Monta il dibattito politico sulla disponibilità del Sindaco Francesco Re ad aprire a tutte le forze politiche e sociali per una nuova stagione politica. Ma l'opposizione non ci crede e risponde con una nota.

Le dichiarazioni del primo cittadino della Città delle ceramiche, rese nell’ultimo Consiglio comunale, del 30 marzo scorso, circa l’apertura a tutte le forze politiche e sociali per un confronto e la formazione di un nuovo esecutivo sembrerebbe annunciare una crisi all'interno della maggioranza consiliare che invece resta solida e compatta.

La dichiarazione del primo cittadino, invece ha sollecitato i consiglieri di opposizione eletti nel cartello civico “Vivere S. Stefano” che non fanno attendere la loro risposta.

In nota protocollata il 13 aprile scorso e indirizzata al sindaco, i cinque consiglieri di minoranza si dicono sorpresi della richiesta del primo cittadino, critici sull’operato dell’esecutivo di questi tre anni di legislatura, soprattutto, per aver avuto scarso rispetto dei ruoli nei rapporti istituzionali tra le parti politiche.

Insomma, nel gruppo di opposizione consiliare sembra non crederci nessuno alla proposta del Sindaco Re.

Tuttavia si dicono disponibili ad un confronto ponendo delle condizioni e chiedono: “una seria e concreta valutazione di un programma politico, diverso ed altro da quello finora perseguito, che ricerchi seriamente punti di convergenza con quello del Gruppo scrivente e che trovi la sua naturale sintesi in documento sottoscritto da entrambi le parti”.

“Resta inteso – aggiungono – che tale confronto, nella sussistenza dei suindicati presupposti, dovrà avvenire prima di un eventuale rimpasto, anche per dare consistenza e rilevanza ad un accordo trasparente e sgombrare il campo da rimpasti costruiti su “giochi politici” od imposti da “obblighi di maggioranza” logiche politiche da cui il Gruppo “Vivere S. Stefano” si è sempre chiamato fuori e tenuto distante. Come continuerà a fare”.

Intanto l’argomento è finito in tutte le piattaforme e i social forum, dove i commenti pro e contro non mancano e dove, come molto spesso accade, “proposte” e “risposte” potrebbero scadere pure di tono. (Salvatore Famularo)