Il ministro Lorenzin dice sì al Pronto soccorso con l'Irccs. Da lunedì corsa contro il tempo

Il ministro Lorenzin dice sì al Pronto soccorso con l’Irccs. Da lunedì corsa contro il tempo

Rosaria Brancato

Il ministro Lorenzin dice sì al Pronto soccorso con l’Irccs. Da lunedì corsa contro il tempo

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sabato 03 Ottobre 2015 - 10:42

E' in arrivo il parere positivo del ministro Lorenzin sulla fusione Piemonte-Neurolesi e lunedì sarà integrato al disegno di legge in discussione all'Ars. Soddisfatto Picciolo e i parlamentari Garofalo e Mancuso "la politica ha fatto la sua parte, la palla passa ai tecnici". Nel frattempo però occorre la sospensione del provvedimento di chiusura. Si attendono dichiarazioni di Accorinti.

Il ministro Beatrice Lorenzin ha dato l’ok alla fusione Piemonte-Neurolesi ed al mantenimento del Pronto soccorso e dei reparti collegati. Adesso la parola passa all’Ars. Ma nel frattempo deve arrivare un provvedimento che SOSPENDA la chiusura del Pronto soccorso il 10 ottobre.

L’atto con il quale il direttore generale del Papardo disponeva, con notevole anticipo rispetto ai tempi ipotizzati con la delibera del 16 settembre, la chiusura del Pronto soccorso alle 8 di sabato 10 ottobre ha accelerato un iter che sembrava essersi fermato nelle stanze dell’assessore Gucciardi. L’esponente della giunta Crocetta, che in quasi un mese non aveva ancora sciolto le riserve sulle sorti del Piemonte, dopo aver appreso la notizia ha chiesto il parere del ministro Lorenzin sulla fusione con l’Irccs, da lui ritenuta la soluzione compatibile con la salvezza del Pronto soccorso.

Lunedì il via libera della Lorenzin sarà integrato al ddl che adesso ha anche il sostegno dell’assessore Gucciardi. Già nella seduta di martedì quindi il disegno di legge Picciolo-Formica potrà essere discusso dall’Assemblea. Ma nel frattempo resta l’urgenza di evitare la chiusura del Pronto soccorso e questi sono passaggi che spettano sia all’assessore Gucciardi (che ha già contattato i manager) che al sindaco Accorinti in qualità di massima autorità cittadina.

La politica ha fatto la sua parte, adesso la parola passa ai tecnici per realizzare il Polo riabilitativo mantenendo anche il Pronto soccorso ed i reparti collegati- commenta il capogruppo Pdr all’Ars Beppe Picciolo che ha avuto ulteriori rassicurazioni dall’assessore Gucciardi sia in merito al disegno di legge che soprattutto sulla sospensione della chiusura del Pronto soccorso dal 10 ottobre.

“Ringrazio l’assessore Gucciardi e il ministro Lorenzin – ha precisato Picciolo – che con i loro tecnici non si sono risparmiati nel cercare una soluzione che rendesse fattibile una operazione di grande respiro per la sanità siciliana. Adesso, lunedi, con il parere favorevole vergato di pugno dal ministro Lorenzin, sosterremo in Aula all’Ars il DDL che prevede la fusione dell’Irccs con l’Ospedale Piemonte e sono convinto che con il concorso dell’intera deputazione regionale messinese riusciremo a segnare il punto decisivo che può rappresentare il rilancio del sistema sanitario dell’area dello Stretto. La politica adesso deve tacere per lasciare spazio ai tecnici e arrivare ad un obiettivo comune che è quello di salvare il Pronto soccorso e nel contempo realizzare un’eccellenza”.

