Atm nel mirino di 13 associazioni, 375 lavoratori tirano fuori le unghie: "Giù le mani dalla nostra azienda"

Atm nel mirino di 13 associazioni, 375 lavoratori tirano fuori le unghie: “Giù le mani dalla nostra azienda”

Francesca Stornante

Atm nel mirino di 13 associazioni, 375 lavoratori tirano fuori le unghie: “Giù le mani dalla nostra azienda”

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lunedì 27 Luglio 2015 - 23:36

La richiesta di dimissioni dell’assessore Cacciola, del direttore Foti e del commissario Manna da parte di 13 associazioni cittadine ha scatenato la reazione dei lavoratori che non hanno intenzione di abbassare la testa davanti a critiche che considerano strumentali e sterili. Durissimo il documento sottoscritto da oltre la metà dei dipendenti.

Questa volta non ci stanno. Per anni hanno sopportato di essere sempre nell’occhio del ciclone perché lavoratori di un’azienda fardello. Di un carrozzone che finiva sui giornali per la montagna di debiti che accumulava, per vicende giudiziarie, perché non garantiva servizi, perché era soprattutto uno stipendificio, ovviamente con stipendi che venivano pagati ogni tre o quattro mesi, a volte anche sei. Oggi però sentono e vivono sulla loro pelle che c’è aria nuova. E sembrano disposti a difendere con le unghie quanto di buono sta succedendo in via La Farina. I lavoratori dell’Atm tirano fuori un orgoglio che probabilmente hanno riscoperto proprio in questi ultimi tempi e rispediscono al mittente tutte le contestazioni arrivate in questi giorni nei confronti della governance dell’azienda trasporti. In 375 hanno già firmato una petizione che sembra quasi assumere i contorni di un referendum popolare. Un numero destinato a crescere ancora.

La richiesta di dimissioni dell’assessore Gaetano Cacciola, del direttore Giovanni Foti e del commissario Domenico Manna da parte di 13 associazioni cittadine ha scatenato la reazione dei lavoratori che non hanno intenzione di abbassare la testa davanti a critiche che considerano strumentali e sterili. Gli esponenti delle 13 associazioni hanno prodotto uno studio per smentire i dati forniti in questi mesi dalla governance dell’Atm, hanno parlato di propaganda da parte dell’amministrazione e hanno detto che i cittadini sono stanchi di essere presi in giro. Ma a quanto pare ad essere stanchi sono proprio loro, i lavoratori, coloro che l’azienda la vivono ogni giorno e che davvero possono sapere se davvero l’Atm sta percorrendo una strada virtuosa o se è un’azienda peggiore di quella lasciata da Buzzanca, Croce, Conte e tutti quellicheceranoprima, così come sostenuto dagli esponenti delle 13 associazioni.

Praticamente all’indomani del documento prodotto dai 13 ha iniziato a circolare all’interno dell’azienda un volantino promosso dagli stessi dipendenti di via La Farina. Un documento durissimo accompagnato da una petizione che ancora in queste ore sta girando in Atm. Fino a ieri sera in 375 avevano già siglato il documento. 375 lavoratori, sui 578 impiegati, che si sono pubblicamente schierati contro chi sta cercando di sporcare l’immagine di un’azienda in cui si sentono per la prima volta appagati, gratificati e di cui sono fieri di far parte. Iniziativa che in un primo momento il direttore Foti aveva anche provato a fermare ma che subito si è diffusa a macchia d’olio. Senza sigle, senza bandiere o sindacati, hanno messo nero su bianco cosa vogliono dire all’intera città:

«Che qualcuno voglia continuare a “giocare alla guerra” contro l’amministrazione Accorinti, rea di non aver avallato idee, progetti e azioni che facevano parte di altri programmi elettorali, possiamo pure capirlo, ma che nella vicenda si fiondino, per speculare, tanti “nanetti da giardino” non lo possiamo accettare! Giù le mani dalla nostra azienda. Ci sentiamo ancora una volta strumentalizzati da coloro che in passato non hanno fatto nulla per l’Atm ed oggi si ergono a difensori dell’azienda pubblica facendo intendere di essere più bravi e belli. No grazie!».

