Aspettando l'ICO (imposta sul cetriolo dell'ortolano)

Aspettando l’ICO (imposta sul cetriolo dell’ortolano)

Rosaria Brancato

Aspettando l’ICO (imposta sul cetriolo dell’ortolano)

domenica 01 Settembre 2013 - 05:54

Tolta una tassa, sia pure temporaneamente, ne arriva un'altra. Non abbiamo fatto in tempo a tirare un sospiro di sollievo per la cancellazione dell'Imu del 2013 che ad ottobre spunterà la Service Tax, ancora più "micidiale" per le nostre tasche della precedente. E mentre il governo Letta fa campagna elettorale per Berlusconi, il gioco delle tre carte sulle tasse penalizza i cittadini. In attesa che il prossimo balzello sia l'Ico....

Non so voi, ma io con tutte queste notizie su Imu, Tares, Service Tax, Irpef, Irap, Iva, non ci sto capendo più niente. Ma una cosa mi è chiara: nella confusione ci scappa sempre, e indiscutibilmente, la fregatura.

Il trucco sta proprio in questo: spostare le tre carte velocemente e in continuazione così alla fine, per quanto stai attento, non riesci più a capire dove è quella sulla quale hai puntato ed immancabilmente è il tizio che fa il mazzo a vincere. In otto mesi è successo di tutto, a giorni alterni l’Imu è apparsa, scomparsa, ricomparsa, poi riscomparsa per riapparire con nuovi simpatici nomi. Quel che ho capito è che non sparisce mai per sempre. A volte, come si suol dire, ritornano. Intanto un risultato l’abbiamo incassato, o almeno così mi è parso di capire: per il 2013 niente Imu. E non per fare un favore ai milioni di italiani che nella casa hanno messo il sangue, ma per tenere in vita alcuni mesi in più il governo. Quindi nessuno scopo filantropico, almeno da parte di Letta, che dopo aver avversato la cancellazione del balzello, che invece è stato il vero e proprio leitmotiv di Berlusconi in campagna elettorale, glielo ha dovuto consegnare su un piatto d’argento pur di avere qualche mese in più di sopravvivenza. La cosa più comica è che, per chi ha memoria, l’Imu la voleva il vecchio governo Berlusconi. Strada facendo si sono invertite le parti e non solo il buon Silvio ha incassato un successo, ma è riuscito a far passare per cattivo Letta che ha dovuto, suo malgrado, togliere per il 2013 l’Imu, annunciando però che già ad ottobre, sforneranno la Service Tax. Non stiamo nella pelle per l’emozione…

