Tensione in Aula:si parla di Amam ma la Barrile "caccia" il presidente Termini

Tensione in Aula:si parla di Amam ma la Barrile “caccia” il presidente Termini

Rosaria Brancato

Tensione in Aula:si parla di Amam ma la Barrile “caccia” il presidente Termini

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giovedì 18 Gennaio 2018 - 06:09

Idillio finito da un pezzo tra il presidente dell'Amam e la presidente del Consiglio comunale. Adesso il clima è rovente ed in Aula ieri sono state scintille.....

Il feeling tra la presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile ed il presidente dell’Amam Leonardo Termini è “naufragato” (per usare termini idrici) da tempo e in Aula ieri si sono registrate “scintille”. I due sono andati d’amore e d’accordo per mesi, sin dal giorno della nomina di Termini all’Amam. Quando CMdB contestò la scelta operata da Accorinti (anche per via del rinvio a giudizio di Termini per una vicenda slegata dall’Amam), la Barrile si schierò dalla parte del presidente. Evidentemente strada facendo le due strade si sono divise ed anche in modo burrascoso.

All’ordine del giorno della seduta c’erano le modifiche allo Statuto dell’Amam ed in Aula, seduti al banco della presidenza, c’erano gli assessori Ialacqua e De Cola ed il direttore generale Amam Cipollini. Accanto a quest’ultimo si è seduto anche il presidente dell’azienda acque, Termini, ritenendo del tutto normale ed anzi necessaria la sua presenza.

Non l’ha pensata così la presidente Barrile che dopo aver invitato il presidente ad uscire dall’Aula poiché non invitato ha dichiarato: “Invito i vigili ad intervenire per allontanare il presidente Termini che non ha alcun titolo per stare seduto qui dal momento che non è stato invitato. Se proprio vuole si accomodi tra i posti riservati al pubblico ma stia zitto”.

Termini ha lasciato l’Aula visibilmente stupito. E’ assai inusuale infatti che, al di là della formale convocazione, il presidente di un Ente al centro del dibattito del Consiglio non venga fatto sedere né intervenire.

Immediate le proteste dei consiglieri ed un coro trasversale “vogliamo Termini in Aula”. Il presidente è rientrato ma è rimasto in silenzio, nonostante i diversi interventi dei consiglieri a suo favore.

La seduta è stata rinviata ad oggi dal momento che è caduto il numero legale ma è probabile che si ripeta la stessa scena di ieri visto che nel frattempo non c’è stato alcun invito formale.

Ma le nuove scintille potrebbero scaturire dalla mozione d’ordine presentata da Giuppi Siracusano, Pd che ha posto una pregiudiziale: “ in base alla legge Madia lo Statuto Amam deve essere modificato ma proprio in base alla norma l’Ente non può esercitare diritti sociali nei confronti della partecipata se non è stata approvata la revisione straordinaria della partecipata. Incredibilmente la delibera in questione c’è, ma è stata calendarizzata dopo…. L’eventuale variazione dello Statuto quindi, in assenza della votazione sulla revisione della Partecipata Amam sarebbe inefficace”.

La presidente Barrile smorza i toni: "Termini si è seduto durante una sospensione, io ho solo fatto presente che non era stato convocato e che pertanto avrebbe dovuto spostarsi e non intervenire. In realtà il vero problema su questo punto all'ordine del giorno è causato dal segretario generale Le Donne: attendiamo da lui un parere da dicembre….."

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. “Naufragare” non è un termine idrico Signora Brancato.

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  2. Uno scambio di favori non portato a ” Termine”.sic!

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