Uguale soddisfazione per i due parlamentari che si sono battuti in questi mesi sul fronte fusione, Garofalo e Mancuso, Ncd (oggi Area Popolare)."Abbiamo lavorato per creare a Messina il più grande polo riabilitativo del Mezzogiorno d'Italia. Il ministro Lorenzin ci darà le risposte che attendiamo e non deluderà le aspettative dei messinesi". Così i parlamentari di Area popolare Vincenzo Garofalo e Bruno Mancuso. "Siamo alle porte di una svolta epocale per la nostra città della quale abbiamo l'impressione che non ci si renda conto. Avere un polo riabilitativo d'eccellenza significa consentire a Messina di fare un salto in avanti di anni luce nel settore, significa dare ossigeno all'economia asfittica della città e, ancora, consentire a tanti nostri giovani laureati nelle professioni mediche di restare a esercitare qui il loro talento e la propria competenza. Con questa idea abbiamo presentato al ministro nei mesi scorsi la proposta di fusione del Piemonte con l'IRCCS. Una proposta che si è dimostrata valida tanto che i direttori generali di programmazione e ricerca del ministero che a Messina hanno effettuato le verifiche per capire se fosse possibile realizzare il progetto, hanno presentato relazioni più che positive. Il fronte sul quale ci siamo impegnati con la Lorenzin di più in queste ultime settimane è quello che riguarda il mantenimento del pronto soccorso al Piemonte. Abbiamo lavorato con l'obiettivo di dimostrare che la fusione può non solo essere compatibile con il mantenimento del pronto soccorso ma, addirittura, favorirne il potenziamento degli aspetti emergenziali. “

Da lunedì quindi si metterà in moto la macchina di supporto al disegno di legge, perché i tempi sono strettissimi e contemporaneamente si deve garantire l’apertura del Pronto soccorso. Sarebbe un pessimo segnale arrivare alle 8 del mattino di sabato prossimo senza un provvedimento di proroga. Attendiamo le dichiarazioni in merito di Accorinti che ieri, nonostante la notizia da allarme rosso (molto più di quello meteo) non ha pronunciato verbo, perché a Firenze per il dibattito in occasione della ricorrenza del compleanno di Gandhi.

Per il resto, a parte le note della Cisl e della Cgil e le voci dei movimenti, si è registrato silenzio e soltanto Picciolo ha sollecitato Gucciardi a prendere una decisione ed a lasciare la terra del limbo una volta per tutte mentre Garofalo e Mancuso hanno operato sul fronte nazionale con il ministro Lorenzin per arrivare al traguardo.

Un appello del sindaco per scongiurare la chiusura del Pronto soccorso in attesa dei tempi definitivi sarebbe auspicabile ed al più presto. La parola del primo cittadino in un momento come questo non deve mancare.

“La chiusura del pronto soccorso dell’Ospedale Piemonte è un errore gravissimo. Le modalità attraverso le quali ciò si sta compiendo costituiscono l’ennesimo schiaffo a questa comunità”ha dichiarato il segretario generale della Cgil Lillo Oceano.
Nella pervicace insistenza con cui si sta compiendo questo ennesimo scippo ai danni della città si ritrovano interessi "forestieri" e meschine convenienze locali.
Chiudere quel pronto soccorso, se reso possibile dalla rigida applicazione della legge Balduzzi (le leggi si applicano per i nemici, per gli amici si interpretano), costituisce un errore gravissimo. Sulla provincia di Messina l'atteggiamento dei decisori regionali (Governo regionale e ARS) è predatorio. Quanto ai drammatici tagli operati su tutta la sanità della provincia non dispiacerebbe una azione di tutela del territorio da parte della politica, ancora una volta ci chiediamo perché la rappresentanza parlamentare di questo territorio, generosa quando si tratta di "tuonare dai pulpiti" mediatici locali, non riesce ad essere altrettanto convincente quando esercita il proprio ruolo nelle Assemblee elettive e nelle compagini amministrative e di governo”.

Durissima la nota della Cisl che definisce l’accaduto Una pantomima tragico-comica. “il nosocomio arrivato al de profundis con la compiacenza di tutti gli attori chiamati in causa, dal direttore generale Vullo, all’assessore Gucciardi, dalla ministra Lorenzin alla deputazione regionale e nazionale, sino al Sindaco che sembra essersi accorto solo ora del progetto di dismissione messo in campo da oltre un anno a questa parte. Tutti recitano un copione di autoreferenzialità e continuano a dispensare certezza e sicurezza sulla garanzia della mission storica dell’Ospedale intanto il “braccio armato” del Direttore Generale, con il suo direttore medico di presidio, procedono a passo spedito per un percorso di smantellamento, pezzo dopo pezzo, che in maniera scientifica e programmata, porta alla chiusura definitiva”.

