Sul caso Fiera interviene Bisignano: "Una pantomima malinconica"

Sul caso Fiera interviene Bisignano: “Una pantomima malinconica”

Rosaria Brancato

Sul caso Fiera interviene Bisignano: “Una pantomima malinconica”

Tag:

sabato 17 Novembre 2012 - 20:46

Sullo scioglimento dell'Ente Fiera di Messina ad opera della giunta Lombardo, pubblicato dopo 5 mesi interviene l'assessore provinciale Bisignano: "Una pantomima malinconica, ma adesso dobbiamo iniziare a costruire qualcosa di nuovo e di diverso"

“La vicenda paradossale e inquietante dello scioglimento dell’Ente Fiera di Messina da parte della Giunta di governo regionale nella seduta del 21 giugno 2012 e tenuta nascosta per 5 mesi denota un’assoluta mancanza di sensibilità istituzionale e lo svilimento, da parte dei vari protagonisti, di quella che Max Weber definiva etica della responsabilità che dovrebbe caratterizzare chiunque svolga una funzione pubblica e gestisca il pubblico denaro”. L’assessore provinciale alle Partecipate, Michele Bisignano, torna sulla vicenda della Fiera e sullo strano caso di un Ente sciolto il 21 agosto con delibera firmata da Lombardo ma pubblicata nel sito della Regione solo l’8 novembre, consentendo così non solo lo svolgimento della Campionaria ma anche la conferma, avvenuta il 20 luglio, della nomina di D’Amore a commissario, firmata dallo stesso assessore Venturi che appena un mese prima aveva proposto il provvedimento di scioglimento.

“Ma al di là di questi aspetti – prosegue l’assessore – quello che emerge è l’inganno nei confronti della comunità messinese, dei dipendenti dell’ente e delle istituzioni coinvolte nella pantomima malinconica svoltasi per la pseudo inaugurazione di quello che invece di Fiera Campionaria è stato un semplice mercatino ferragostano. Dagli atti pubblici emerge, altresì, che nel momento in cui vigeva la scadenza della gestione commissariale, e la Regione formulava la delibera di scioglimento, scartando l’ipotesi di liquidazione fino a quel momento ipotizzata, lo stesso D’Amore, formulava all’Autorità portuale una richiesta di concessione pluriennale per tutta l’area della cittadella fieristica, fantasticando su progetti di rilancio e strategie di sviluppo”.

C’è da aggiungere che nelle stesse settimane in cui si consumava il de profundis per la Fiera di Messina la giunta Lombardo salvava la Fiera Mediterranea di Palermo stanziando le somme necessarie e garantendo il passaggio dei 40 dipendenti nella Resais con tanto di contratto firmato il 4 luglio.

“Ma forse – conclude Bisignano – questa fine ingloriosa è un male necessario perché si pensi, finalmente a realizzare uno strumento nuovo, agile e dinamico, caratterizzato da una gestione manageriale, non più espressione di logiche partitiche, che coinvolga l’imprenditoria privata e gli operatori di settore. E’ indispensabile individuare una nuova e più ampia area fieristica, utilizzando i fondi strutturali all’insegna dell’internazionalizzazione e dello sfruttamento delle potenzialità strategiche territoriali dell’Area regionale dello Stretto, realizzando partnership con quelle realtà qualificate e consolidate che nel nostro Paese gestiscono con successo le manifestazioni fieristiche di settore”.

Rosaria Brancato

3 commenti

  1. MiCHele!!! Ma.comu?!?! ti lassai a s.antoniu chi cantavi pi l”accumpagnamentu e uora si ca nto ggiunnali???

    0
    0
  2. Forse il Sig. Bisignano non si è reso conto che la Fiera è morta, finita, kaput, è come parlare al capezzale di un morto del suo futuro, pensando che abbia avuto solo un leggero malore.
    Si è passati da un evento di risonanza nazionale degli anni 50/60 (ricordate che la RAI eccezionalmente mandava in onda i film la mattina), ad un mercatino rionle negli ultimi anni e pure scarso. Negli ultimi tempi bisogna arrossire a mantenere ancora l’enfatica dizione di “Fiera Internazionale”, direbbe Enrico Brignano “ma internazionale de’ che?”.
    C’è solo da spremersi le meningi per ricollocare i dipendenti che non possono restare senza reddito.
    Ammettere la sconfitta è sempre da persone intelligenti, negarla quando si perde per 6 a 0……………………

    0
    0
  3. l’ignoranza amministrativa di questo che dovrebbe essere un assessore provinciale ci lascia perplessi: ma sa la differenza che esiste tra una delibera d’intenti che va ratificata ed una delibera esecutiva con valutazione del debito, copertura finanziaria e tutela dei lavoratori?
    ma l’approssimazione del suo commento e’ pari alla sua gestione…in che mani siamo capitati….

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007