Nei giorni scorsi la Fp Cgil ha inviato una nota al primo cittadino di Santa Teresa per contestare l'azione che l'amministrazione santateresina sta portando avanti nei confronti dei dipendenti comunali

“Aggiornamento” è diventata la parola-chiave nel comune di Santa Teresa di Riva dove il sindaco Cateno De Luca ha deciso che tutti devono saper fare tutto. Se c’è qualcuno che non è in grado, ad esempio, di fare l’elettricista, nessun problema, il primo cittadino ha istituito dei corsi di formazione. Il principio di “multifunzionalità” è semplice: o ti adegui, o te ne vai. La questione che guida il principio, invece, è un tantino più complicata e infatti la risposta del sindacato dei lavoratori non si è fatta attendere. Il responsabile territoriale della Fp Cgil Francesco Fucile, nei giorni scorsi, ha inviato una nota al sindaco per esprimere il proprio dissenso nei confronti di quella che ha definito una crociata contro i dipendenti comunali. Come se il clima non fosse già abbastanza gelido, De Luca ha recentemente chiesto ai dirigenti di area di valutare il livello di conoscenza dei sistemi informatici del personale. Il livello è carente? Corsi di aggiornamento. Un vero e proprio lavoro di rieducazione quello che il primo cittadino sta portando avanti, preliminare alla ricollocazione dei dipendenti, ma che svilisce l’esperienza acquisita dai lavoratori negli anni, così come sottolineato dal sindacato.

“Restiamo convinti che ci siano da prendere decisioni importanti per gli effetti della crisi che ha travolto gli enti locali e, come più volte dichiarato, siamo disponibili a concertare scelte di cambiamento – dichiara la Fp Cgil – purché i dipendenti comunali siano i protagonisti e non la parte lesa del progetto o, ancora peggio, lo strumento per politiche comunicazioni personali del sindaco che nulla hanno a che vedere con i servizi da rendere alla cittadinanza”.

Per la Cgil l’azione del sindaco è solo un modo di spostare l’attenzione su problemi presunti: “Che al comune di Santa Teresa di Riva l’unico reale problema sembrano essere i dipendenti comunali ci appare alquanto fuorviante e frutto di una disinformazione che rischia di peggiorare i servizi da erogare alla cittadinanza – prosegue la nota sindacale -. Abbiamo ascoltato innumerevoli proclami e dichiarazioni sulla stampa e sui social network a dir poco imbarazzanti che rappresentano i dipendenti comunali come gli artefici del rischio di fallimento del comune di Santa Teresa ed esonerano da responsabilità la classe politica attuale e passata”.

La Fp Cgil ha chiesto dunque di ricevere un piano dettagliato del progetto che l’amministrazione vuole portare avanti, ma De Luca, accusato anche di fare demagogia attraverso “esasperate modalità di comunicazione via web”, non intende fare alcun passo indietro, anzi rincara la dose: “Il sindaco è anche il datore di lavoro di tutti gli impiegati comunali e i dipendenti sono gli esecutori delle decisioni del sindaco e della giunta attuali”, come una piramide che rischia però di collassare, e prosegue: “Il comune di Santa Teresa spende oltre 3,5 milioni di euro annui, oltre il 40% delle spese correnti è rappresentato dal costo del personale. Possiamo permetterci di avere personale improduttivo? Io dico di no”.

Giusy Briguglio