Parole durissime indirizzate a chi ha siglato quel documento con la richiesta di dimissioni di assessore e direttore generale, un contrattacco senza peli sulla lingua.

«Questa è la risposta che come lavoratori di Atm vogliamo dare a tutti questi personaggi in cerca d’autore, alle “mummie politiche” che hanno ritrovato vita e voce e che, dopo anni di silenzi, si affacciano alla finestra solo per gettare discredito su un’azienda che ad oggi, (e i messinesi lo sanno) fa parlare di sé per organizzazione e risultati e non per i fatti di cronaca. Sappiamo bene che la strada intrapresa è in salita, per i debiti accumulati in passato, per l’enorme danno fatto dalla “disorganizzazione organizzata” di cui in tanti si sono resi complici, per le difficoltà che ci troveremo ad affrontare il giorno dopo la sigla di un contratto di servizio che non abbiamo mai avuto e che impegnerà per il futuro a restare un’azienda virtuosa. Ma noi questo vogliamo diventare».

I 375 che hanno già messo la loro firma sulla petizione a sostegno di questo documento vogliono diventare virtuosi e si impegnano a rendere virtuosa un’Atm in cui oggi credono per la prima volta. «Vogliamo essere i primi garanti del nostro futuro, del futuro delle nostre famiglie e respingiamo con forza il tentativo di attaccare un’azienda ed un management che ci sta dando, dopo anni di disperazione, sicurezza economica, soddisfazione lavorativa e finalmente ci sta facendo guardare al futuro con un diverso ottimismo». Una replica forse inaspettata e che accende i riflettori su quei lavoratori che spesso sono stati additati come poco volenterosi, poco affezionati all’Atm, poco “virtuosi”. Lavoratori che invece con uno scatto di orgoglio vogliono solo dire di tenere giù le mani dalla loro azienda.

Francesca Stornante

22 commenti

  1. Questo dimostra in buona misura l’auto referenzialita’ delle sigle sindacali che hanno più volte accusato la dirigenza di poca disponibilità ed apertura al dialogo. Nessuno mantiene un consenso tanto alto tra i lavoratori senza aver dimostrato serietà. In oltre i lavoratori ATM hanno mostrato, che una volta superato il pregiudizio assurdo legato alla provenienza (Nord o Sud che sia) si può più serenamente valutare il lavoro degli altri.

    Salvatore

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  2. Questo dimostra in buona misura l’auto referenzialita’ delle sigle sindacali che hanno più volte accusato la dirigenza di poca disponibilità ed apertura al dialogo. Nessuno mantiene un consenso tanto alto tra i lavoratori senza aver dimostrato serietà. In oltre i lavoratori ATM hanno mostrato, che una volta superato il pregiudizio assurdo legato alla provenienza (Nord o Sud che sia) si può più serenamente valutare il lavoro degli altri.

    Salvatore

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  3. La risposta dei dipendenti mi ha stupito per maturità. Finalmente assistiamo a un’azienda più sana a partire dal personale.

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  4. La risposta dei dipendenti mi ha stupito per maturità. Finalmente assistiamo a un’azienda più sana a partire dal personale.

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  5. Tutto sacrosanto.
    Una domanda mi sorge spontanea??? Quale è quanto Personale è entrato con il concorso???? I livelli raggiunti???. Ci si dimentica che il servizio lo pagano i Cittadini.

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  6. Tutto sacrosanto.
    Una domanda mi sorge spontanea??? Quale è quanto Personale è entrato con il concorso???? I livelli raggiunti???. Ci si dimentica che il servizio lo pagano i Cittadini.

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  7. I dipendenti non hanno nessun diritto di parlare e di raccogliere firme , gli unici titolati ad esprimere giudizi sono i fruitori del servizio erogato da ATM .
    Quale dipendente si schiererebbe mai contro un capo , incompetente che gli aumenta lo stipendio , regala progressioni di carriera e gli permette di poltrire .

