Milazzo, infermiera finisce al Pronto Soccorso dopo 17 ore di lavoro

Milazzo, infermiera finisce al Pronto Soccorso dopo 17 ore di lavoro

Redazione Tirreno

Milazzo, infermiera finisce al Pronto Soccorso dopo 17 ore di lavoro

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sabato 18 Marzo 2017 - 14:34

La donna era stata costretta ad affrontare due turni di lavoro, dalle 21 alle 14, insieme a una collega, per sopperire alla carenza di personale. Lo sforzo le ha però causato un malore. E, secondo i sindacati, i responsabili del reparto avrebbero permesso che le due infermiere proseguissero la loro attività oltre il limite orario consentito, in violazione delle norme

Un turno di lavoro sfiancante. Poi, dopo 17 ore, il malore. È stata una nottata dura per due infermiere di turno nel reparto di Terapia intensiva cardiologica all’ospedale Fogliani di Milazzo. A causa della carenza di personale, i due infermieri sono stati costretti ad affrontare due turni di lavoro consecutivi, dalle 21 del 14 marzo alle 14 del giorno successivo. Per la fatica, uno dei due è finito al Pronto Soccorso.

“Alle ore 12, dopo circa 15 ore consecutive di lavoro, una delle due Infermiere ha avvertito un malessere tale da dover ricorrere alle cure dei medici, mentre la collega completava il turno mattutino” – spiega il segretario generale del sindacato FIALS, Domenico La Rocca – “sembrerebbe che i responsabili del reparto, in violazione delle norme, abbiano permesso che le due Infermiere proseguissero la loro attività oltre il limite orario consentito: le 12 e 50, in casi eccezionali”.

Il sindacato chiede che la situazione sia opportunamente approfondita: “I fatti, se confermati, farebbero emergere gravi responsabilità da parte di chi ha il dovere di gestire ed organizzare le risorse, nel rispetto delle leggi, dei contratti di lavoro e della sicurezza dei pazienti. Chiediamo ai responsabili di attivare un’indagine e, qualora le violazioni venissero accertate, di adottare i provvedimenti previsti. Chiediamo inoltre copia dei turni di servizio del personale relativi ai mesi di Gennaio/Febbraio/Marzo 2017 del reparto di Cardiologia e U.T.I.C., per condurre ulteriori verifiche”.

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