Accorinti: "Aggredito da persone fomentate da Cisl, Uil e dalla vecchia politica"

Accorinti: “Aggredito da persone fomentate da Cisl, Uil e dalla vecchia politica”

Rosaria Brancato

Accorinti: “Aggredito da persone fomentate da Cisl, Uil e dalla vecchia politica”

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mercoledì 01 Ottobre 2014 - 14:43

"Sono stato aggredito da persone fomentate dai sindacati e dalla vecchia politica". Così Accorinti commenta quanto accaduto lunedì sera durante la manifestazione per salvare l'ospedale Piemonte e fa anche i nomi dei "mandanti", e cioè Cisl, Uil, e i deputati Santi Formica, Carmelo Briguglio e Franco Rinaldi. "A loro gli applausi e a me i fischi". Quanto al nosocomio spiega "mi batterò per non farlo chiudere ma sono decisioni che passano sopra le nostre teste"

“Quello che è accaduto lunedì sera è stato un atto di barbarie, sono stato aggredito fisicamente e verbalmente con un attacco fomentato dai sindacati e da alcuni politici”. Su quanto accaduto la sera di lunedì in occasione della manifestazione per salvare l’ospedale Piemonte Accorinti non ha dubbi: “Si è trattato di un attacco preordinato, fomentato da mesi e questa barbarie non è da sindacati né da politica. La gente è stata aizzata contro di me, come se fossi io il vero responsabile della possibile chiusura dell’ospedale Piemonte. Hanno costruito contro di me un castello. Volevo parlare e mi hanno detto con disprezzo: aspetta il tuo turno”.

Non si tira indietro il sindaco e fa nomi e cognomi di quanti, a suo dire, hanno nei mesi scorsi alimentato un clima di scontro sfociato lunedì sera nei fischi, negli insulti e nelle contestazioni al suo arrivo alla manifestazione.

I “mandanti” ed in alcuni casi anche gli esecutori, sono i rappresentanti di Cisl e Uil che hanno organizzato il sit-in con l’obiettivo di “mettermi sul banco degli imputati. Alcune persone mi hanno raccontato quel che si diceva contro di me al Piemonte e quel che si stava preparando. La vecchia politica ha distrutto tutto e vogliono fare apparire me come il criminale. Non è un comportamento da sindacalisti questo. Ma non sono stati soli, con loro c’erano alcuni rappresentanti della politica che in questi anni non ha mosso un dito e che invece sono riusciti a parlare lunedì, addirittura tra gli applausi, mentre io passavo per quello che vuol distruggere il Piemonte. Ecco i nomi: Santi Formica, deputato regionale dal 2001, 5 mandati, 15 anni là, persino assessore regionale e vi chiedo cosa ha fatto. Franco Rinaldi, deputato regionale da 3 legislature, Carmelo Briguglio, deputato regionale dal ’94 al 2001 e poi deputato nazionale. A loro gli applausi e a me gli insulti”.

Secondo il primo cittadino anche le assenze di alcuni politici da quel palco hanno una loro valenza, perché sono assenze di quanti non avrebbero condiviso quell’attacco personalizzato.

“A me hanno sempre detto di rispettare le istituzioni- ha continuato- Invece per me non c’è stato alcun rispetto. Io sono pronto al confronto e farò la battaglia per il Piemonte, mi avevano avvisato che sarebbe stata un’imboscata ma volevo parlare alla gente, non mi aspettavo una tale violenza. E’ stata scritta una brutta pagina della storia messinese”.

Più che i fischi è probabile che non gli siano andati già gli applausi nei confronti di quella “vecchia politica” che ha condiviso questi anni nei quali l’ospedale Piemonte è finito al centro di un disegno di smantellamento. E’ come se alla fine, dopo anni ed anni di silenzi, sia rimasto lui con il cerino in mano, mentre gli altri scappavano a gambe levate o si “rifacevano una verginità intellettuale”. Ed in effetti la Regione non si è svegliata una mattina di agosto decidendo la fine del nosocomio, perché il progetto ha radici antiche ed è andato avanti, inesorabile, senza che la nostra politica sia riuscita ad intervenire in modo deciso. Poi, una mattina di agosto, quel progetto è esploso in mano ad Accorinti e chi in 15 anni era stato distratto si è beccato gli applausi e questo al sindaco non va proprio giù.