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  8. I dipendenti non hanno nessun diritto di parlare e di raccogliere firme , gli unici titolati ad esprimere giudizi sono i fruitori del servizio erogato da ATM .
    Quale dipendente si schiererebbe mai contro un capo , incompetente che gli aumenta lo stipendio , regala progressioni di carriera e gli permette di poltrire .

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  9. E’ una buona notizia che la maggioranza dei messinesi di ATM abbia finalmente capito chi sono i nemici del trasporto urbano pubblico della nostra città. Oscuri millantatori che danno volutamente cifre false per affossare definitivamente ATM.Adesso bisogna stanare quella consistente minoranza che non ha aderito alla petizione, a molti di loro stava benissimo incassare lo stipendio senza lavorare,come avveniva prima di CACCIOLA,FOTI e MANNA. C’è un’aspetto positivo in questa vicenda, sappiamo chi sono i nemici di ATM Messina, abbiamo la possibilità di addittarli e contrastarli con forza. Un plauso ai miei 375 concittadini di ATM.Cos’è una città senza la sua ATM? Messina prima di RENATO sindaco.

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  10. E’ una buona notizia che la maggioranza dei messinesi di ATM abbia finalmente capito chi sono i nemici del trasporto urbano pubblico della nostra città. Oscuri millantatori che danno volutamente cifre false per affossare definitivamente ATM.Adesso bisogna stanare quella consistente minoranza che non ha aderito alla petizione, a molti di loro stava benissimo incassare lo stipendio senza lavorare,come avveniva prima di CACCIOLA,FOTI e MANNA. C’è un’aspetto positivo in questa vicenda, sappiamo chi sono i nemici di ATM Messina, abbiamo la possibilità di addittarli e contrastarli con forza. Un plauso ai miei 375 concittadini di ATM.Cos’è una città senza la sua ATM? Messina prima di RENATO sindaco.

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  11. Un consiglio ai dipendenti….guardatevi dai sindacati..sono stati la rovina vostra e dell’Atm. Avete dimostrato una maturità e un senso di appartenenza con l’azienda che vi garantisce il pane, che dovrebbe servire da esempio a tutti i vari dipendenti indolenti del comune e delle altre partecipate.
    Per le varie associazioni…..siete solo ridicoli.

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  12. Un consiglio ai dipendenti….guardatevi dai sindacati..sono stati la rovina vostra e dell’Atm. Avete dimostrato una maturità e un senso di appartenenza con l’azienda che vi garantisce il pane, che dovrebbe servire da esempio a tutti i vari dipendenti indolenti del comune e delle altre partecipate.
    Per le varie associazioni…..siete solo ridicoli.

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  13. Evitando di mettere il dito nella piaga per quanto concerne la gestione politica e sindacale degli ultimi 30 anni…
    E comunque parlano giusto i dipendenti? quelli che hanno ridotto una delle migliori aziende di trasporto pubblico, con un officina prima tra quelle del sud Italia, nella devastazione che vediamo ora?N è vero che il “pesce fede dalla testa” ma loro sono l’esempio che il pesce ha “feduto” assieme alla testa… che si facciano LORO per primi un bellissimo esame di coscienza!!
    PS.. Maaa tra i difensori ci sono anche gli ausiliari del traffico assunti non si è capito bene con quale concorso??

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  14. Evitando di mettere il dito nella piaga per quanto concerne la gestione politica e sindacale degli ultimi 30 anni…
    E comunque parlano giusto i dipendenti? quelli che hanno ridotto una delle migliori aziende di trasporto pubblico, con un officina prima tra quelle del sud Italia, nella devastazione che vediamo ora?N è vero che il “pesce fede dalla testa” ma loro sono l’esempio che il pesce ha “feduto” assieme alla testa… che si facciano LORO per primi un bellissimo esame di coscienza!!
    PS.. Maaa tra i difensori ci sono anche gli ausiliari del traffico assunti non si è capito bene con quale concorso??

