Milazzo, è polemica sulla decurtazione degli stipendi. La FP CGIL: “Inflessibilità inaccettabile”

Milazzo, è polemica sulla decurtazione degli stipendi. La FP CGIL: “Inflessibilità inaccettabile”

Salvatore Di Trapani

Milazzo, è polemica sulla decurtazione degli stipendi. La FP CGIL: “Inflessibilità inaccettabile”

Tag:

giovedì 11 Febbraio 2016 - 15:08

E’ polemica sulla decurtazione degli stipendi ai dipendenti del comune di Milazzo. A far scattare le ire della Fp Cgil la disposizione del segretario generale del Comune, con cui è stata stabilita la decurtazione dello stipendio per tutti quei dipendenti che entro il 31 dicembre 2015 non hanno recuperato le ore di lavoro pomeridiano non svolto. I rappresentanti sindacali: "Un provvedimento caratterizzato da un'inflessibilità che non siamo disposti a tollerare".

Scoppia la polemica a Milazzo. A porsi al centro del dibattito il taglio agli stipendi, disposto dal segretario generale del comune, in seguito al mancato recupero, entro il 31 Dicembre 2015, delle ore di lavoro pomeridiano non svolte. Una decisione, questa, già ampiamente condannata dalla FP CGIL che denuncia un “inflessibilità eccessiva”.

"La disposizione -spiegano i rappresentanti sindacali Chiara Crocè e Nino Cammaroto- non tiene in alcun conto le eventuali cause di forza maggiore che avrebbero potuto impedire il recupero che, non previste dal regolamento e non disciplinate dal CCNL, potrebbero lasciare uno spazio di manovra al dirigente. Lo stesso regolamento, per tale tipologia di recupero del debito orario, non prevede espressamente la conseguenza, lasciando alle determinazioni del dirigente la possibilità di stabilirla. Il dirigente, invece, statuisce la conseguenza della decurtazione dello stipendio, in analogia a quanto il CCNL prevede per il mancato recupero dei permessi orari, senza dare ai dipendenti altre possibilità. Nel caso del permesso orario la mancata prestazione si è avuta per una volontà o un esigenza del lavoratore, mentre nel caso trattato il completamento del debito orario non si è formato per la particolare articolazione dell’orario di lavoro che lo stesso datore di lavoro si è dato, imponendo al lavoratore di non dare la sua prestazione e differendola ad un momento successivo".

Una vera e propria tempesta a ciel sereno, che sicuramente si protrarrà anche nei prossimi giorni. Intanto i rappresentanti sindacali lanciano anche una provocazione: “Se l'amministrazione intende assumere tale atteggiamento –proseguono- è bene che cominci ad applicare norme e regole. Si adoperi per dare ai dipendenti il salario accessorio spettante, per il quale si è accumulato un arretrato di 6 anni e rispetto al quale la Segretaria Generale nell’incontro del 15 settembre 2015 si era impegnata di definirne almeno due entro il 31 dicembre 2015. Provveda a dare ai dipendenti il Contratto Decentrato ad inizio anno, si impegni ad erogare con tempestività i buoni pasto, che i dipendenti non vedono sin dal mese di marzo 2015, e a pagare lo straordinario elettorale e i correlati buoni pasto, le cui prestazioni sono state effettuate un anno fa”.

Al fine di affrontare questa situazione la FP CGIL ha già richiesto un incontro urgente all’amministrazione nel corso del quale, dichiarano, verranno affrontate anche numerose altre questioni legate all’ambito lavorativo.

Salvatore Di Trapani

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007