"Copia e incolla" per l'abilitazione: l'Università sospende per un anno il professor Dario Tomasello

“Copia e incolla” per l’abilitazione: l’Università sospende per un anno il professor Dario Tomasello

Rosaria Brancato

“Copia e incolla” per l’abilitazione: l’Università sospende per un anno il professor Dario Tomasello

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mercoledì 03 Agosto 2016 - 14:37

La Commissione tecnico-scientifica del Miur ha confermato che nel lavoro presentato dal docente per l'abilitazione risultano diverse copiature dell'opera del professor Amoroso. Era stato il Rettore Pietro Navarra a presentare la segnalazione al Ministero su una vicenda finita anche al centro di esposti e polemiche.

Sul caso Tomasello la decisione l’ha presa il Cda dell’Università.

Lo ha fatto senza indugi e senza alibi con la delibera assunta nella seduta di oggi: il professor Dario Tomasello è stato sospeso per un anno in seguito alla vicenda, finita anche alla ribalta nazionale, che ha visto il docente accusato d’aver copiato in occasione del lavoro presentato all'esame di abilitazione.

Il Consiglio d’amministrazione dell’Ateneo ha accolto la proposta del Collegio di Disciplina in seguito alla richiesta del Rettore Pietro Navarra, ed ha quindi sospeso per un anno il professore Tomasello, figlio dell’ex Magnifico Franco.

Lo scorso mese di giugno la Commissione tecnico-scientifica, presieduta dal professor Tullio De Mauro nominata appositamente dal Miur dopo la segnalazione trasmessa dall’Ateneo peloritano e l’interrogazione del parlamentare a 5Stelle Francesco D’Uva, ha notificato la decisione rilevando come in diversi lavori scientifici del professor Dario Tomasello risultino diverse ricopiature.

L'analisi della Commissione tecnico scientifica era scattata in seguito a quanto accaduto sul finire del 2015, quando, in base agli esposti inoltrati in Procura dal candidato escluso, la Commissione di valutazione del Miur si era limitata a ribadire l’esito dell’esame di abilitazione rinviando la palla a Messina: “non siamo competenti a giudicare nel merito”. Insomma nel febbraio 2016 la Commissione di valutazione se ne lavò le mani ed il Rettore, mentre dopo l’articolo di Stella sul Corriere della Sera tutta l’Italia parlava del “professore premiato per aver copiato”, decise di segnalare nuovamente la vicenda al Miur. A giugno la seconda Commissione ha evidenziato quanto segnalato negli esposti e cioè che Dario Tomasello nel lavoro presentato avrebbe copiato parti delle opere del suo “maestro”, il professor Amoroso.

Mentre il caso finiva in un esposto con ipotesi di plagio il professor Tomasello otteneva l'abilitazione. Determinante è stato l’elenco di pubblicazioni presentato da Tomasello ma che, secondo la denuncia e adesso anche secondo il Miur, in parte sono state ricopiate dai testi del professor Amoroso. Nonostante i ricorsi la Commissione di valutazione confermò a fine dicembre 2015 l’abilitazione conseguita a Messina, facendo però come Ponzio Pilato e lasciando l’ultima parola all’Università.

Non mancarono polemiche ed il caso ebbe risonanza nazionale, l'Unime si divise (guarda video allegato e articoli correlati).

Adesso, sei mesi dopo, il Cda ha deciso: Dario Tomasello va sospeso per un anno dal ruolo di docente di letteratura italiana contemporanea.

Il docente può però fare ricorso.

Rosaria Brancato

Di seguito la risposta del governo all'interrogazione presentata dal deputato del M5S Francesco D'Uva:

