per il Pdl, che era scaturito in tutta Italia dal memorabile discorso di Fini alla Festa Tricolore di Mirabello nel settembre di quell’anno e che avrebbe trovato nel congresso del 6 novembre a Bastia Umbra ulteriore forza e motivazione. Di Fli ci era sembrato veramente notevole il disegno di creare una nuova forza politica di destra (o che con una matrice di destra si ponesse all’origine di un soggetto politico totalmente nuovo rispetto a vecchie appartenenze e logiche) decisa a chiudere per sempre l’identificazione tra la destra e il berlusconismo, di cui proprio in quel periodo si mostravano ampiamente i limiti morali oltre che politici. L’idea di un partito avente veramente a cuore valori come il “patriottismo repubblicano”, la legalità, la laicità, una ragionevole estensione della cittadinanza, ci aveva veramente entusiasmato e avevamo anche creduto che Fli volesse, anche qui in Sicilia dove si presentava piuttosto forte, superare vecchi modi di fare politica, tipici di tutti i vecchi partiti e in particolare del Pdl. A due anni esatti di distanza, notiamo che la breve storia del partito a livello nazionale è stata una storia del tutto contraria a quella che si sperava. Ben presto, Fli si è rivelato un partito dilaniato da lotte intestine e soggetto a veri e propri tradimenti da parte di persone che pure ne erano stati tra i promotori, dopodiché, anche per via del carattere del tutto subordinato che il presidente Fini ha dato alla vita di partito e del partito rispetto al suo incarico istituzionale (cui anche tanti militanti gli chiedevano di rinunciare), Fli come soggetto politico autonomo e trainante è andato smarrendosi, finendo nella nebbia di un terzopolismo che lo ha visto del tutto subalterno. Con la nascita del governo Monti, Fli ha poi scelto la linea di un appoggio del tutto acritico e incondizionato, che gli ha alienato ulteriori simpatie soprattutto tra coloro che credevano nel profilo “sociale” del partito. Nel nostro stesso Circolo questo filo-montismo “senza se e senza ma” è stato malvisto, poiché il nostro è un circolo rappresentativo di ceti fortemente colpiti dalla crisi e dalle misure governative. Venendo all’aspetto regionale, ma non senza più ampio significato nazionale, è stato per noi motivo di cocente delusione vedere annullata la candidatura di Fabio Granata (che ritenevamo il rappresentante nazionale e regionale di Fli in cui meglio si incarnavano le migliori idealità del partito) alla presidenza della Regione Sicilia per le imminenti elezioni amministrative, tanto più che questa mancata candidatura è dovuta all’accordo elettorale, voluto qui dall’on. Briguglio, con Gianfranco Micciché, che agli occhi tanto dei siciliani quanto degli italiani onesti non rappresenta certo il simbolo di quel primato del senso dello Stato e del rispetto incondizionato della legalità su cui il presidente Fini ha costruito la ragione stessa della diversità nostra col resto del centrodestra. Peraltro, ci ha profondamente delusi lo stesso Granata nelle motivazioni che ha fornito ai suoi simpatizzanti e all’elettorato tutto di Fli nel momento in cui si è piegato alla volontà del partito: volontà che segnerà la disfatta dello stesso in Sicilia. Nel suo costituirsi, il Circolo “Minerva” aveva, sia perché circolo messinese sia per ragioni di personale fiducia, considerato proprio referente politico il prof. Daniele Tranchida, assessore al Turismo, Sport e Spettacolo per Fli nella Giunta Lombardo. Il prof. Tranchida si era fatto con noi garante di una linea di assoluta aderenza ai migliori princìpi espressi da Fli nel suo costituirsi e tale da convogliare verso Fli energie locali intellettuali e morali che il buco nero berlusconiano della destra italiana aveva respinto disgustate dalla politica. Proprio da parte sua abbiamo invece assistito in tempi accelerati alle prime delusioni, come militanti e come cittadini messinesi. Il Circolo, pur godendo ai suoi esordi addirittura della presenza di un intellettuale che scriveva sul “Secolo d’Italia” durante la gestione Perina-Lanna, ovvero di Fli, non è stato, ad esempio, messo a conoscenza di attività connesse al famoso (e a dir il vero fumoso) “Manifesto di ottobre” degli intellettuali, o ha visto prima incoraggiate e poi boicottate sue iniziative progettate con l’unico intento di convogliare verso Fli vecchi militanti e simpatizzanti della passata destra messinese. Non solo, l’assessore Tranchida ha mostrato di non avere personale autonomia politica, e di dipendere totalmente da scelte e logiche dell’on. Briguglio, cui si deve – al di là delle parole d’altro tipo spese in sedi ufficiali regionali e nazionali – una gestione del partito e dell’amministrazione pubblica del tutto simile, quando non peggiore, a quella di quel Pdl e della sua componente An che ufficialmente venivano dichiarati il “vecchio” e il “male” da cui ci si era, nei comportamenti innanzitutto, definitivamente separati. Calato in queste logiche, subite o autonomamente scelte, il prof. Tranchida, nella sua veste di assessore al Turismo e allo Spettacolo, pur sapendo che solo da Messina poteva ricevere la sua forza anche in future competizioni elettorali, ha fatto della propria città la Cenerentola delle attività da lui programmate, come il Circuito del Mito, non egregiamente presieduto – come rilevato dalla stampa stessa – dal proprio amico dr. Salvatore Presti, privilegiando altre aree territoriali e facendosi altresì una pessima fama con la nota vicenda del Teatro Vittorio Emanuele, che gli ha attirato l’ostilità degli artisti, dei lavoratori, del pubblico colto. E’ con grande tristezza che veniamo a queste conclusioni – che peraltro trovano molte analogie con quelle che si riscontrano in altri circoli di tutta Italia e che sono ben rilevabili nel web, e che se anche fossero ignote troverebbero piena conferma nel pauroso declino che nei sondaggi ha avuto Fli dall’ottobre del 2010 all’ottobre del 2012, che vede scandalosamente al 2% circa il partito di Fini, cioè di uno dei protagonisti della storia politica di questo Paese – poiché noi, lo ripetiamo, al progetto Fli abbiamo veramente creduto. L’accordo con Micciché è per noi, nel campo delle delusioni, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, e pertanto siamo costretti a dichiarare definitivamente chiusa la nostra esperienza nel Partito. (Circolo di Generazione Italia “Minerva”, Messina).

