Auto per le scorte vecchie e inefficienti. Parlano gli agenti: «Non c’è sicurezza neanche per noi»

Auto per le scorte vecchie e inefficienti. Parlano gli agenti: «Non c’è sicurezza neanche per noi»

Auto per le scorte vecchie e inefficienti. Parlano gli agenti: «Non c’è sicurezza neanche per noi»

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martedì 26 Luglio 2011 - 08:29

Il segretario generale del Silp chiede che vengano adattati interventi che forniscano maggiori garanzie ma soprattutto un parco mezzi più efficiente e dotato

Il loro mestiere è quello di proteggere e dare sicurezza, ma le attuali condizioni in cui sono costretti a lavorare non gli permette di tutelare neanche se stessi. Loro sono gli agenti delle scorte, costretti a svolgere servizio con auto usurate e non efficienti, a lanciare l’allarme è il segretario generale del Silp (Sindacato italiano lavoratori Polizia per la Cgil), Giuseppe Micali.

«E’ successo che il cofano dell’auto di servizio, una alfa romeo 166 con 170 mila km – racconta il sindacalista – improvvisamente si è sganciato andando a sbattere violentemente sul parabrezza rompendolo, impedendo all’autista la visuale della strada. La circostanza di viaggiare su una strada provinciale e quindi a velocità moderata e la bravura dell’autista a controllare il mezzo nonostante il sopraggiungere di un Tir hanno evitato tragiche conseguenza. E così come si è rischiato il peggio – continua – mesi addietro quando a seguito dell’asfalto bagnato un’auto in servizio di scorta è sbandata andando a sbattere sul guard rail senza che gli airbags, nonostante il violento urto, si aprissero».

Per Micali tutto ciò altro non è se non l’effetto della politica dei tagli del governo. Del ristretto parco macchine dell’Ufficio scorte di Messina (cinque blindate), ben tre sono perennemente ferme per i guasti causati dall’usura. Si tratta di mezzi che hanno percorso mediamente 160/200 mila km.
«E’ bene sottolineare – afferma Micali – che con la nuova legge finanziaria la morsa dei tagli si restringerà ulteriormente, e nulla potranno fare i singoli Questori con il ristretto badget loro assegnato per mantenere efficienti il parco macchine. Questo significherà meno pattuglie sulle strade e quindi minor sicurezza per i cittadini. Ma anche minor sicurezza per gli stessi agenti costretti ad operare sempre più con mezzi inaffidabili. E’ singolare, poi, che le auto della polizia non siano sottoposte a revisioni come tutte le autovetture, ma solamente a dei generici collaudi».

Un commento

  1. E’ assurdo e al di fuori di ogni logica potere lavorare in queste condizioni. Vi prefigurate ad esempio un ospedale dove vengano razionati i farmaci, i presidi ospedalieri, l’ossigeno, i ferri chirurgici, ecc.
    I risparmi vanno fatti eliminando gli speperi e razionalizzando la spesa. Le auto vanno tolte ai politici che potrebbero agevolmente utilizzare il taxi facendo contratti di appalto con le società di tassisti pur mantenendo la scorta armata se necessario.
    Le auto, comprese quelle degli agenti, è buona cosa che vengano revisionate da officine specializzate attrezzate e autorizzate dalla motorizzazione, così si verificano i freni, le sospensioni, i gas di scarico, sterzo, impianti di illuminazione e tergicristalli con vantaggi di sicurezza per gli agenti e altri utenti della strada.

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