“Bomba ecologica” a Forte Spuria. C’è una discarica di eternit, inerti, ingombranti. FOTO

“Bomba ecologica” a Forte Spuria. C’è una discarica di eternit, inerti, ingombranti. FOTO

“Bomba ecologica” a Forte Spuria. C’è una discarica di eternit, inerti, ingombranti. FOTO

Tag:

venerdì 25 Dicembre 2015 - 07:12

Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un nostro lettore, Giorgio L’Abbate, che fotografa la situazione di Forte Spuria, luogo stupendo ma inaccessibile e, soprattutto, circondato da discariche abusive

Si chiama Forte Spuria e svetta sulle colline a nord-est di Messina, gli anziani lo chiamano “Il Semaforo”. Nonostante sia un luogo incantevole con un panorama mozzafiato e sia intriso di storia l'abbandono e l'inciviltà nei suoi dintorni ne stanno facendo una bomba ecologica.

Per giungere a Forte Spuria ci sono due strade: prendere Via Forte Spuria, una salita ripida e ad un'unica corsia poco visibile nei pressi della rotatoria della Nuova Panoramica all'altezza della rotonda che sbocca nella Salita Frantinaro, o una vecchia strada in terra realizzata per scopi militari alla fine dell'Ottocento dalla piazzetta di Serri in direzione N-NE.

Giunti al Forte Spuria ci si trova di fronte ad una fortificazione unica nel suo genere, nonostante appartenga alla categoria dei Forti Umbertini, difatti non si tratta di una Batteria costruita appositamente ma nacque da una postazione semaforica sui resti di un antico Forte inglese.

La Stazione Radiotelegrafica di Forte Spuria, nata dalle ceneri del Forte inglese, divenne celebre perché fu la prima stazione visitata in Sicilia da Guglielmo Marconi l'8 dicembre 1906.

Ad oggi Forte Spuria non è visitabile ma è possibile ammirarlo dalle recinzioni che lo costeggiano, ciò che lo deturpa sono i tralicci con antenne e radar installate qualche decennio fa. Nonostante la zona collinare limitrofa sia un luogo dal panorama mozzafiato, è possibile ammirare il Tirreno e lo Stretto di Messina senza ostacoli alla visione, viene utilizzato da più di trent'anni come una discarica di inerti e materiali pericolosi alla salute.

Il verde che circonda le vicinanze del Forte è pieno di elettrodomestici in disuso, guaine bituminose, sanitari ma soprattutto eternit. In uno spiazzale a meno di cento metri dal Forte, in direzione N-NW si trovano quintali e quintali di lastre di eternit rotte lasciate all'incuria del tempo.

Questa bomba ecologica non solo non si arresta ma, anzi, incrementa il proprio potenziale grazie all'inciviltà di alcuni operatori edili che con il favore delle tenebre depositano materiali pericolosi a pochi metri da abitazioni limitrofe.

2 commenti

  1. letterio.colloca 25 Dicembre 2015 13:18

    Fa male al cuore vedere un luogo indelebilmente impresso nell’anima:mio padre n’è stato IL CONSEGNATARIO negli anni ’50 per un decennio.C’era vita (una dozzina di marinai il personale e, in estate, la mia famiglia vi si trasferiva: era festa ogni giorno anche per quei ragazzi lontani da casa loro!)A prescindere da quanto mi riguarda e per le PECULIARITA’ del sito,non trovo plausibile che la nostra base della Marina Militare ne abbia abbandonato la cura e tanto meno la Capitaneria di Porto (biasimevole!) se né fatta carico.E’-com’era negli anni passati,una stazione RT ed ottima postazione visiva.Che la gentaglia ne abbia fatto scempio,passi visto la “civiltà” dei viciniori,ma ..gli ENTI che sprecano per MINCHIATE E Ricorrenze……

    0
    0
  2. letterio.colloca 25 Dicembre 2015 13:18

    Fa male al cuore vedere un luogo indelebilmente impresso nell’anima:mio padre n’è stato IL CONSEGNATARIO negli anni ’50 per un decennio.C’era vita (una dozzina di marinai il personale e, in estate, la mia famiglia vi si trasferiva: era festa ogni giorno anche per quei ragazzi lontani da casa loro!)A prescindere da quanto mi riguarda e per le PECULIARITA’ del sito,non trovo plausibile che la nostra base della Marina Militare ne abbia abbandonato la cura e tanto meno la Capitaneria di Porto (biasimevole!) se né fatta carico.E’-com’era negli anni passati,una stazione RT ed ottima postazione visiva.Che la gentaglia ne abbia fatto scempio,passi visto la “civiltà” dei viciniori,ma ..gli ENTI che sprecano per MINCHIATE E Ricorrenze……

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007