Accoglienza migranti, verso il centro permanente nelle aree militari

Accoglienza migranti, verso il centro permanente nelle aree militari

Alessandra Serio

Accoglienza migranti, verso il centro permanente nelle aree militari

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martedì 22 Luglio 2014 - 23:43

Migliora la situazione alla Pascoli, e a Camaro l'Aibi apre la Casa di Mosé dove sono stati accolti 16 minori. Ieri il sopralluogo alla ex batteria Masotto di Bisconte.

La scuola Pascoli ospiterà i migranti sbarcati dalla petroliera Torn Moll ancora per qualche giorno. L'indicazione é arrivata ieri pomeriggio dopo la consueta riunione in Prefettura, convocata per fare il punto della situazione. Ancora per oggi, dunque, nessuno spostamento alla ex Batteria Masotto, come preventivato.

Nella caserma di Bisconte, peró, ieri mattina è stato effettuato un accurato sopralluogo che ha dato esito positivo. Al briefing sul posto c'erano anche un il prefetto Stefano Trotta e il Questore Giuseppe Cucchiara, che hanno comunicato l'esito dell'ispezione al Ministero. Nella struttura c'è parecchio lavoro da fare prima che possa diventare il centro di prima accoglienza per i profughi che vengono "smistati" a Messina, ma ha una discreta capienza e una logistica che la rende il sito ideale per quello che potrebbe diventare un centro permanente. Messina è ormai centro stabile di accoglienza nel caso di sbarchi numerosi come quelle dei giorni scorsi e,come ha annunciato sabato scorso il ministro degli interni Angelino Alfano, saranno proprio le strutture militari dismesse quelle preferite per consentire alla città di uscire dall'emergenza – accoglienza. Adesso si attende il via libera del Ministero.

Intanto da oggi alla Pascoli la Croce Rossa Internazionale ha allestito un punto di primo soccorso sanitario, composto dai volontari infermieristici e altro personale della Cri, che va ad aggiungersi al presidio già attivo all'interno della scuola, con due ambulanze. All'interno le condizioni degli ospiti e della struttura vanno gradatamente migliorando e il sito si decongestiona, anche perché poco a poco in tanti hanno deciso di allontanarsi. I volontari sono costantemente impegnati nell'assistenza dei profughi, e tantissimi messinesi hanno risposto all'appello dona do cibo, vestiti, altri generi si conforto.

Ieri hanno lasciato la struttura anche 16 minori, accolti nella "Casa di Mosé" allestita dall'Aibi a Camaro. Qui gli operatori della sigla nazionale che lavora nel sostegno dei bambini offrirà loro un letto, cibo, le cure mediche eventualmente necessarie, il sostegno psicologico adeguato ed anche un programma di insegnamento. La Casa, sorta grazie al protocollo con l'assessorato alla famiglia di Nino Mantineo, potrebbe ospitare altri bambini già nei prossimi giorni. Proprio l'accoglienza adeguata dei più piccoli, incolpevoli protagonisti di una traversata disumana, è il problema di più ostica risoluzione, per il Comune di Messina.

Alessandra Serio

2 commenti

  1. un cittadino messinese 23 Luglio 2014 07:07

    CARO DOTT VISICARO COME MAI NON TI INTERESSI PIU DEI MIGRANTI SOPRATTUTTO MONORI PER ORA PENSI AI TIR

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  2. un cittadino messinese 23 Luglio 2014 07:07

    CARO DOTT VISICARO COME MAI NON TI INTERESSI PIU DEI MIGRANTI SOPRATTUTTO MONORI PER ORA PENSI AI TIR

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