Corsi d'oro, il processo a Genovese resta a Messina

Corsi d’oro, il processo a Genovese resta a Messina

Alessandra Serio

Corsi d’oro, il processo a Genovese resta a Messina

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martedì 09 Giugno 2015 - 17:42

No della Corte allo spostamento del processo per presunte incompatibilità funzionali legate alle intercettazioni nelle quali si parla dei biglietti della Caronte&Tourist regalati a magistrati messinesi. Nel corso dell'udienza, dopo il sit in a Gazzi, nuovo "intermezzo": allontanato dall'aula il figlio di Genovese. La replica di Rinaldi

Resta a Messina il processo a Francantonio Genovese, il cognato e onorevole regionale Franco Rinaldi, i familiari, i collaboratori, e gli altri nomi finiti nell'inchiesta Corsi d'oro 2, quello sul sistema Formazione Professionale e gli enti Aram, Ancol, Lumen, l'impresa Caleservice e altre sigle legate a Genovese o agli enti di formazione. Lo ha deciso la Corte che sta celebrando il processo (presidente Grasso), che ha detto no alla richiesta dei difensori, gli avvocati Bonni Candido e Nino Favazzo, i quali oggi hanno avanzato l'eccezione di incompetenza già annunciata alla scorsa udienza. I due hanno presentato una eccezione di incompetenza relativa ad una circostanza emersa nelle indagini, ossia una relazione di servizio della Squadra Mobile di Messina relativa ad un estratto delle conversazioni telefoniche intercettate.

In una di queste conversazioni, trascritte e agli atti del processo, si fa riferimento ad alcuni magistrati che avrebbero usufruito delle tessere della Caronte&Tourist, per non pagare il servizio di traghettamento di cui erano costretti a servirsi per via del pendolarismo lavorativo. Una conversazione che almeno ad oggi e almeno per quel che è conoscibile non ha prodotto alcuna imputazione a carico di alcun giudice, cioè non esistono inchieste ancora pubbliche che hanno portato all'individuazione di questi magistrati che avrebbero goduto di presunti "favori" da parte della Caronte&Tourist, società nella quale Genovese ha una cospicua quota azionaria. In sostanza la richiesta degli avvocati era quella di trasferire il processo ad altro tribunale, diverso da quello messinese, per via del fatto che nell'inchiesta emergerebbero i sospetti che alcuni magistrati del distretto avessero usufruito di tali benefici.

Una richiesta troppo generica, non sostanziata da circostanze meglio precisate, riferite a possibili profili di responsabilità che non emergono dagli atti del processo, che nulla hanno a che vedere con i fatti indagati in questo processo: questa la tesi del pm Sebastiano Ardita, in aula a reggere l'accusa insieme al collega Fabrizio Monaco, che si è opposto all'eccezione. Una mezz'ora di camera di consiglio, poi la Corte ha deciso: eccezione rigettata perché l'incompetenza funzionale adombrata doveva essere valutata in udienza preliminare, poi udienza aggiornata al prossimo 23 giugno. Erano da poco passate le 17 quando il palazzo di Giustizia si è svuotato.

L'udienza però è cominciata intorno alle 12, e non sono mancati anche stavolta i "coupe de teatre", con la presidente Grasso che ha prima richiamato e poi fatto allontanare dell'aula Luigi Genovese, il figlio dell'onorevole che stava seguendo il processo accanto alla madre ed alla zia, anche loro imputate, perché "troppo rumoroso". A richiamare l'attenzione della Corte è stato il battere di mani che Luigi avrebbe tributato al consulente della Procura che in quel momento stava deponendo, cioè il commercialista Polizzotto. L'allontanamento dall'aula del giovane Genovese ha provocato la reazione dello zio Rinaldi, a sua volta "richiamato" dal pm Ardita. Insomma, qualche attimo di imbarazzante concitazione e toni sopra le righe, poi la presidente della Corte ha richiamato tutti alla calma e ad andare avanti, archiviando le beghe d'aula.