Il M.I.U.R., in data 31 marzo 2016, ha dato risposta alla interrogazione parlamentare presentata dall'On.le Francesco D'Uva in relazione al caso "Tomasello". Di seguito la risposta resa dal Sottosegretario di Stato, Istruzione, Università e Ricerca, Sig. Toccafondi Gabriele: " È opportuno, preliminarmente, rappresentare i passaggi che hanno caratterizzato l'operato dell'Amministrazione. Il Ministero, notiziato dall'Università degli Studi di Messina della segnalazione sull'asserito plagio pervenuta da parte di un professore associato dell'Ateneo messinese in vista dell'apertura delle procedure di reclutamento per un posto di professore ordinario nel settore di Letteratura contemporanea, allo scopo di verificare quanto rappresentato, avviava un'istruttoria tesa ad accertare la sussistenza e la rilevanza del presunto plagio. A tal fine informava, con nota direttoriale del 16 ottobre 2015, la Commissione dell'abilitazione scientifica nazionale (ASN) che, nella tornata del 2012, ha conferito l'abilitazione al professore accusato di plagio, invitandola a verificare il contenuto della segnalazione. In considerazione delle difficoltà riscontrate nel far pervenire alla Commissione la copiosa documentazione, la competente Direzione generale del MIUR sollecitava il Presidente a recarsi presso la stessa per prenderne visione. All'esito dell'incontro con il Presidente, la medesima Direzione generale, con ulteriore nota del 16 dicembre 2015, invitava nuovamente la Commissione a riunirsi. La Commissione, quindi, si riuniva presso il Ministero in data 21 dicembre 2015 e, concordava all'unanimità che, essendo decorso il termine di validità biennale della stessa, non poteva ne doveva rivedere il proprio giudizio sul candidato, che ha riguardato la rilevanza scientifica delle opere dello stesso ai fini del conferimento dell'abilitazione. All'esito di quanto riferito dalla Commissione giudicatrice, pertanto, l'Amministrazione, informava, con nota del 30 dicembre 2015, il Rettore dell'Università degli Studi di Messina in ordine alla impossibilità di addivenire a una modifica del giudizio di abilitazione già reso nei riguardi del professore accusato di plagio ed espressamente formulava riserva di adire le Autorità preposte per il seguito di competenza. Atteso quanto sopra, si rappresenta che l'Amministrazione, coerentemente con quanto si era riservata di fare, ha rinvenuto la necessità di acquisire un parere tecnico sulla sussistenza o meno del plagio e pertanto ha proceduto, con decreto direttoriale, alla nomina di un'apposita Commissione tecnico-scientifica incaricata di esaminare le opere oggetto di segnalazione. Ciò al fine di ottenere un'autorevole posizione tecnica sulla rilevanza e sulla sussistenza o meno del plagio e in considerazione del fatto che questa tipologia d'indagine non può essere svolta dalla competente Direzione del MIUR senza l'ausilio di un organo dotato delle necessarie competenze tecniche. Infatti, va evidenziato che la legge n. 240 del 2010 ed i relativi regolamenti attuativi (decreto del Presidente della Repubblica n. 222 del 2011 e decreto ministeriale n. 76 del 2012) relativi all'ASN conferiscono al Ministero, per il tramite della Direzione generale competente, precisi e specifici compiti. In particolare, il ruolo attribuito dalla normativa si riferisce alla indizione della procedura, alla formazione della Commissione e alla pubblicazione degli atti previa verifica della regolarità formale degli stessi. Inoltre, l'Amministrazione non può sostituirsi alla Commissione giudicatrice nelle valutazioni tecniche e di merito e che, fino all'accertamento del presunto plagio, non può adottare alcun provvedimento. La citata Commissione tecnico-scientifica si è riunita a fine febbraio concludendo le proprie valutazioni che il MIUR ha proceduto a trasferire alle competenti autorità giudiziarie per l'eventuale accertamento di possibili profili di illiceità che dovessero emergere dai fatti descritti, riservandosi, altresì, ulteriori atti che si ravvisassero opportuni rispetto agli ulteriori profili di interesse della sopra descritta vicenda."

10 commenti

  1. SaltaLaMacchia 3 Agosto 2016 16:49

    E’ purtroppo appurato che l’Universita’ di Messina sia a stretta gestione familiare.
    Basta guardare i cognomi di docenti e ricercatori per ricostruire l’albero genealogico di generazioni di impiegati.
    A farne le spese sono gli studenti e, aime’, anche io che ho dovuto colmare le lacune dettate da un piano di studi mediocre per potermi confrontare nel mondo con gente veramente preparata.
    Non frequentate l’Universita’ di Messina, girate il mondo e studiate altrove. Gli arancini avranno un sapore migliore quando tornerete soddisfatti e con un lavoro.

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  2. SaltaLaMacchia 3 Agosto 2016 16:49

    E’ purtroppo appurato che l’Universita’ di Messina sia a stretta gestione familiare.
    Basta guardare i cognomi di docenti e ricercatori per ricostruire l’albero genealogico di generazioni di impiegati.
    A farne le spese sono gli studenti e, aime’, anche io che ho dovuto colmare le lacune dettate da un piano di studi mediocre per potermi confrontare nel mondo con gente veramente preparata.
    Non frequentate l’Universita’ di Messina, girate il mondo e studiate altrove. Gli arancini avranno un sapore migliore quando tornerete soddisfatti e con un lavoro.