In sostanza non abbiamo avuto neanche il tempo di un sospiro di sollievo per non dover pagare la tassa sulla casa che già arriva il lampo che annuncia il temporale. Tra l’altro non abbiamo nessuna certezza che nel 2014 non venga rispolverata la vecchia Imu, cambiandole il nome, perché non riescono a trovare la copertura finanziaria. Ed infatti è vero che la legge è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ma sulla copertura dobbiamo attendere la legge di stabilità. Si vocifera che potrebbero aumentare l’entità degli acconti su Irpef e Irap. Non si sa mai cosa può uscire da certi cilindri. Lo stesso Berlusconi quando ha scoperto che l’aver tagliato l’Imu ha resuscitato un’imposta sulle seconde case si è infuriato al punto che ieri i due articoletti che riesumavano la salma sono scomparsi dal testo finito sul tavolo di Napolitano. Inutile che sospiriamo di sollievo, non correte a spendere i soldi che avevate messo da parte per la rata Imu. Il 15 ottobre infatti verrà svelato l’arcano sulla SERVICE TAX. Al momento è solo un’entità inquietante che non sappiamo quali forme potrà assumere nei prossimi 45 giorni, ma un sospetto sul fatto che non sarà zucchero e miele è legittimo. Pare graverà sul fatto stesso che noi occupiamo un immobile, a qualsiasi titolo, sia esso una capanna su un albero, che un loft con vista sul Colosseo, la vecchia casa ereditata dal nonno che si è fatto un mazzo così tutta la vita, o l’appartamento ottenuto “a nostra insaputa”. Sembra che la service tax sia composta di due sottotasse: TARI E TASI. Le due gemelline sono dispettose, la Tari è una sorta di Tares 2 la vendetta, chi occupa un immobile dovrà pagare per i rifiuti che produce. Ma è divisibile, nel senso che se occupi un ristorante e produci una montagna di rifiuti pagherai di più. La Tasi è ancora più dispettosa della sorella: poiché occupi un immobile devi pagare i servizi indivisibili come l’arredo urbano, la pubblica illuminazione o la manutenzione delle strade. Meno male che l’aria non viene erogata da alcun ente altrimenti saremmo costretti a pagarla in quota parte. La Service tax sarà affidata ai Comuni che dovranno stabilire le tariffe e i criteri. Se viviamo ad esempio in un Comune dove l’arredo urbano sono le sterpaglie, l’illuminazione è un’optional e le strade un camel trophy (ovviamente non c’è alcun riferimento a fatti realmente accaduti) e l’amministrazione ritiene di avere i giardini di Babilonia e una manutenzione in stile Japan, la tariffa salirà alle stelle. L’avvisaglia della Service Tax è la neonata Tares. Il principio è lo stesso della Tasi: paghi oltre al rifiuto anche il servizio. A Messina il Comune sborsa 40 milioni di euro l’anno per raccolta e smaltimento dei rifiuti. Visti i risultati c’è da chiedersi come sia potuto accadere. Con 40 milioni di euro l’anno ci dovremmo aspettare che vengano a sparecchiarci la tavola dopo pranzo e portino via la spazzatura. Il guaio è che con la Tares i costi aggiuntivi del servizio graveranno sulle nostre tasche. Paghi per qualcosa di invisibile (e che puzza pure). Certo con la Tares chi differenzia risparmia, ma sarà dura fare la raccolta differenziata in una città dove ancora siamo all’anno zero ed alla politica del buco per terra. Infine l’Iva. Già a luglio doveva essere aumentata di un punto (dal 21% al 22%). Poi il governo ha congelato il fattaccio fino a settembre. Adesso Berlusconi annuncia battaglia per evitare l’aumento. L’Iva la paghiamo tutti, perché non grava solo sullo champagne, il caviale o sulle auto di lusso. E’ spalmata ovunque. E se io commerciante o imprenditore spendo un capitale per l’Iva state certi che in un modo o nell’altro mi rifaccio. Su chi? Tirate a indovinare… Berlusconi vincerà anche questa battaglia, e Letta, che avrà così conquistato altri due mesi per il governo, s’inventerà qualcos’altro per recuperare le somme. Insomma la campagna elettorale della nuova Forza Italia la sta facendo il governo Letta. Con successo.

Quanto a me non ho capito quanto e quando e come dovrò pagare per la mia casa pagata con mutuo quindicennale, se dovrò sperare che non curino più il verde sotto casa per risparmiare o se dovremo proporre al Comune di spegnere le luci la sera per evitare sprechi. Come quando sgrido mio figlio che lascia le luci accese in tutte le stanze nelle quali entra. Non so da oggi a dicembre quante e quali tipi di tasse verranno fuori, ma ho una certezza: nel gioco delle tre carte vincono loro. Basta cambiare il nome alle cose. L’Ici diventa Imu, poi Service Tax. Come diceva Eraclito “niente si crea niente si distrugge tutto si trasforma”. O, come diciamo noi siciliani molto più semplicemente “Chiamala come vuoi sempre cocuzza è”. E per restare in tema ortofrutticolo, con l’aria che tira mi aspetto che da un giorno all’altro spunti l’l’ICO, l’imposta sul cetriolo dell’ortolano. Gli ortolani, manco a dirlo, siamo noi, che in un modo o nell’altro, con un nome dell’imposta o un altro paghiamo. Sempre.