Polizzotto ha parlato un paio d'ore, rispondendo alle domande dell'accusa e delle difese, in particolare agli avvocati Salvatore Versaci, difensore del commercialista Stefano Galletti, e dell'avvocato Favazzo, difensore dei Genovese. L'avvocato Versaci in particolare gli ha chiesto alcuni chiarmenti rispetto alla sua consulenza su alcune fatture relative alla Caleserice che chiamano in causa lo studio Galletti. Il difensore ha poi depositato una serie di documenti a precisazione. Ma il consulente contabile della Procura, che ha "fatto le pulci" alla Caleservice, cioè la società che la Procura di Messina ha dipinto come una sorta di "cartiera personale" di Genovese, ha rischiato di non deporre, malgrado la convocazione in aula. L'avvocato Favazzo, infatti, si era opposto alla sua deposizione perché all'udienza dello scorso 28 maggio il commercialista aveva depositato un ulteriore elaborato, da lui definito una "rielaborazione" della sua precedente consulenza, mentre secondo i difensori è una vera e propria nuova consulenza. La Corte ha però liquidato anche questo "ostacolo" facendo leva sul fatto che i documenti di Polizzotto erano già nel fascicolo, quindi visionabili dalle parti.

Rinaldi non ci sta: "Non sono stato richiamato da nessuno, tanto meno dal pubblico ministero che caso mai si sarebbe dovuto rivolgere al giudice – replica l'onorevole – Ha anche abusato facendo chiedere il documento a mio nipote lugi dal carabiniere sapendo che lui in udienza non puo disporre se non dietro autorizzazione dello stesso giudice. Tra l'altro le ricordo , cosi come avrà potuto constatare, che mio nipote non ha fatto nessun pplauso se non un cenno simulato senza nessun battito".

Alessandra Serio

16 commenti

  1. Franco Caliri 9 Giugno 2015 18:48

    Nessuna eccezione della difesa, dall’inizio del processo, è stata accolta dai giudici. Eppure, la difesa ha presentato elementi che sono oggettivamente degni di nota. A questo punto, penso che sia il caso di finirla con questo grado di giudizio. E’ evidente, dal comportamento fin qui tenuto dai giudici, che si sta solo perdendo tempo. La sentenza di colpevolezza, lo sanno tutti, è già scritta, a prescindere dagli interrogatori e dalle prove. Chiudiamola qui, per favore. Condanniamo tutti e passiamo oltre. I prossimi gradi di giudizio saranno, probabilmente, meno… “scritti”. Forse, a quel punto, altri giudici saranno più sereni nei giudizi e valuteranno tutti gli elementi. Fino ad ora, invece, pendono dalle labbra del Gip

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  2. Franco Caliri 9 Giugno 2015 18:48

    Nessuna eccezione della difesa, dall’inizio del processo, è stata accolta dai giudici. Eppure, la difesa ha presentato elementi che sono oggettivamente degni di nota. A questo punto, penso che sia il caso di finirla con questo grado di giudizio. E’ evidente, dal comportamento fin qui tenuto dai giudici, che si sta solo perdendo tempo. La sentenza di colpevolezza, lo sanno tutti, è già scritta, a prescindere dagli interrogatori e dalle prove. Chiudiamola qui, per favore. Condanniamo tutti e passiamo oltre. I prossimi gradi di giudizio saranno, probabilmente, meno… “scritti”. Forse, a quel punto, altri giudici saranno più sereni nei giudizi e valuteranno tutti gli elementi. Fino ad ora, invece, pendono dalle labbra del Gip

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  3. letterio.colloca 9 Giugno 2015 19:26

    RUSTICA progenie semper ………
    Applausi in aula a sbeffeggiare un consulente,insinuare la corruttibilità di magistrati con poche migliaia di lire; per quindi protestare e per chiedere”altre condizioni” processuali a causa di presunte incompatibilità funzionali”……….
    Ma un MINIMO DI PUDORE,no? Questa é “gente” allevata nel xxxxxxxxxxxxxx del prossimo considerato xxxxxxxxxxxxxxx.Per assurdo,data per vera “quella” intercettazione,l’intento infamante é “spargere letame sui magistrati, TUTTI”.Personalmente non mi scandalizzano i “personaggi” arcinoti per NEFANDEZZE;mi sconcertano quelle figure professionali che scordano ETICA,DEONTOLOGIA e RISPETTO per quanti servono LO STATO e non la…xxxxxxxxxx!