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  15. MessineseAttento 28 Luglio 2015 11:30

    Intanto mi scuso per aver anticipato, ieri, seppur a grandi linee, quella che oggi rappresenta una sonora sberla a quei “nani da giardino” che forse speravano nella complicità dei lavoratori per soddisfare i propri squallidi fini (a)politici. Adesso, però, dopo questo storico scatto d’orgoglio dei lavoratori, ce ne vorrebbe uno da parte dei cittadini, che non si sentono rappresentati da Brontolo, Mammolo e compagnia bella. I sindacati, poi, ignominiosamente sconfessati dagli stessi lavoratori, che prendono le distanze da questi difensori, sì, ma solo dei propri interessi; carrozzoni che si nutrono di problemi che riescono ad inventare in modo del tutto strumentale.
    P.S. Isgrò, Tiano, Tinaglia… Ahahahahahah ahahahahah ahahahahahah

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  16. MessineseAttento 28 Luglio 2015 11:30

    Intanto mi scuso per aver anticipato, ieri, seppur a grandi linee, quella che oggi rappresenta una sonora sberla a quei “nani da giardino” che forse speravano nella complicità dei lavoratori per soddisfare i propri squallidi fini (a)politici. Adesso, però, dopo questo storico scatto d’orgoglio dei lavoratori, ce ne vorrebbe uno da parte dei cittadini, che non si sentono rappresentati da Brontolo, Mammolo e compagnia bella. I sindacati, poi, ignominiosamente sconfessati dagli stessi lavoratori, che prendono le distanze da questi difensori, sì, ma solo dei propri interessi; carrozzoni che si nutrono di problemi che riescono ad inventare in modo del tutto strumentale.
    P.S. Isgrò, Tiano, Tinaglia… Ahahahahahah ahahahahah ahahahahahah

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  17. quindi secondo voi , i 375 che hanno firmato la petizione , sono la parte sana e lavoratrice di ATM ?????

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  18. quindi secondo voi , i 375 che hanno firmato la petizione , sono la parte sana e lavoratrice di ATM ?????

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  19. MessineseAttento 29 Luglio 2015 12:08

    Ci dica lei chi sono questi 375 lavoratori, ma non si dimentichi che l’anonimato, qui, è garantito fino ad un certo punto. Quindi, sia coerente con il suo nick e pensi prima di diffamare, altrimenti farà la fine di quei “nanetti”, che tanto bene e fedelmente la rappresentano: smentiti e querelati.

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  20. MessineseAttento 29 Luglio 2015 12:08

    Ci dica lei chi sono questi 375 lavoratori, ma non si dimentichi che l’anonimato, qui, è garantito fino ad un certo punto. Quindi, sia coerente con il suo nick e pensi prima di diffamare, altrimenti farà la fine di quei “nanetti”, che tanto bene e fedelmente la rappresentano: smentiti e querelati.

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  21. Mi ricordo i tempi in cui la gente, invece di andare a lamentarsi con i responsabili di tutti i disagi connessi a un autobus pieno come un carro bestiame, si strattonava e inveiva con gli altri passeggeri. Mi ricordo anche di aver visto più immigrati che messinesi DOC timbrare il biglietto. Mi ricordo pure di certi assalti di teppistelli da quattro soldi che da autista o da passeggero avrei sbattuto subito fuori.Mi ricordo di essere sempre stato l’unico “fesso”a chiamare la polizia in certe circostanze vergognose, perchè per molti”non si sa
    mai di chi possono essere figli”. Caro messinese medio, si propriu un buddaci.

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  22. Mi ricordo i tempi in cui la gente, invece di andare a lamentarsi con i responsabili di tutti i disagi connessi a un autobus pieno come un carro bestiame, si strattonava e inveiva con gli altri passeggeri. Mi ricordo anche di aver visto più immigrati che messinesi DOC timbrare il biglietto. Mi ricordo pure di certi assalti di teppistelli da quattro soldi che da autista o da passeggero avrei sbattuto subito fuori.Mi ricordo di essere sempre stato l’unico “fesso”a chiamare la polizia in certe circostanze vergognose, perchè per molti”non si sa
    mai di chi possono essere figli”. Caro messinese medio, si propriu un buddaci.

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