"Una fiaba per Nemo" ed un concorso che ha visto tutti i bambini vincitori

“Una fiaba per Nemo” ed un concorso che ha visto tutti i bambini vincitori

Rosaria Brancato

“Una fiaba per Nemo” ed un concorso che ha visto tutti i bambini vincitori

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sabato 27 Maggio 2017 - 05:30

Il concorso che ha visto insieme il Centro Nemo e l'istituto Spirito Santo Annibale Maria di Francia è stata la conclusione di un seminario che con un approccio delicato ha affrontato le tematiche della disabilità nelle terze classi della scuola primaria. Al teatro si è svolta la premiazione.

Ci sono i fumetti a matita, con i faccioni tondi e le gambe magre come solo i bambini sanno disegnare, ci sono i temi scritti con quel linguaggio diretto che illumina il cuore e fa sorridere. Ci sono le vignette e le domande di chi si appresta alla vita con la curiosità di conoscere anche quei dettagli che a noi “grandi” sembrano ininfluenti.

Dietro ogni disegno, ogni tema, c’è un bambino che a modo suo ha raccontato la scoperta di quel mondo che c’è dietro la porta di una corsia d’ospedale, dietro lo sguardo di un coetaneo che non riesce a sorridere o a correre allo stesso modo o a dire “ti voglio bene” ai suoi genitori se non attraverso gli occhi.

La magia del progetto “Una Fiaba per Nemo” che ha visto insieme gli operatori del centro clinico Nemo Sud e la scuola Spirito Santo Annibale Maria di Francia è stata proprio questa, la “leggerezza” (intesa come modalità d’approccio, non certo come superficialità) con la quale esperti e operatori sono riusciti a spiegare il dolore, la malattia, i percorsi difficili dei diversamente abili.

Concetti come malattie neuromuscolari, sclerosi multipla, sono stati “raccontati” ai piccoli studenti della III A e III B attraverso le parole di una fiaba e poi spiegati meglio nel corso di un seminario che ha visto nelle classi esperti, neurologi, fisioterapisti, medici, logopedisti, psicologi, infermieri, volontari. Ogni lezione con la delicatezza e la sensibilità di chi sa che sta parlando con dei cuccioli. “I doni del Regno di Reya” è la favola scritta da Letizia Bucalo (illustrazioni di Maria Irrera) inserita in un opuscolo contenente informazioni utili non solo all’alunno ma anche alla sua famiglia e narra la storia di Mirtigrappolo, una dolce fatina nata senza ali che con le sue azioni suggerisce ai piccoli lettori che “chi è differente è speciale”.

Al Teatro Annibale Maria di Francia si è tenuta la premiazione, perché il progetto era abbinato ad un concorso.

Ad aprire la breve e sentita cerimonia è stata suor Giuseppina Musumarra, preside dell’isituto: “Tutti gli operatori del Centro Nemo hanno portato avanti, gratuitamente, un progetto di sensibilizzazione alla disabilità, per favorire l’integrazione, imparare il rispetto per l’altro, e relazionarsi con bambini e adulti portatori di patologie neuromuscolari che causano un indebolimento delle braccia, delle gambe e del respiro. Ma che hanno tanti altri talenti. Permettetemi di ringraziarli. Di vero cuore.

Il professor Giuseppe Vita, direttore della UOC di Neurologia e malattie neuromuscolari del Policlinico e responsabile scientifico di Nemo ha spiegato la storia del Centro e cosa rappresenti per decine di famiglie. Letizia Bucalo, responsabile comunicazione marketing e fundraising del di Nemo Sud con passione ed entusiasmo dopo aver seguito le fasi del seminario a marzo ha condotto la premiazione coinvolgendo genitori, bimbi e maestre.

Il seminario è stato un “dare e avere”, perché se il Centro Nemo ha potuto diffondere informazioni sulle tematiche dei diversamente abili, i piccoli sono riusciti a dare, attraverso l’entusiasmo e la curiosità, emozioni e sorrisi a chi con sacrifici e impegno si dedica a chi sta soffrendo.

Non a caso oltre ai “classici” riconoscimenti per i primi 3 classificati per ogni classe e sia per il disegno che per il tema, ci sono state anche una serie di menzioni. E’ stato bello vedere il pubblico di bambini plaudire festoso al nome di ogni singolo vincitore, dimostrazione di uno spirito di squadra dal quale gli adulti avrebbero da imparare. Le menzioni sono andate a chi ha dimostrato di avere un’innata curiosità, uno spiccato altruismo, una notevole capacità d’osservazione, o ancora la ”schiettezza”, la simpatia. Insomma, alla fine, al di là dei canonici premi per i primi 3 classificati in entrambe le classi e per sezione tema e sezione disegno ed al di là delle menzioni, tutti i bambini sono tornati a casa con un premio.

Oltre ad aver imparato, avranno il ricordo di un pomeriggio particolare, durante il quale l’impegno, a prescindere da chi ha vinto “la competizione” ha un suo valore. Proprio per questo non scriverò i nomi dei vincitori, perché con “Una Fiaba per Nemo” hanno vinto tutti, ha vinto la scuola, il Centro, ma soprattutto i bambini e le loro famiglie. Sono stati tutti i bambini straordinari, perchè ognuno a modo suo ha appreso qualcosa di diverso, ha imparato l'importanza dell'altro, del dialogo, dell'affetto. Sono stati tutti straordinariamente bravi e dolcissimi. E tutti, indistintimante meritano l'applauso e l'invito a non dimenticare queste lezioni apprese.

C’è il disegno della bambina che si rivolge al compagno sulla sedia a rotelle alla fine di una gara e dice “io ho partecipato per te”, ci sono i temi che racchiudono con parole semplici il tema della solidarietà, c’è il bimbo che scrive “in classe alcuni compagni mi chiamano perdente, ma io so che ho vinto se non mi faccio condizionare”. C’è la bimba solare che sorride sempre, c’è quello che da grande vuol fare il proprietario dell’Euronics, quello che non sa se farà il pompiere o il medico ma l’importante è essere utili.

I libri sono stati donati dal Centro Nemo Sud e dalla libreria Doralice, mentre i doni delle menzioni sono stati dati da Caffè Barbera.

A consegnare premi e menzioni, tra un sorriso, un’intervista e un applauso, sono stati Eduardo Abramo (direttore Tg Tremedia), Italia Cicciò (decana delle giornaliste messinesi e giornalista della Gazzetta del Sud), Maurizio Licordari (Rtp) il noto pittore Alex Caminiti il fumettista Lelio Bonaccorso la scenografa Cristina Ipsaro Passione. Anche Tempostretto ha consegnato i premi ai piccoli vincitori che tornando a casa ricorderanno che ognuno di noi è “diverso”, perché ognuno di noi è speciale.

Rosaria Brancato

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