Rosaria Brancato

18 commenti

  1. Complimenti

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  2. Spettabile Rosaria Brancato,
    direi che invece è tutto perfettamente chiaro :
    se da Roma non giungono i soldi “a pioggia” (come avveniva in passato) a ripianare i debiti contratti dalle amministrazioni pubbliche, allora, esse devono provvedere da sé. Ora , su questo punto scatta la differenza con altre regioni piu’ efficenti della nostra (come ad esempio l’Emilia Romagna, ove, in proporzione le tasse locali non aumentano come da noi in Sicilia). Di questo ne dobbiamo tener conto. La prego di notare anche un altro aspetto : si ricorda di come il Silvio Berlusconi abbia considerato un merito personale il fatto di “non aver aumentato le tasse” durante il suo periodo di Governo ??? Orbene, quella frase era incompleta : il seguito, sottinteso era “a livello centrale, beninteso, a livello locale esse aumenteranno in funzione delle esigenze di quei dati Comune, Provincia, Regione”, come peraltro confermato dall’impulso dato al federalismo fiscale. Questo io e Lei lo comprendiamo benissimo : ma quanti altri lo hanno afferrato ?
    Un’altra cosa : noi tutti vogliamo servizi efficienti ; nulla in contrario : ma cosa facciamo noi per facilitare questa efficienza ? Quanti di noi, ad esempio, continuano a non attuare una corretta differenziazione dei rifiuti ? Chi di noi continua a non recarsi presso le isole ecologiche, preferendo invece, abbandonare tv, monitor, frigoriferi etc, etc per strada (ad esempio sulla Panoramica o sul litorale SUD ?) O piu’ semplicemente : quanti di noi curano di comprimere il piu’ possibile i rifiuti in plastica o carta, prima di conferirli , in modo da lasciare spazio a quelli di altri utenti ? E via di questo passo … quanto altro avrei da dire. In fondo, concludo, non mi disturbano poi tanto le scritte (….) sui muri, quanto il fatto che ancora oggi, abbiamo sui palazzi d’epoca le tracce delle bombe alleate del 1943, oppure che basta un forte temporale per essere trovarsi in mezzo metro d’acqua (sempre negli stessi posti, ovviamente).Termino con una domanda : sappiamo veramente come gestire i soldi disponibili ????

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  3. La riforma più confacente al principio costituzionale di proporzionalità,in questo caso alla rendita catastale dell’abitazione in cui si ha la residenza e si dimora abitualmente,fu quella di Romano PRODI,la stragrande maggioranza della platea dei contribuenti veniva esclusa o pagava cifre contenute,in forza del numero dei figli e della detrazione fissa di 200€,poi la solita bandiera populista di Silvio BERLUSCONI,tutta a favore dei ricchi,ma il populismo fa breccia su molti,il risultato è confusamente descritto da Rosaria BRANCATO,nel suo editoriale domenicale,perchè confusa e incompleta è il provvedimento del duo LETTA-ALFANO, PARTITO DEMOCRATICO-POPOLO DELLA LIBERTA’. Ancora una volta si è fatta carta straccia del Testo Unico degli enti locali, posticipando il bilancio di previsione 2013 dal 20 settembre al 30 novembre,una buffonata giuscontabile,metterà in gravissima difficoltà i servizi dei Comuni,che maneggino malamente le entrate proprie,come Messina in particolare.Infine,chi sa fare due più due, si è già accorto come la famosa SERVICE TAX sarà una legnata federale. PER GLI INGENUI. Fanno cadere il caimano dopo aver inserito il pareggio di bilancio in Costituzione,unici in Europa,invece di andare a votare,il buon NAPOLITANO chiama l’uomo delle banche al governo,lo fa senatore a vita per meriti sconosciuti,gli fa guidare un governo PD, PDL, UDC, dopo 18 mesi ci rimanda a votare e ci ritroviamo sempre NAPOLITANO, un governo con LETTA,il più vicino del PD alle banche,con la stessa maggioranza,PD,PDL,UDC. Non vi suona strano? Elezioni politiche del 2008: POPOLO DELLA LIBERTA’ 13.629.464 voti, PARTITO DEMOCRATICO 12.095.306, elezioni politiche 2013: PARTITO DEMOCRATICO 8.644.523, POPOLO DELLA LIBERTA’ 7.332.972. Hanno perso il PD 3.450.783 voti, mentre il PDL 6.296.492, sono stati abbandonati da 9.847.275 italiani, continuamo cosi fino a renderli innocui.

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  4. Non so voi ma io a dicembre avevo finito di pagare la spazzatura, ora a giugno mi è arrivata di nuovo la monnezza, a novembre dovremmo pagare di nuovo ma quante c….. di volte sa da paga sta monnezza………..

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  5. Un popolo con un minimo di quoziente intellettivo capirebbe perché in Italia è vietato, dalla Costituzione più bella del mondo (sic!), il referendum su materie tributarie.

    Un popolo con un minimo di quoziente intellettivo capirebbe perché in Svizzera, al primo accenno di aumento delle tasse, si vada a votare.

