Degrado e incuria a Cristo Re, l'appello del Movimento Cristiano Lavoratori

Degrado e incuria a Cristo Re, l’appello del Movimento Cristiano Lavoratori

Francesca Stornante

Degrado e incuria a Cristo Re, l’appello del Movimento Cristiano Lavoratori

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mercoledì 08 Maggio 2013 - 11:07

Cristo Re e il suo Belvedere continuano a versare nel degrado, nonostante sia uno dei luoghi più belli della città e più visitati dai turisti. Il Movimento Cristiano Lavoratori richiama alla responsabilità la futura classe che amministrerà la città.

Negli anni innumerevoli sono stati i sopralluoghi della IV Circoscrizione nella zona di Cristo Re per denunciare il degrado in cui versa uno dei luoghi più belli della città, meta giornaliera dei tantissimi crocieristi che sbarcano a Messina e che tornano a casa con le foto ricordo che immortalano le meraviglie dello Stretto e le brutture di panchine rotte, balaustre divelte, sporcizia. Ma poco o nulla è cambiato nonostante le segnalazioni e le richieste di intervento. Adesso una nuova segnalazione arriva dopo la recente visita a Cristo Re del Movimento Cristiano Lavoratori che denuncia lo stato di incuria di uno dei complessi monumentali più importanti della città. Degrado generale a cui recentemente si sono aggiunte le scritte sui muri che non fanno altro che deturpare ancor di più un luogo simbolico e di interesse storico come appunto la Torre Matagrifone e la struttura nel suo complesso. Il Movimento Cristiano Lavoratori si appella alle forze politiche che in queste settimane si confronteranno sul futuro della città, partendo dal dato più prossimo dei cittadini, quello del richiamo alla cura dei luoghi non secondari della nostra città. Precise le richieste che “gira” al chi si troverà alla guida di Messina: tutelare le mura perimetrali del complesso monumentale della Torre avendo cura di rimuovere le scritte apparse recentemente lungo la parete della cancellata, assicurare la sicurezza del marciapiede che costeggia il curvone di Viale Principe Umberto con la puntuale pulizia da erbacce e detriti lasciati a discapito del decoro urbano, stabilire con la Sovraintendenza uno strumento di gestione che consenta la visita ai cittadini e visitatori assicurando la tempestiva riqualificazione dell’ambiente circostante, con un occhio di riguardo al percorso che ogni turista temerario si appresta a fare una volta giunto al sacrario.
MCL suggerisce anche un sistema di vigilanza pubblico-privato circoscrizionale da far coordinare alle associazioni di protezione civile, ai comitati e che si aggiunga alle attività proprie dei nuclei di polizia municipale nella cura di spazi verdi, di pubblico accesso come luoghi di ritrovo per la popolazione anziana e giovanile.
“Il problema dei beni monumentali lasciati in stato di abbandono è un ritornello a cui ci siamo purtroppo abituati senza quasi più farcene carico ma proprio per non perdere il richiamo alla responsabilità lanciato dal nostro movimento lo scorso 1 maggio dal Santuario della Vergine di Montalto- afferma Giuseppe Bottaro, presidente MCL – che oggi lo riportiamo all’attenzione della cittadinanza”.
Il dato , dicono i dirigenti Mcl, è sconfortante anche se raffrontato alle continue emergenze ambientali che ciclicamente attanagliano le nostre vie cittadine. Da qui l’appello a non escludere dalla vita amministrativa le circoscrizioni. “E’ utile dare deleghe chiare e risorse certe alle circoscrizioni per progetti a scopo per il recupero sistematico delle zone adiacenti i beni culturali della città secondo il principio sussidiario contenuto nella Costituzione e tutto ciò che concerne la tutela paesaggistica e delle bellezze panoramiche aggiornato nel cosiddetto “Codice Urbani” del 2004 che vincola anche gli strumenti urbanistici degli enti locali”.

Un commento

  1. la città turistica

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