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  4. letterio.colloca 9 Giugno 2015 19:26

    RUSTICA progenie semper ………
    Applausi in aula a sbeffeggiare un consulente,insinuare la corruttibilità di magistrati con poche migliaia di lire; per quindi protestare e per chiedere”altre condizioni” processuali a causa di presunte incompatibilità funzionali”……….
    Ma un MINIMO DI PUDORE,no? Questa é “gente” allevata nel xxxxxxxxxxxxxx del prossimo considerato xxxxxxxxxxxxxxx.Per assurdo,data per vera “quella” intercettazione,l’intento infamante é “spargere letame sui magistrati, TUTTI”.Personalmente non mi scandalizzano i “personaggi” arcinoti per NEFANDEZZE;mi sconcertano quelle figure professionali che scordano ETICA,DEONTOLOGIA e RISPETTO per quanti servono LO STATO e non la…xxxxxxxxxx!

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  5. Caro Franco concordo pienamente con lei purtroppo è tutto scritto e spostare il processo ad altra sede avrebbe fatto scoperchiare tutte le illegittimità di una giustizia (quella di Messina) che rappresenta l’accusa, non c’è nessun giudice terzo, nessun giudice al di sopra delle parti come invece vorrebbe la giustizia quella vera però. Chissà forse un giorno qualcuno se ne accorgerà e farà pagare tutti i danni causati a una famiglia che certo male non ha fatto a nessuno anzi si essere ricchi ma sicuramente non per la formazione o per la politica. Speriamo che qualche magistrato possa finalmente fare carriera così potrà chiudersi questa vicenda. Boss ladri mafiosi escono ai domiciliari mentre genovese … no … deve rimanere in carcere! Mah

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  6. Caro Franco concordo pienamente con lei purtroppo è tutto scritto e spostare il processo ad altra sede avrebbe fatto scoperchiare tutte le illegittimità di una giustizia (quella di Messina) che rappresenta l’accusa, non c’è nessun giudice terzo, nessun giudice al di sopra delle parti come invece vorrebbe la giustizia quella vera però. Chissà forse un giorno qualcuno se ne accorgerà e farà pagare tutti i danni causati a una famiglia che certo male non ha fatto a nessuno anzi si essere ricchi ma sicuramente non per la formazione o per la politica. Speriamo che qualche magistrato possa finalmente fare carriera così potrà chiudersi questa vicenda. Boss ladri mafiosi escono ai domiciliari mentre genovese … no … deve rimanere in carcere! Mah

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  7. velista anonimo 9 Giugno 2015 21:05

    la sensazione e’ che non ci sia collaborazione tra gli avvocati e la corte …
    la linea difensiva e’ sbagliata ed irriverente ..
    gli avvocati dovrebbero produrre documenti, consulenze nel più grande rispetto delle corte ..
    se gli avvocato fossero stati così sicuri di difendere i loro assistiti con il loro lavoro non credo che avrebbero avuto bisogno di fare tutto ciò che invece è stato fatto fino adesso …
    i cittadini guardano, osservano e già hanno capito dagli atteggiamenti quali danni alla società può produrre la spregiudicatezza con cui le regole possono essere calpestate a cominciare dal rispetto verso le persone ..