    Un popolo con un minimo di quoziente intellettivo si domanderebbe dove sono andati a finire il 67% in più di spesa pubblica e il 204% di maggiori imposte locali, in termini reali, nel periodo intercorrente tra il 1997 e il 2012 e, quindi, perché tutti gli amministratori piangono sempre per le “casse vuote”; e si chiederebbe, altresì, se il motto propagandistico “più tasse, più servizi” sia rispondente al vero oppure rappresenti solo un modo per ingrassare un Leviatano bramoso dei soldi, per fare gli affari suoi, del nostro sudato lavoro. Soldi, si badi bene, che se non vengono versati, arriva qualcuno che con la forza (pignoramenti, espropri, ecc.) ti minaccia affiché tu paghi, a prescindere dalla condizione reale in cui si versa: mumble, ma questi metodi mi ricordano qualcosa…

    Un popolo con un minimo di quoziente intellettivo non lascerebbe che uno Stato guardone, inaffidabile, inefficiente, elefantiaco, opprimente, schizofrenico, entri a gamba tesa in ogni aspetto della sua vita: dalla culla alla tomba.

    Un popolo con un minimo di quoziente intellettivo comprenderebbe perché i cervelli (e non solo) partono e tutti gli altri restano.

    Un popolo con un minimo di quoziente intellettivo capirebbe che “lo Stato è quella grande finzione per mezzo della quale tutti cercano di vivere alle spalle di tutti gli altri”.

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  6. Che bellezza!
    Altro regalo di Silviuccio!! come sempre pagarenno i più deboli.
    Mah! Ancora gente lo difende…..

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  7. La solita truffa all’Italiana: fingo di togliere una gabella mentre nel contempo studio per rifilartene due o tre . Così sarà per la Service Tax che non farà altro che rinnovare i fasti della vecchia TARSU, a giudicare dalle bollette arrivate in questi giorni con un sostanzioso aumento (per me di circa 30,00 €).
    Ed invece di tagliare i costi della politica e fare vera spending review, il Sig. Napolitano nomina ben 4 senatori a vita per un costo lordo di circa 1 milione di euro l’anno! E magari costoro fossero tutti dei premi Nobel o personaggi che hanno dato alla collettività (al contrario hanno preso)! Trovi un mediocre direttore d’orchestra (di sinistra e castrista); un architetto (di sinistra) che si fa strapagare i suoi progetti, alcuni molto criticati, e che ha una buona rendita milionaria; un premio Nobel (di sinistra) che pensava di padroneggiare in Italia e che spesso è andato in esilio fuori; ed infine una scienziata (di sinistra) che alla bella età di 51 anni (speriamo non campi come Rita Levi Montalcini), si porterà a casa parecchi milioni di euro, oltre ai lauti compensi che guadagna ora.
    Mi domando: ma la nomina di senatori a vita non dovrebbe, per la Costituzione Italiana, essere fatta a persone che hanno «illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario»?
    Il Sig. Napolitano continua a sbagliare.

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  8. Mi consenta caro mariedit ma lei è male informato: il Popolo delle L.(da domani ri-Forza Italia)è il maggior partito in italia, votato da oltre 10 milioni(e spicci)di elettori.(Fonte?Brunetta,Santanchè,Berlusconi…)

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  9. Cara Rosaria
    Ti scrive un animale in via di estinzione (panda)
    L’unica speranza sta nella possibilità che col passare degli anni il cetriolo di questi signori si ammoscì (ma questa è solo utopia) ……:. Oppure che qualcuno glielo tagli ……. ma questo non è possibile perchè ci vorrebbe un popolo ….. con le palle (visione pornografica della società)
    In vero mi chiedo perchè Letta non si fa dire ( e quindi applicare) il sistema con cui la Protesi ( leggi Silvio) avrebbe trovato i soldi per, non solo abolire, ma anche restituire l’IMU versata dal popolo di polli?