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  3. Mi domando se la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio per un anno – fatta salva la possibilità dell’interessato di presentare ricorso contro la stessa – sia adeguata a fronte della gravità del presunto comportamento posto in essere.

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  4. Mi domando se la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio per un anno – fatta salva la possibilità dell’interessato di presentare ricorso contro la stessa – sia adeguata a fronte della gravità del presunto comportamento posto in essere.

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  5. MessineseAttento 3 Agosto 2016 18:04

    Ora attendiamo un’altra tanto lunga quanto patetica difesa del buon Pispisa. Speriamo che dopo abbiano il buon gusto di nascondersi difensore e compare.

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  6. MessineseAttento 3 Agosto 2016 18:04

    Ora attendiamo un’altra tanto lunga quanto patetica difesa del buon Pispisa. Speriamo che dopo abbiano il buon gusto di nascondersi difensore e compare.

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  7. LEGGENDO LA GRADUATORIA DELLE UNIVERSITA’ ITALIANE, NON EUROPEE, MESSINA HA ABBANDONATO I PRIMI POSTI DA DECENNI, RIPETO DECENNI. PER RAGGIUNGERE IL NON INVIDIATO POSTO TRA GLI ULTIMI O, AL MASSIMO, AL CENTRO DELLA CLASSIFICA. DIMENTICHIAMOCI I BEI TEMPI ANDATI E MORTI, MESSINA ERA TRA LE PIU’ RISPETTATE D’ITALIA. SE PER QUESTO C’E’ QUALCHE MESSINE TOCCATO COME IL FILM MIMI’ METALLURGICO FERITO NELL’ONORE. TRA UN PRESIDE DI UNIVERISTA’ MILANESE D’ECONOMIA CHE E’ STATO NOMINATO PRIMO MINISTRO PER SANARE L’ECONOMIA ITALIANA ED HA FALLITO MISERAMENTE. SIAMO A LIVELLI D’AFRICA, QUESTO PROFESSORE SOSPESO CHE HA COPIATO COME UN ALUNNO DI SCUOLA ELEMENTARE, CHE SI DIRE POVERA ITALIA, O BEATA IGNORANZA CHE DIRANNO I BRAVI, MA BOCCIATI NEI CONCORSI?

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  8. LEGGENDO LA GRADUATORIA DELLE UNIVERSITA’ ITALIANE, NON EUROPEE, MESSINA HA ABBANDONATO I PRIMI POSTI DA DECENNI, RIPETO DECENNI. PER RAGGIUNGERE IL NON INVIDIATO POSTO TRA GLI ULTIMI O, AL MASSIMO, AL CENTRO DELLA CLASSIFICA. DIMENTICHIAMOCI I BEI TEMPI ANDATI E MORTI, MESSINA ERA TRA LE PIU’ RISPETTATE D’ITALIA. SE PER QUESTO C’E’ QUALCHE MESSINE TOCCATO COME IL FILM MIMI’ METALLURGICO FERITO NELL’ONORE. TRA UN PRESIDE DI UNIVERISTA’ MILANESE D’ECONOMIA CHE E’ STATO NOMINATO PRIMO MINISTRO PER SANARE L’ECONOMIA ITALIANA ED HA FALLITO MISERAMENTE. SIAMO A LIVELLI D’AFRICA, QUESTO PROFESSORE SOSPESO CHE HA COPIATO COME UN ALUNNO DI SCUOLA ELEMENTARE, CHE SI DIRE POVERA ITALIA, O BEATA IGNORANZA CHE DIRANNO I BRAVI, MA BOCCIATI NEI CONCORSI?

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  9. Leggendo l’articolo mi è venuta in mente un’intervista a Piercamillo Davigo quando disse “la differenza tra i politici di ieri e quelli di oggi è una sola, rubano sempre però oggi non hanno vergogna”. La vicenda di questo “illustre cattedratico” se i fatti sono reali mi sembra molto simile. Concludo, se l’attuale Rettore ha fatto quanto veramente in suo potere, onore al merito.

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  10. Leggendo l’articolo mi è venuta in mente un’intervista a Piercamillo Davigo quando disse “la differenza tra i politici di ieri e quelli di oggi è una sola, rubano sempre però oggi non hanno vergogna”. La vicenda di questo “illustre cattedratico” se i fatti sono reali mi sembra molto simile. Concludo, se l’attuale Rettore ha fatto quanto veramente in suo potere, onore al merito.

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