“Sia chiaro questi tagli, contro i quali mi batterò, si decidono sulle nostre teste. Loro hanno individuato in me il nemico, ma queste sono decisioni prese dalla Regione”.

Al di là delle contestazioni il cuore del problema è la lettera inviata dal sindaco alla Borsellino il 7 agosto e dalla quale si evince una sorta di “rassegnazione” all’inevitabile e quindi l’indicazione di un’alternativa al Piemonte come presidio d’emergenza-urgenza. Una missiva che ai messinesi è apparsa come un modo per arrendersi, per non combattere fino in fondo una battaglia.

“Forse ho sbagliato ma non era questa la mia intenzione. Nella lettera ho fatto una premessa chiara- spiega rileggendo il testo- Ho scritto: premesso che dovrebbe mantenere e potenziare la sua vocazione di struttura per la garanzia dell’emergenza/urgenza, ho usato il termine mantenere e potenziare. Tutto il resto, la frase successiva e cioè : ove possibile potrebbe trovare adeguato utilizzo e sviluppo anche dedicato ad attività ambulatoriali e diagnostiche, alla riabilitazione fisica, neurologica, cardiologica, respiratoria con degenze dedicate solo per Rsa, era dal mio punto di vista un elemento in più”.

A quanti gli fanno notare che le due cose sono contraddittorie, e cioè che nello stesso spazio o potenzi il presidio o ci fai l’Rsa (residenza sanitaria assistita) risponde che a suo modo di vedere era una proposta aggiuntiva. I posti letto dovrebbero essere 121, attualmente sono 78, quindi o ci realizzi un Rsa, una rete di ambulatori o potenzi il presidio d’emergenza, perché in quegli spazi due cose così diverse non ci possono stare. Proprio per questo la lettera sembrava una resa più che un annuncio di battaglia.

“Probabilmente mi sarei dovuto fermare parlando di potenziamento senza aggiungere altro. Io sono pronto a fare i salti mortali e ascoltare le proposte di tutti se questo può servire. Ma è la Regione che decide”.

Con la Borsellino però parlerà solo dopo la conferenza dei servizi ed i tavoli tecnici dai quali emergeranno le varie soluzioni, quindi al momento quella lettera finita al centro della contestazione resta così com’è.

Difficile che il rapporto con la Cisl si possa ricucire, così come difficile che il contenuto di quella lettera venga modificato. Sarà una conferenza dei servizi a decidere le sorti del Piemonte e a questo punto, saranno i verbali a parlare. Soltanto dopo, alla luce di quanto emergerà da quei tavoli il primo cittadino andrà dalla Borsellino per battere i pugni. A meno che, nel frattempo, non sia troppo tardi.

Rosaria Brancato

28 commenti

  1. Non ha colpa se non si rende conto di quanto vale il due di bastoni a briscola.Non sa giocare!!!!!!!!!!!!!

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  2. Non ha colpa se non si rende conto di quanto vale il due di bastoni a briscola.Non sa giocare!!!!!!!!!!!!!

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  3. Quando i politici vengono contestati, asseriscono sempre che si tratta di un complotto ordito ai loro danni.
    Triste tramonto per renatino
    George

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  4. Quando i politici vengono contestati, asseriscono sempre che si tratta di un complotto ordito ai loro danni.
    Triste tramonto per renatino
    George

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  5. Se sono decisioni che passano sulla tua testa caro Renato allora tiratene fuori.
    Non salire sui palchi e non scrivere lettere.
    Fa ciò che puoi e che il tuo ruolo istituzionale ti permette concretamente di fare.
    Hai molto da imparare sul piano della comunicazione.

    Salvatore

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  6. Se sono decisioni che passano sulla tua testa caro Renato allora tiratene fuori.
    Non salire sui palchi e non scrivere lettere.
    Fa ciò che puoi e che il tuo ruolo istituzionale ti permette concretamente di fare.
    Hai molto da imparare sul piano della comunicazione.