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  10. Nella nota sulla SERVICE TAX del gatto LETTA e della volpe ALFANO,si scrive che sarà istituita l’imposta sui servizi comunali che sostituisce la TARES.Sarà riscossa dai Comuni ed è costituita da due componenti,a)gestione dei rifiuti urbani(a Messina circa 40 milioni annui fino a quando non differenziamo) b)copertura dei servizi indivisibili (pubblica sicurezza e vigilanza;tutela del patrimonio artistico e culturale;servizi cimiteriali;servizi di manutenzione stradale,del verde pubblico,dell’illuminazione pubblica;servizi socio-assistenziali;servizio di protezione civile;servizio di tutela degli edifici ed aree comunali), per questi il calcolo è complicato,la sola illuminazione ci costa 6 milioni,c’è da mettersi una mano nei capelli rimasti e una nella tasca semi vuota,l’altra è completamente vuota. La prima componente (Tari) sarà dovuta da chi occupa,a qualunque titolo,locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani. Le aliquote, commisurate alla superficie,saranno parametrate dal Comune con ampia flessibilità ma comunque nel rispetto del principio comunitario “chi inquina paga” e in misura tale da garantire la copertura integrale del servizio al 100%. La seconda componente (Tasi) sarà a carico di chi occupa fabbricati. Il Comune potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale.Sarà a carico sia del proprietario (in quanto i beni e servizi pubblici locali concorrono a determinare il valore commerciale dell’immobile) che dell’occupante (in quanto fruisce dei beni e servizi locali). Il Comune avrà adeguati margini di manovra, nell’ambito dei limiti fissati dalla legge statale.La capacità fiscale (cioè il gettito potenziale che i Comuni potrebbero ottenere dal pieno utilizzo delle facoltà di manovra fiscale sui loro tributi) sarà preservata, nel pieno rispetto del principio federalista dell’autonomia finanziaria di tutti i livelli di governo. L’autonomia nella fissazione delle aliquote sarà limitata verso l’alto per evitare di accrescere la capacità fiscale e quindi il carico sui contribuenti, applicando aliquote massime complessive.QUESTA E’ LA VERITA’ sul salasso federalista che ci propini PD e PDL.

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  11. Mentre mi associo ai complimenti per il” bel pezzo ” di Rosaria Brancato , resto ammirato dal “quoziente intellettivo” del commento di eclips3 , che testimonia l’elevata capacità di analisi e consapevolezza critica , che ci si augura, . contagi” sempre di piu i lettori di Tempostretto . E’ evidente che con l’avvento della globalizzazione , la vita dei popoli, la nostra vita. e’ sempre piu condizionata dallle ” decisioni” prese dagli incontrastati poteri finanziario-bancari internazionali. ( lo “spreed” ed i ” mercati ” possono determinare ,come si e’ visto, la sorte di governi e nazioni intere. La politica può fare ben poco ed in gran parte si è’ “venduta” alla finanza ed alle banche . Il dovere di un cittadino oggi e’ quello di informarsi… da fonti diverse ed alternative per non ” subire” il lavaggio mediatico del pensiero unico. Per esempio , la politica del rigore …ci è’ stato dato ad intendere essere l’unica politica perseguibile per risanare il debito. Non è’ così , ci sono altre teorie e correnti di pensiero economico professate da premi Nobel , che suggeriscono altre” terapie”. I vincoli e le catene impostici dai trattati europei ( Mastricht , Lisbona, il Mes, ) ,il pareggio di bilancio inserito in Costituzione.., la perdita della sovranità monetaria ha consegnato ad organismi transnazionali che non rispondono a nessuno se non alle potenti lobby multinazionali . Chi di noi conosce Nando Ioppolo ? o Antonella Randazzo ? Alberto Medici Alberto Bagnai , Galloni, Armando Siri e decine di blogger più o meno indipendenti ma che propongono lettura della realta poco ortodosse e poco ” allineate” al pensiero dell’elite …..invece dei soliti imbonitori “replicanti”che ci propina il sistema mediatico. A livello periferico si può fare ben poco a dispetto delle migliori intenzioni… dei migliori politici anche di quelli ,temo, che vogliono il cambiamento dal “basso”. Ci si può difendere solo informandosi correttamente e conquistandosi spazi di libertà attraverso una ricerca interiore e crescita culturale e spirituale. La rete offre un OPPORTUNITA’ mai vissuta, in passato dall’umanità . Dalla libertà …..di informazione passa la libertà “tout court”