4 commenti

  1. Sono di sinistra,
    ma ONORE alla Vostra coerenza…

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  2. Lo scatenante odio verso Berlusconi, ha fatto si che si andassero a perdere ,oltre la testa, le posizioni faticosamente conquistate in tutti questi anni.
    Purtroppo, dall’alto dell’allora carismatica figura , il Presidente è riuscito nell’operazione “plagio” a tascinarsi dietro chi più avanti si sarebbe, come è successo, ravveduto e, quindi, sganciato dal mirabolante progetto immaginato, teso, come si è visto, a sconfessare i principi fondanti dell’apperteneza politica.
    MSI, Destra Nazionale, AN e Fli, a cui toccherà l’ultimo atto: quello di seppellire la storia voluta da Almirante incarnata su Patria onore famiglia, che la metamorfosi umana e politica di chi, anziché difenderla, custodirla e tramandarla, l’ha uccisa.

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  3. L’abbraccio mortale del pitone Berlusconi.
    Vi ha ammaliato con le sue perfide doti di conquistatore e siete caduti tutti, dico tutti, anche quello xxxxxxxxx di Storace, nella trappola come dei pivelli. Avete gettato alle ortiche il capitale di un certo Giorgio Almirante (per certi versi ammirato anche a sinistra), seguendo le sirene di un tale che non aveva, nè ha, alcuna parvenza di soggetto politico, ma pensava e pensa, a tutt’oggi, solo e semplicemente a salvaguardare tutte le ricchezze accumulate tramite la sua “amicizia” con Craxi. Quando ve ne siete accorti era tardi, troppo tardi. I peggiori sono usciti subito al largo e dopo anni ed anni di permanenza nell’ombra non gli è parso vero di avere una poltrona ed il relativo potere (leggi il xxxxxxxx Gasparri ed il “xxxxxxxxxxxx Ignazzzio). Fini e gli altri sono “cchiù pintuti di sò piccati”, ma ormai è troppo tardi, siete scomparsi dalla scena politica e la cosa più assurda è che vi aggrappate a quell’UDC che rappresenta una propaggine di quella Democrazia Cristiana che, per lunghissimi anni, avete criticato e demonizzato. A livello locale poi, gli stracci volati tra Briguglio e Laface sono stati la ciliegiona sulla torta (di non so che, forse a qualcosa di simile al cioccolato ma non era cioccolato).
    Siete tutti corresponsabili della scomparsa della destra, tutti nessuno escluso. Il pitone Berlusconi vi ha letteralmente stritolati e la cosa più aberrante è che la sinistra sta a guardare. Ma pensa te ……

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  4. Ucci Ucci sento odore di Uddicci. Ho il presentimento che stia rinascendo la vecchia Diccì. Hanno rifatto la Mini, la 500, toccava anche alla Diccì Ed hanno fatto bene a togliere di mezzo Minerva, perché la saggezza con il vecchio carrozzone della Diccì ben poco aveva a che fare… altro che “circuito del Mito”.. questo mi sembra un polpettone stile kolossal mitologici di Cinecittà.
    Ma poi perché c’è bisogno di lanciare fango e sputtanarsi sciogliendosi?
    Questa non è “coerenza” è solo “risentimento”.
    Fortuna che non frequento circoli, sopratutto di destra.

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