La battaglia degli specializzandi ‘bloccati’, D'Uva: Intervenga il ministro

La battaglia degli specializzandi ‘bloccati’, D’Uva: Intervenga il ministro

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La battaglia degli specializzandi ‘bloccati’, D’Uva: Intervenga il ministro

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giovedì 16 Novembre 2017 - 11:06

Il PortaVoce del MoVimento 5 Stelle porta sotto i riflettori romani la vicenda che sta interessando molti Atenei della penisola e anche quello peloritano

“La decisione presa da alcuni Rettori di Atenei di negare agli specializzandi la richiesta di nulla osta per il trasferimento ad altre Scuole di Specializzazione di area sanitaria, dopo che il Ministero ha bocciato l’accreditamento delle strutture da loro frequentate, rischia di danneggiare gravemente i giovani medici e il loro diritto ad una giusta formazione”. L’allarme è lanciato dal PortaVoce del MoVimento 5 Stelle, Francesco D’Uva, che stamani ha presentato un’interrogazione diretta al MIUR per far chiarezza su quello che, nelle ultime settimane, si sta verificando in tutta Italia e, in particolare, nella città di Messina.

La questione riguarda la procedura di accreditamento volta a verificare, nelle Scuole di Specializzazione di area sanitaria, la presenza dei requisiti minimi che garantiscano un’adeguata formazione per i giovani medici. Le scuole di specializzazione di Medicina sono infatti state sottoposte ad una nuova procedura di accreditamento, introdotta dal Miur di concerto col Ministero della Salute, che ha introdotto criteri di qualità più stringenti rispetto al passato. L’Osservatorio Nazionale ha proposto ai Ministeri l’accreditamento di 672 scuole, l’accreditamento provvisorio di 629 ed il non accreditamento di 130 scuole (l'11 %) poiché, in atto, non idonee a formare i giovani medici aspiranti specialisti in quanto non in possesso dei requisiti minimi richiesti. Tra queste, rientrano 9 Scuole di specializzazione dell'Università di Messina (Ematologia, Ortopedia e Traumatologia, Chirurgia Maxillo-facciale, Genetica Medica, Medicina Legale, Urologia, Medicina Fisica e Riabilitativa, Anatomia Patologica, Audiologia e Foniatria) su un totale di 38. L'Università di Messina è risultata tra le Università con il maggior numero di scuole non accreditate (il 24 % rispetto all'11 % della media nazionale). Inoltre, non tutte le 20 scuole accreditate provvisoriamente sono state attivate nel corrente anno accademico, in attesa che possano dimostrare di migliorare le performance formative.

Il deputato pentastellato D’Uva si concentra proprio sulla situazione di Messina . Tra le 38 scuole facenti capo all’Università 9 sono state bocciate e 20 sono state ammesse con riserva. Alcuni medici, temendo per la loro formazione e per i loro studi, hanno così richiesto al Rettore il nulla osta per il trasferimento in altra Scuola di Specializzazione della stessa tipologia. Il nulla osta in questione non è stato concesso poiché l’Università, dal proprio canto, ha fatto ricorso al Tar del Lazio e, prima di concedere il “via libera” agli specializzandi, vuole attendere la decisione.

“Pur comprendendo la necessità dell'UNIME di non far allontanare i propri specializzandi e la contestuale richiesta di risoluzione del problema in sede giudiziaria – conclude D’Uva – sono convinto che questa impasse non possa comportare una limitazione alla mobilità degli studenti né al loro giusto diritto di studio e di formazione. Pertanto auspico che il Ministero intervenga con immediatezza per risolvere la questione”.

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