Piemonte, Maurizio Rella ad Accorinti: "Ferma lo smantellamento, denuncia tutto in Procura"

Piemonte, Maurizio Rella ad Accorinti: “Ferma lo smantellamento, denuncia tutto in Procura”

Piemonte, Maurizio Rella ad Accorinti: “Ferma lo smantellamento, denuncia tutto in Procura”

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domenica 24 Luglio 2016 - 08:30

Il consigliere comunale chiede al sindaco d'intervenire nella qualità di massima autorità sanitaria per evitare lo smantellamento del Piemonte

Salvare l’ospedale Piemonte. A chiederlo è il consigliere comunale Maurizio Rella in un’interrogazione che ripercorre le ultime tappe di una telenovela che dura da 2 anni costellata di polemiche, ritardi, attese.

Rella ricorda come la legge d’ottobre, la cosiddetta Ircs-Piemonte mantenga inalterata la funzione di presidio ospedaliero dotato di un Pronto Soccorso e letti di osservazione breve(OB) e Unità Operative afferenti quali: Medicina Interna, Chirurgia Generale, Ortopedia, Rianimazione e Anestesia, rete di guardia H 24, Radiologia, Laboratorio, Emoteca.

“Il Pronto Soccorso dell’ospedale Piemonte ha registrato nel 2015 circa 30.000 accessi e questi dati danno l’idea dell’importanza che il Piemonte ricopre per Messina- scrive il consigliere comunale- L’importanza ed il ruolo strategico del nosocomio di viale Europa, sono riconosciuti anche in ambito di primo soccorso in caso di grandi emergenze e calamità sia dalla Protezione Civile Nazionale, che dal Piano di Protezione Civile Comunale, nell’ambito del quale è inserito come struttura strategica intorno alla quale dovrebbero ruotare alcuni dei 14 PMA (Posti medici avanzati) previsti dal suddetto Piano”.

Rella evidenzia poi come il Piemonte sia stato gradualmente ridimensionato, passando dai 260 posti letto del 2003, ai 121 del 2010, agli attuali 20 “indistinti” nonostante invece la qualità dell’assistenza resa. Tutti i reparti poi di recente hanno iniziato a pagare le conseguenze dei ridimensionamenti sia in termini di personale che di posti letto.

“La direzione aziendale non ha posto in essere alcun provvedimento teso ad assicurare la piena funzionalità della struttura ma, ne ha esacerbato, al contrario le criticità attraverso una serie di provvedimenti che stanno procurando lo smantellamento surrettizio e graduale dell’ospedale. Con provvedimento della Direzione Sanitaria del Papardo, dall’1 luglio 2016, è stata soppressa la guardia attiva di Anestesia notturna, peraltro in assenza di una formale modifica del Piano Aziendale delle Emergenze-Urgenze ed in violazione delle corrette relazioni sindacali, e che, come da notizie riportate dalla stampa, il 13 luglio il PS del Piemonte ha dovuto gestire 4 codici rossi di cui 2 interventi operatori contemporanei, con un unico anestesiste e per giunta reperibile, in quanto ad oggi, la guardia attiva di Anestesia notturna è stata rimossa! Dal 18 luglio con provvedimento della Direzione Sanitaria è stata soppressa la farmacia dell’ospedale

Lo smantellamento pare si stia verificando anche, alla chetichella, con un viavai di mezzi che, senza un provvedimento formale, trasferiscono via dall' Ospedale Piemonte apparecchiature essenziali al funzionamento dei reparti”.

Rella sottolineando i rischi per l’emergenza urgenza ed i disagi alla cittadinanza ed alla luce del fatto che gli altri 2 nosocomi non sono in condizioni si assorbire gli accessi del Piemonte chiede al sindaco, qualità di massima Autorità Sanitaria, se non ritenga opportuno, “che alla luce del pervicace depotenziamento delle attività emergenziali di denunciare all’ Autorità giudiziaria la grave violazione dell' ordinanza di necessità emessa dallo stesso Sindaco di Messina in materia di conservazione del servizio, violazione che integra il reato previsto dall' art, 650 C.P.”

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