«Ai nostri bambini viene negato il diritto alla studio». Parlano i genitori degli alunni della scuola elementare di Pezzolo

«Ai nostri bambini viene negato il diritto alla studio». Parlano i genitori degli alunni della scuola elementare di Pezzolo

ELENA DE PASQUALE

«Ai nostri bambini viene negato il diritto alla studio». Parlano i genitori degli alunni della scuola elementare di Pezzolo

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lunedì 14 Novembre 2011 - 14:47

I locali del primo piano sono stati dati in concessione alla Pro-Loco Messenion che dall’inizio di quest’anno vi svolge attività ricreative nelle ore pomeridiane: «Quelli spazi li avrebbero potuti utilizzare i nostri figli» lamentano i genitori, che si dicono preoccupati anche sotto il punto di vista igienico-ambientale

E’ stato e continua ad essere un inizio d’anno complicato per gli istituti scolastici cittadini, di ogni ordine e grado. I fatti più recenti riguardano le polemiche sorte a seguito del piano di dimensionamento previsto dalle legge Gelmini. Ma le lamentele, soprattutto nelle prime settimane, hanno riguardato problemi relativi alla quotidianità didattica, alla mancanza di locali dove poter fare lezione, se non addirittura dei basilari arredi scolastici, soprattutto negli istituti dei villaggi.

Si avvicina a questi il caso degli alunni della scuola elementare di Pezzolo. A parlare sono i genitori, che dopo le molteplici richieste di chiarimento inviate alla dirigente scolastica, Laura Tringali, purtroppo rimaste senza risposta, hanno deciso di mettere nero su bianco le loro lamentele e preoccupazioni. Dall’inizio dell’anno, i locali del primo piano dell’edificio, sono stati concessi alla Pro-loco “Messenion” che nei mesi scorsi, a seguito del benestare di Palazzo Zanca, ha eseguito tutti i necessari lavori di adeguamento impartiti dal dipartimento di edilizia scolastica. Ad onor di cronaca va però sottolineato che la possibilità di utilizzare tali spazi, per attività senza scopo di lucro, è avvenuta lo scorso mese di febbraio, previa delibera di consiglio del circolo didattico di “Santa Margherita”, nelle modalità e negli orari definiti con la dirigenza scolastica ed eventualmente rinnovabili.

I locali vengono attualmente utilizzati nelle ore pomeridiane e fino a tarda sera per scopi ricreativi, senza dunque che ciò possa interferire con la normale attività scolastica. Di diverso avviso sono i genitori dei piccoli studenti: «E’ una scelta che ci lascia perplessi – scrivono nella lettera – in quanto, anche se i nostri bambini frequentano le lezioni nelle classi al piano terra nelle due aule a loro assegnate, ciò ha contribuito a creare una situazione di promiscuità, poichè si condivide l’unico ingresso e corridoio. Tutti i bambini della scuola elementare (dalla I^ alle V^) seppur non numerosi – continuano i frequentare le lezioni in un’unica aula, alla presenza di due insegnanti e con 5 programmi diversi. Tutto ciò ci preoccupa molto, sia sotto l’aspetto igienico sanitario, che sotto l’aspetto didattico, in quanto i nostri figli sono fortemente penalizzati dalle comprensibili difficoltà nello svolgimento delle lezioni in un unico ambiente, quando invece si sarebbe potuta mettere loro a disposizione un’altra aula». Osservazioni legittime quelle avanzate dai genitori che, dunque, secondo quanto emerso, sembrano essere stati tenuti all’oscuro di quanto sarebbe avvenuto all’interno dell’edificio, che mai come oggi è apparsi così tanto “ristretto”. (ELENA DE PASQUALE)

(la foto non si riferisce alla scuola di Pezzolo)

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