    Salvatore

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  7. questi sono i risultati e fa la differenza fra la politica vera ( ed a Messina non se ne vede da decenni) e quelli che prima facevano il DJ , il pizzaiolo, la madre di famiglia…

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  8. questi sono i risultati e fa la differenza fra la politica vera ( ed a Messina non se ne vede da decenni) e quelli che prima facevano il DJ , il pizzaiolo, la madre di famiglia…

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  9. Il Restauratore 1 Ottobre 2014 18:28

    Questi sindacati sostengono che la manifestazione è riuscita perchè la cittadinanza è accorsa in massa….ma in una città di 200.000 abitanti circa il Piemonte interessa solo ad un migliaio di persone accorse in piazza e di questo migliaio oltre la metà erano dipendenti, ex dipendenti e parenti degli stessi…..a me sa più di difesa di interessi propri e di campagna acquisto consensi sindacali!!!!!

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  10. Il Restauratore 1 Ottobre 2014 18:28

    Questi sindacati sostengono che la manifestazione è riuscita perchè la cittadinanza è accorsa in massa….ma in una città di 200.000 abitanti circa il Piemonte interessa solo ad un migliaio di persone accorse in piazza e di questo migliaio oltre la metà erano dipendenti, ex dipendenti e parenti degli stessi…..a me sa più di difesa di interessi propri e di campagna acquisto consensi sindacali!!!!!

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  11. antonio campanella 1 Ottobre 2014 18:31

    Chiudiamolo, serve solo ai gatti per riprodursi ed orinare!

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  12. antonio campanella 1 Ottobre 2014 18:31

    Chiudiamolo, serve solo ai gatti per riprodursi ed orinare!

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  13. Ma che salvate l’ospedale piemonte, chiudetelo, mi hanno rovinato una mano!

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  14. Ma che salvate l’ospedale piemonte, chiudetelo, mi hanno rovinato una mano!

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  15. A furia di istituire tavoli, gli unici che ci guadagneranno saranno i falegnami…

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  16. A furia di istituire tavoli, gli unici che ci guadagneranno saranno i falegnami…

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  17. Renato? chiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

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  18. Renato? chiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

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  19. invelatosempre 1 Ottobre 2014 19:12

    Ci volevano RInaldi, Formica e Briguglio per costringerci a stare con Accorinti.
    Grazie UIL e CISL a per averci avvertito che a volte ritorna anche chi si pensava andato per sempre.
    Purtroppo.

    Ps. Ma qualcuno può ricordarmi qualcosa di buono che il Trio ha fatto per la città in passato? Io ci penso da due ore, ma niente, niente che mi venga in mente. Di contro faccio due conticini su quanto noi abbiamo fatto “guadagnare” loro, eleggendoli.

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  20. invelatosempre 1 Ottobre 2014 19:12

    Ci volevano RInaldi, Formica e Briguglio per costringerci a stare con Accorinti.
    Grazie UIL e CISL a per averci avvertito che a volte ritorna anche chi si pensava andato per sempre.
    Purtroppo.

    Ps. Ma qualcuno può ricordarmi qualcosa di buono che il Trio ha fatto per la città in passato? Io ci penso da due ore, ma niente, niente che mi venga in mente. Di contro faccio due conticini su quanto noi abbiamo fatto “guadagnare” loro, eleggendoli.

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  21. Ma cosa sa fare?

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  22. Ma cosa sa fare?

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  23. Non l’ho votato e non sono affatto pentito di ciò, ma in quello che dice, a mio modo di vedere, c’è parecchia verità. Quanto alle decisioni che debbono “passare sopra le nostre teste”, beh, allora se ne torni ad allenare, un Sindaco non può fare certe affermazioni!

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  24. Non l’ho votato e non sono affatto pentito di ciò, ma in quello che dice, a mio modo di vedere, c’è parecchia verità. Quanto alle decisioni che debbono “passare sopra le nostre teste”, beh, allora se ne torni ad allenare, un Sindaco non può fare certe affermazioni!

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  25. Chissà quanti professori che scrivono qui sotto erano tra quella massa di signoroni che insultavano il sindaco?

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  26. Chissà quanti professori che scrivono qui sotto erano tra quella massa di signoroni che insultavano il sindaco?

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  27. ma perchè tu non facevi lo stesso?? memoria corta

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  28. ma perchè tu non facevi lo stesso?? memoria corta

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