Verifica requisiti case di riposo private. Nessuna soluzione all'orizzonte

Verifica requisiti case di riposo private. Nessuna soluzione all’orizzonte

Marco Ipsale

Verifica requisiti case di riposo private. Nessuna soluzione all’orizzonte

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lunedì 10 Settembre 2012 - 10:50

I proprietari delle case di riposo colpite dal provvedimento di chiusura hanno ricevuto una sospensione del decreto fino al 20 settembre. Il Comune verificherà chi si è adeguato ma molti sono impossibilitati a farlo. Saltato l'incontro previsto alla Regione per ridiscutere la norma

La scadenza è lì, vicina, 20 settembre, appena tra dieci giorni. Ma le case di riposo colpite dal provvedimento di chiusura rimangono ancora nel limbo dell’incertezza. L’assessore Dario Caroniti, fresco di delega per i servizi sociali, dichiarava che: “a seguito di un vertice con il vicesindaco Orazio Miloro, abbiamo concordato di affrontare la questione dell’iscrizione all’Albo comunale delle case di riposo per anziani, destinando un tecnico comunale che verificherà, entro il 20 settembre, i requisiti di legge. Con la relazione tecnica saranno così verificate le strutture per le quali sussistono i requisiti e quelle invece che vanno urgentemente chiuse”.

Ma cos’è cambiato oggi rispetto ai tempi del provvedimento? “Verrà valutato – afferma Caroniti – se e quali strutture si siano adeguate alla circolare 2 del 2003”. Ma non si era detto che era una norma troppo restrittiva? “Restrittiva o meno – risponde Caroniti -, è una norma che va applicata anche a tutela degli utenti delle case di riposo. Per alcune, ad esempio, è facile adeguarsi alla norma: basta ridurre il numero degli anziani ospiti in modo tale da avere un numero di bagni congruo per i fruitori”.

“Noi non abbiamo visto ancora nessun tecnico – afferma Franco Alessi, titolare della casa di riposo “Anni d’Oro” -. Ma il problema è sempre lo stesso, noi abbiamo contestato la circolare in sé perché i requisiti che contiene non li possiamo soddisfare ed è chiaro che, rispetto a quando ci è stato notificato per la prima volta il provvedimento, non è cambiato nulla. Il sindaco si era preso la briga di discutere della questione alla Regione, ma non l’ha fatto. Ci erano state fatte delle promesse che nessuno sta mantenendo. Con i grandi problemi che la città ha, sembra che il più grosso per il Comune sia quello di chiudere case di riposo che per il municipio sono a costo zero. L’assessore Caroniti parla ancora di verifica dei requisiti ma avrebbe potuto quantomeno istituire un tavolo tecnico per discutere le soluzioni”. (Marco Ipsale)

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