La Cisl chiede all’assessore Gucciardi «di fermare la mano del “braccio armato” senza permettere il trasferimento di qualsivoglia unità operativa e servizio e quindi sospendere l’efficacia della delibera 602 del 16 settembre scorso che detta tempi e modi di dismissione entro il 10 di ottobre. La deputazione messinese, i componenti della Commissione Regionale alla Sanità, il Sindaco, il Prefetto, ed anche Comitato ed Organizzazioni Sindacali, insieme, dobbiamo assolutamente fermare questa scellerata e ingiusta operazione dismissiva”.

Intanto il segretario regionale dell’Anaao Assomed Sicilia, Pietro Pata, in una nota sottolinea di aver ricevuto rassicurazioni dell’assessore Gucciardi in merito al fatto che Vullo “dovrà attendere l’esito del percorso politico-amministrativo, prima di procedere alla sospensione dell’attività del Pronto Soccorso”.

Lunedì conferenza stampa del Comitato salvare il Piemonte.

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. Si attendono le dichiarazioni di Accorinti? Mah…. a lui queste cose interessano poco!

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  2. Si attendono le dichiarazioni di Accorinti? Mah…. a lui queste cose interessano poco!

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  3. Accorinti? lui è da Ghandi ed al pronto soccorso non ci va,semmai si ricovera il tibet si sente più sicuro.Scappa come il sindaco di Roma,Marino-

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  4. Accorinti? lui è da Ghandi ed al pronto soccorso non ci va,semmai si ricovera il tibet si sente più sicuro.Scappa come il sindaco di Roma,Marino-

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  5. ma che roba è??? qui al nord hanno chiuso centinaia di ospedali quando la Legge lo ha imposto; invece laggiù si tiene aperto un pronto soccorso???????? che roba è un pronto soccorso senza ospedale o quantomeno senza un minimo di ospedale. e’ una bomba atomica sulla salute dei cittadini e sulle responsabilità degli operatori, Quando uno sta male va al PS e deve essere curato, se no sono perdite di tempo. E poi come la mettiamo, Lorenzin, che io a Milano se vado al PS e faccio gli accertamenti ma non vengo ricoverato devo pagare tutto e invece in un’altra italia no? sono ex messinese e so come funziona. Il Piemonte deve rimanere TUTTO aperto, altro che.

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  6. ma che roba è??? qui al nord hanno chiuso centinaia di ospedali quando la Legge lo ha imposto; invece laggiù si tiene aperto un pronto soccorso???????? che roba è un pronto soccorso senza ospedale o quantomeno senza un minimo di ospedale. e’ una bomba atomica sulla salute dei cittadini e sulle responsabilità degli operatori, Quando uno sta male va al PS e deve essere curato, se no sono perdite di tempo. E poi come la mettiamo, Lorenzin, che io a Milano se vado al PS e faccio gli accertamenti ma non vengo ricoverato devo pagare tutto e invece in un’altra italia no? sono ex messinese e so come funziona. Il Piemonte deve rimanere TUTTO aperto, altro che.

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  7. Chissà perché Vullo vuole chiudere con incredibile applicazione l’ospedale Piemonte ed il pronto soccorso. Eppure si tratta di privare la città di una struttura storica ed indispensabile…ma Vullo vuole, pretende la soppressione, cerca in tutti i modi di ottenere questa chiusura..io mi domando.. perché ????Se occupassi io il posto di Vullo a Messina, metterei al primo posto, la salvaguardare della salute dei messinesi e prima di tutto vorrei maggiori strutture nel territorio, non accetterei chiusure estremamente penalizzanti per la città ed i cittadini….il mio interesse sarebbe per garantire assistenza e soccorso ai messinesi non il contrario.

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  8. Chissà perché Vullo vuole chiudere con incredibile applicazione l’ospedale Piemonte ed il pronto soccorso. Eppure si tratta di privare la città di una struttura storica ed indispensabile…ma Vullo vuole, pretende la soppressione, cerca in tutti i modi di ottenere questa chiusura..io mi domando.. perché ????Se occupassi io il posto di Vullo a Messina, metterei al primo posto, la salvaguardare della salute dei messinesi e prima di tutto vorrei maggiori strutture nel territorio, non accetterei chiusure estremamente penalizzanti per la città ed i cittadini….il mio interesse sarebbe per garantire assistenza e soccorso ai messinesi non il contrario.

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