Le criticità del VI quartiere. Anni di incuria, abbandono e degrado

Le criticità del VI quartiere. Anni di incuria, abbandono e degrado

Le criticità del VI quartiere. Anni di incuria, abbandono e degrado

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lunedì 15 Luglio 2013 - 10:28

Le pericolosità del torrente Sant’Agata, la riserva naturale di Capo Peloro… che non c’è, la strada di Faro Superiore, le frane di Acqualadrone, buca in strada a San Saba. Tanti piccoli problemi mai affrontati da chi ha amministrato la città

Da Sant’Agata a Papardo, da Ganzirri a Torre Faro, da Faro Superiore ad Acqualadrone a San Saba. Zone del VI quartiere da anni abbandonate all’incuria e al degrado. Raccogliamo le segnalazioni di due nostri lettori, che chiedono alle istituzioni adeguati interventi.

La prima riguarda la via Torrente Sant’Agata. Marcello Puglisi ha scritto al prefetto Trotta, al sindaco Accorinti ed all’assessore Ialacqua: “Da circa un anno, cerchiamo invano di richiamare l’attenzione sul degrado in cui versa la via Torrente Sant’Agata e adesso, stanchi e delusi delle continue passerelle a cui abbiamo assistito infruttuosamente in tutti questi mesi, siamo pronti ad inscenare ben più gravi azioni di protesta. Continuiamo a non comprendere come una zona così strategica e interessante dal punto di vista paesaggistico e balneare venga governata dall’assoluto abbandono quasi come fosse terra di nessuno, o anzi riserva naturale… di sporcizia, mosche e zanzare”.

Puglisi spiega ancora che ad ogni pioggia, a valle del torrente arrivano rifiuti di ogni tipo. Domenica scorsa lo spettacolo si è ripetuto “puntuale”: “Nella spiaggia è arrivato di tutto – prosegue -. Sterpaglie, vasi di plastica, carcasse di animali, scarpe vecchie, legni ecc., il tutto arricchito dalle fontane di fogna che, anch’ esse sature, non possono far altro che traboccare e prendere “la via del mare”.

Parallelamente al torrente, esiste anche un rifugio antiaereo in condizioni precarie, pericoloso soprattutto per i bambini: “Il sogno sarebbe quello della valorizzazione storico-culturale, ma intanto ci accontenteremmo della messa in sicurezza”.

La segnalazione era già stata fatta nello scorso febbraio al commissario Croce, ma non aveva sortito alcun effetto (vedi correlato http://www.tempostretto.it/news/sorveglianza-torrente-sant-agata-stracolmo-rifiuti-serve-fermare-incivili.html).

Pochi metri più avanti la situazione non migliora. A segnalarlo, stavolta, è Giovanni La Rosa: “Tutto il perimetro dei laghi di Ganzirri e Torre Faro da anni è abbandonato dall’amministrazione e da chi deve gestire la “riserva naturale”. Sembra un percorso ad ostacoli, dove l’erba ha preso il sopravvento su panchine e marciapiedi di legno. Di fronte all’ex ristorante “La Macina”, esiste una piazza naturale invasa completamente da erbe, topi e rifiuti. Lo stesso marciapiede dell’ex ristorante presenta erbe alte anche un metro”.

La rassegna dell’incuria prosegue a Torre Faro, dove “servirebbero dei massi per salvaguardare quei pochi metri di spiaggia rimasta. In largo Cavallaro, si potrebbe risolvere il problema prelevando sabbia dalla zona del “Canale degli inglesi” e depositandola nei punti dove ormai il mare è arrivato a pochi metri della strada. Anche la piazza dell’Angelo presenta in diversi punti l’usura e l’inefficienza di una manutenzione mai programmata negli anni. Ringhiere e parquet quasi distrutti, una recinzione fatiscente e pericolosa per i bambini. E l’area del pilone è nel più totale abbandono”.

Poi ancora, la strada principale di Faro Superiore è piena di buche, mentre ad Acqualadrone “ci sono diverse frane nell’unica strada presente e la zona rischia di restare isolata. Non parliamo poi della spiaggia, un tempo molto ampia, oggi ridotta a pochi metri”.

L’Atm e i pochissimi collegamenti col centro città fanno il resto. “Questa zona – conclude La Rosa -, con piccoli interventi, potrebbe raggiungere i livelli di Taormina e Giardini. La speranza è che questo consiglio circoscrizionale, insieme alla giunta comunale, assessori, e sindaco, possa riqualificare la zona”.

L’ultima segnalazione è del consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo: “Ho accertato – dice – che sulla via Lungomare San Saba in mezzo alla strada si è formata una buca ed al di sotto c’è il vuoto. Serve un intervento urgentissimo per la ricolmatura della buca ed il riempimento con pietre o altro materiale, per evitare rischi per la pubblica incolumità”.

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