Niente più assistenza disabili sui treni a lunga percorrenza, il servizio è a rischio

Niente più assistenza disabili sui treni a lunga percorrenza, il servizio è a rischio

Francesca Stornante

Niente più assistenza disabili sui treni a lunga percorrenza, il servizio è a rischio

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giovedì 07 Marzo 2013 - 21:37

La denuncia arriva dal segretario della Filt Cgil Pino Foti che chiarisce tutti i contorni della vicenda. Sembrerebbe ci siano dei problemi interni tra le cooperative che gestiscono i servizi, il sindacalista chiede ad Fs di non far pagare ai più deboli le conseguenze.

Quando si parla di Ferrovie le sorprese non finiscono mai. Adesso pare che a rischio ci sia il servizio di assistenza ai disabili sui treni a lunga percorrenza. La denuncia arriva dal segretario della Filt Cgil Pino Foti che spiega che ciò che sta accadendo all’interno della gestione di questa tipologia di servizi sembra solo uno scontro interno alle varie cooperative che si occupano di assistenza per il gruppo Fs, scontro che però potrebbe ricadere solo sui passeggeri con disabilità che in Sicilia andrebbero a perdere un servizio fondamentale. Il sindacalista chiarisce i contorni della vicenda. In pratica la cooperativa Multiservice Siciliana, affidataria di questo servizio, ha comunicato nei giorni scorsi al Consorzio Nazionale Cooperative Pluriservizi, di cui fa parte e che concorre alle gare e riceve i corrispettivi da FS, che per oggettiva impossibilità non è più in grado di garantire il regolare funzionamento di tutte le tipologie che rientrano tra i Servizi Disabili. Secondo quanto spiegato dalla cooperativa questo impedimento dipende dal fatto che tutti i dipendenti dallo scorso 1 febbraio sono transitati, per il cambio di un altro appalto, alla nuova società affidataria,la Magica s.r.l. Quindi, allo stato attuale, la Multiservice non avrebbe dipendenti. Altro problema segnalato dalla cooperativa riguarda i mancati pagamenti da parte del Consorzio che ha ridotto la Multiservice Siciliana in condizioni economiche così precarie da impedirle addirittura di procedere a nuove assunzioni. ”Uno scontro quindi tutto interno al sistema degli appalti, che però sottolinea come Fs non presti la dovuta attenzione a questo sistema ed ai servizi. Risulta incomprensibile, infatti, che una società che ha in affidamento due appalti resti improvvisamente senza dipendenti perché ne perde uno e in più non abbia nemmeno le necessarie garanzie per proseguire l’altro servizio”, commenta Foti. Il Gruppo Fs però sarebbe già intervenuto chiedendo al Consorzio di attivarsi, tramite altre cooperative associate, nei due soli di scali di Palermo e Messina, e proprio per quest’ultimo con personale proveniente da Reggio Calabria. ”Se queste notizie dovessero rivelarsi vere si profilerebbe quindi in questo modo una soluzione tampone per i due scali che lascerebbe però privi della necessaria assistenza i disabili nel resto dell’isola. FS, se così fosse, dovrebbe invece pretendere per intero il rispetto delle condizioni dell’affidamento e contrastare con forza tale soluzione se non vuole confortare il sospetto che, tutto sommato, questo inconveniente suggerisca qualche utilità, dato che se il servizio non viene garantito non ha nemmeno l’obbligo di pagarlo Un improponibile risparmio quello che potrebbe attuarsi in questo modo, praticato per giunta sulla pelle dei disabili che, guarda caso, però fa il paio con quello attuato sulla pelle dei lavoratori, visto che la Multiservice Siciliana è la stessa cooperativa che impegnava i 20 lavoratori del Ferrotel, che da anni ormai sono costretti ad elemosinare il lavoro”. Il sindacato non vuole credere a queste supposizioni ma chiede alle Ferrovie di non perdere l’opportunità di dimostrare una maggiore attenzione agli appalti che in questo caso significa rispettare le fasce più deboli. (Francesca Stornante)

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