I precari "storici" dell'Asp spostano la protesta a Palermo

I precari “storici” dell’Asp spostano la protesta a Palermo

Francesca Stornante

I precari “storici” dell’Asp spostano la protesta a Palermo

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giovedì 06 Dicembre 2012 - 19:36

La decisione è arrivata al termine dell'incontro di oggi con il Direttore Sanitario dell'Asp 5. L'assessorato regionale ha bloccato le assunzioni, Messina così ha le mani legate nonostante abbia già una graduatoria. I precari andranno a chiedere risposte direttamente a Palermo.

Dopo il sit-in della scorsa settimana in Prefettura, oggi i precari dell’Azienda Sanitaria Provinciale sono tornati a chiedere risposte sul loro futuro, anche alla luce delle ultime disposizioni regionali che bloccano le assunzioni. Una notizia che ha ulteriormente fatto salire la tensione tra i precari cosiddetti “storici” della sanità che da oltre vent’anni aspettano una stabilizzazione che sembra non dover arrivare mai. Parla chiaramente la circolare dell’Assessorato alla Salute che impone alle aziende sanitarie siciliane di non procedere ad assunzioni a tempo indeterminato per la copertura di posti vacanti nell’attuale dotazione organica aziendale senza prima aver definito le procedure di ricollocazione delle eventuali eccedenze. In poche parole: resta tutto fermo. Oggi i lavoratori dovevano incontrare il commissario Magistri, li ha ricevuti il Direttore Sanitario Santo Conti che però ha ribadito che senza nuove direttive regionali non si può procedere alla stabilizzazione nonostante l’Asp di Messina abbia già pronta una graduatoria per le assunzioni. Graduatoria che però non è mai stata pubblicata nonostante sia stata più vote sottolineata la carenza di personale. Dunque se Palermo non arrivano novità a Messina è difficile trovare delle risposte. Per questo oggi, al termine dell’incontro, i precari hanno deciso di spostare le loro rivendicazioni direttamente a Palermo. Martedì mattina andranno a chiedere notizie direttamente all’Assessorato Regionale alla Salute. In settimana anche il commissario Magistri dovrebbe recarsi nel capoluogo per avere chiarimenti in merito a questa vicenda. Resta tutto in stand-by, qualche giorno in più o in meno in fondo non pesa per questi lavoratori che aspettano pazientemente da più o meno vent’anni. (Francesca Stornante)

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