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  8. velista anonimo 9 Giugno 2015 21:05

    la sensazione e’ che non ci sia collaborazione tra gli avvocati e la corte …
    la linea difensiva e’ sbagliata ed irriverente ..
    gli avvocati dovrebbero produrre documenti, consulenze nel più grande rispetto delle corte ..
    se gli avvocato fossero stati così sicuri di difendere i loro assistiti con il loro lavoro non credo che avrebbero avuto bisogno di fare tutto ciò che invece è stato fatto fino adesso …
    i cittadini guardano, osservano e già hanno capito dagli atteggiamenti quali danni alla società può produrre la spregiudicatezza con cui le regole possono essere calpestate a cominciare dal rispetto verso le persone ..

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  9. Concordo con Caliri, hanno tutto già organizzato e programmato è evidente agli occhi di tutti. Non ha senso, col garantismo che imperversa in italia, che una persona prima della conclusione del processo debba stare rinchiusa in carcere. Qualora venisse condannato allora si. In relazione ai pass per traghettare con la caronte -tourist, tutta Messina pietiva i biglietti, dai poveracci a chi non avrebbe avuto alcun bisogno stante la propria situazione economica e comunque all’On. Genovese non pietivano solo i biglietti, chiunque esso fosse, tanto provare non costa nulla. Inoltre a garanzia hanno a disposizione un patrimonio più he sostanzioso di cosa hanno paura???????????? ? Mistero………

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  10. Concordo con Caliri, hanno tutto già organizzato e programmato è evidente agli occhi di tutti. Non ha senso, col garantismo che imperversa in italia, che una persona prima della conclusione del processo debba stare rinchiusa in carcere. Qualora venisse condannato allora si. In relazione ai pass per traghettare con la caronte -tourist, tutta Messina pietiva i biglietti, dai poveracci a chi non avrebbe avuto alcun bisogno stante la propria situazione economica e comunque all’On. Genovese non pietivano solo i biglietti, chiunque esso fosse, tanto provare non costa nulla. Inoltre a garanzia hanno a disposizione un patrimonio più he sostanzioso di cosa hanno paura???????????? ? Mistero………

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  11. Vorrei suggerire all’On Genovese di fare affiancare al proprio collegio di difesa il Prof. Coppi di Roma, già difensore di Andreotti e di tanti altri che adesso si godono la liberà, assassini compresi e dichiarati.

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  12. Vorrei suggerire all’On Genovese di fare affiancare al proprio collegio di difesa il Prof. Coppi di Roma, già difensore di Andreotti e di tanti altri che adesso si godono la liberà, assassini compresi e dichiarati.

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  13. Dove sono i giudici giusti e saggi che erano a Messina ?
    Un giudice deve dare giustizia non diventare giustiziere.
    Da anni che in ITALIA esiste un movimento dittatoriale di certi magistrati.
    La politica non sa contrastarli con delle leggi valide sulla libertà.
    Bastava modificare l’art.303 cpp la durata della carcerazione preventiva modificando gli art.1 2 3 lett.a bastava scrivere senza tener conto dell’aggravanti infine abrogare il giudizio immediato (criticato dalla corte dei diritti dell’uomo )
    Genovese libero, giudicatelo da libero se dovesse essere colpevole ben venga il carcere.

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  14. Dove sono i giudici giusti e saggi che erano a Messina ?
    Un giudice deve dare giustizia non diventare giustiziere.
    Da anni che in ITALIA esiste un movimento dittatoriale di certi magistrati.
    La politica non sa contrastarli con delle leggi valide sulla libertà.
    Bastava modificare l’art.303 cpp la durata della carcerazione preventiva modificando gli art.1 2 3 lett.a bastava scrivere senza tener conto dell’aggravanti infine abrogare il giudizio immediato (criticato dalla corte dei diritti dell’uomo )
    Genovese libero, giudicatelo da libero se dovesse essere colpevole ben venga il carcere.

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  15. Dopo regalate i biglietti a persone bisognose e non a persone con le tasche piene di soldi.

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  16. Dopo regalate i biglietti a persone bisognose e non a persone con le tasche piene di soldi.

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