Ponte sullo Stretto, protocollo sulla tracciabilità dei flussi finanziari per la variante di Cannitello

Ponte sullo Stretto, protocollo sulla tracciabilità dei flussi finanziari per la variante di Cannitello

Ponte sullo Stretto, protocollo sulla tracciabilità dei flussi finanziari per la variante di Cannitello

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venerdì 05 Agosto 2011 - 14:12

Il prefetto Bruno Frattasi: «Consente allo Stato di svolgere ruolo incisivo di salvaguardia del tessuto economico del Paese». Ciucci: «Massimo impegno e volontà comune di promuovere la cultura della legalità e della trasparenza amministrativa»

Si è tenuta ieri, al ministero dell’Interno, la firma del Protocollo operativo per la sperimentazione del monitoraggio finanziario in relazione alla variante ferroviaria di Cannitello (Villa San Giovanni), opera propedeutica alla realizzazione del ponte sullo Stretto. Il Protocollo è stato firmato dalle autorità istituzionali e dalle aziende interessate alla realizzazione dell’opera. In particolare lo hanno siglato: il prefetto Bruno Frattasi, coordinatore del Comitato di coordinamento per l’Alta Sorveglianza delle Grandi Opere, del dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell’Interno; Isabella Imperato, del dipartimento per la programmazione ed il coordinamento della politica economica della presidenza del Consiglio dei Ministri; Ercole Incalza, capo della Struttura Tecnica di Missione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Giuseppe Maresca, del dipartimento del Tesoro del ministero dell’Economia; Pietro Ciucci, amministratore delegato della Stretto di Messina; Michele Leone, amministratore delegato della società di progetto Eurolink, Contraente Generale dei lavori di realizzazione del Ponte e delle opere connesse; Giovanni Sabatini, rappresentante del Consorzio Cbi (Customer to Business Interaction) e di Abi (Associazione Bancaria Italiana).

Il Protocollo attua la legge 17 dicembre 2010, n. 217 che detta disposizioni in termini di adempimenti antimafia, prevedendo la tracciabilità dei flussi finanziari a carico di appaltatori, subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese ed a carico dei concessionari beneficiari di finanziamenti pubblici a qualsiasi titolo interessati a lavori, servizi e forniture pubbliche. In particolare, il Protocollo, ad esito della sperimentazione condotta sulla Metro C di Roma e sottoposta al Cipe il 5 maggio 2011, integra e ottimizza il quadro regolatorio già applicato dalla Stretto di Messina sin all’avvio dei lavori della Variante di Cannitello avvenuti nel dicembre 2009. La sperimentazione condotta ha infatti portato alla creazione, tramite l’utilizzo della rete del Consorzio CBI, di un “focal point” dove confluiscono giornalmente tutti gli esiti dei pagamenti nonché gli estratti dei conti correnti dedicati delle imprese interessate. Ciò permetterà di creare una banca dati per svolgere un approfondito esame e confronto.

«Queste forme di penetrante controllo, appositamente introdotte per le verifiche antimafia delle Grandi Opere – ha commentato il prefetto Bruno Frattasi – rappresentano uno strumento di grande utilità ed hanno ricadute assai importanti sia per la gestione amministrativa dei dati sia in funzione delle attività più propriamente investigative. Il grande lavoro condotto con impegno, tra gli altri, dal ministero dell’Interno, ministero delle Infrastrutture, ministero dell’Economia e delle finanze, Direzione nazionale antimafia, Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, Direzione investigativa antimafia, consente allo Stato di svolgere un ruolo incisivo di salvaguardia del tessuto economico del Paese che può essere minacciato da manovre intrusive della criminalità organizzata. La tracciabilità finanziaria, originariamente concepita proprio per la realizzazione del ponte sullo Stretto, si pone l’obiettivo di contrastare il tentativo da parte della criminalità organizzata di ingerirsi nei canali di provvista dei mezzi di finanziamento dell’opera. Attraverso i meccanismi di monitoraggio si agevolano le possibilità di ‘tracciare’ i trasferimenti e identificare le piazze di provenienza e destinazione dei capitali, a tutto vantaggio delle esigenze di trasparenza dei flussi finanziari».

«Questo protocollo – ha spiegato Ciucci – unitamente a quello firmato il 10 marzo 2010 con la Prefettura di Reggio Calabria, Eurolink ed i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali conferma la volontà comune di promuovere la cultura della legalità e della trasparenza amministrativa. La sperimentazione che con il Protocollo adotteremo per il lavori della variante ferroviaria di Cannitello sarà di prezioso ausilio in vista del prossimo avvio dei cantieri principali del ponte sullo Stretto. Ho sempre sostenuto che nell’esecuzione di progetti impegnativi come il ponte, caratterizzati da elevati fabbisogni finanziari e lunghi periodi di completamento, la chiave di volta fosse un attento monitoraggio delle operazioni legate ai cantieri e la completa trasparenza, chiarezza e tracciabilità dei relativi atti amministrativi. Il Protocollo, sulla base delle indicazioni fornite, tra gli altri, dal Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza sulle Grandi Opere, con soluzioni avanzate rende operative tutte queste attività di contrasto alle eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata».

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