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  12. Signori lettori…
    Questa e` l` ennesima fregatura x il popolo anzi l` ennesimo cetriolo…
    Il solito favore x i ricchi e x chi ha gia tanto, l` IMU sbagliata o giusta colpiva chi aveva le ville le case pricipesche e chi ha qualcosa in piu rispetto al cittadino medio, che tira a campare e che si e` comprato una casa con 20/30 anni di mutuo pagato salatamente.
    Ora con qudesta nuova tassa siamo tutti uguali, anche chi la casa nn ce l` ha!
    Ricchi poveri proprietari fi ville, regge, appartamenti piu` o meno grandi e affittuari pagheremo tutti allo stesso modo, x la felicita` di chi i soldi nn mancano e che nn si preoccuma se riesce a comprare da mangiare ai suoi familiari.
    Signori lettori penzo che ormai questo paese le ha sopportate tutte, nn si puo continuare in questo modo, i cedrioli sempre al popolo. Bisogna cambiare le cose anche con la forza nn possiamo essere sempre un popolo di PECORONI sempre a subbire i loro sopprusi dopo che si sono mangiati tutto e di piu nn possiamo pagare tutto noi che abbiamo sempre sofferto e risparmiato.
    ORA BASTA….

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  13. Complimenti. Un bell’articolo.

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  14. Salvatore Saglimbeni 2 Settembre 2013 06:12

    Solo una precisazione sul post di maredit, che con precisione indica in € 6.000.000 il costo “della sola pubblica illuminazione” … tanto da doversi mettere le mani ai capelli.
    In realtà il costo manutentivo annuo per l’intera città è di € 950.000 circa con un errore di “solo” il 600%, forse il lettore/lettrice (antipatico non identificarsi) è rimasto ai tempi dei vecchi appalti di pubblica illuminazione.

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  15. in tutto questo teatrino sull’imu voluto dal cervellone di Berluska,resta il fatto che pagavo 47 euro di imu l’anno,ora quanto mi tocca pagare? la maggiore bolletta la manderò a silviuccio e alla Santadecchè, camuffandomi da escort e lui mi rimborserà con un cetriolo ammasciato.

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  16. Egr.signore lei (come molti italiaoti) continua a distinguere ancora tra destra (da quale partito è rappresentata?Non è certo il partito personale del sig.B.) e sinistra (neanche SEL è di sinistra), in più di vent’anni di malgoverno ancora non si è reso conto che sono tutti la stessa cosa???

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  17. Se fossero TUTTI la stessa cosa non ci sarebbero distinguo. Mi riferisco alle inchieste giudiziarie di Berlusconi, che rappresenta per molti l’Imperatore dei Rei, e quelle che riguardano il partito di Letta (e sono parecchie). Bene, se ci fosse un filo che accomunasse destra e sinistra, allora la legge dovrebbe essere uguale per tutti. Ed invece così non è e lo abbiamo visto recentemente nelle vicissitudini di Berlusconi. Invece personaggi della sinistra, vedi Penati e scandalo MPS oppure Lusi e tanti altri, vengono trattati con i guanti di velluto dalla magistratura di parte. Per lei questo vuol dire essere uguali, la stessa cosa? Io penso di no! Eppoi non vede l’astio profondo di Epifani (mediocre ex sindacalista e scarsissimo politico) nei confronti di Berlusconi e del suo partito, che rappresenta pur sempre 10 milioni di italiani?
    Se poi il discorso cade sulla casta e i loro benefici, ha ragione lei: chi sale al governo ambisce SOLO ai succulenti stipendi e diarie e del popolo se ne infischia altamente e quindi centro-destra e centro-sinistra diventano una massa omogenea (ed informe, infida).
    Ritornando alle nomine dei senatori a vita decretati dal Sig. Napolitano (comunista di lunga data), per lei che è attivista del M5S, è corretta la scelta operata, specialmente in questi periodi di ristrettezze ed insicurezze economiche? Non si dovrebbe pensare ad un referendum (lo potrebbe proporre Grillo) per eliminare questa ed altre cattive usanze che costano parecchio ai cittadini italiani?

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  18. Costo manutentivo non vuol dire consumo. Le lampade, le componenti elettriche, le linee sottotraccia ed aeree hanno una durata e quindi si devono cambiare e manutenzionare periodicamente. Questo comporta costi per materiale e personale specializzato. Mariedit ha probabilmente inglobato i costi di manutenzione e quelli di consumo fatturato dall’ente che fornisce energia elettrica. Se poi ragioniamo pensando alle migliaia di lampade al sodio (se non erro) accese sulle strade e presso i monumenti e posti di importanza storica per almeno 8 ore al giorno, il dato diventa credibile.
    A meno che lei non abbia dati ufficiali tratti dal bilancio del Comune che riportano il contrario di quanto scritto da Mariedit.

    G.Spadaro

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