Confermata in appello la condanna a 7 anni di Pietro Zappia: ridusse in fin di vita Alì

Confermata in appello la condanna a 7 anni di Pietro Zappia: ridusse in fin di vita Alì

Confermata in appello la condanna a 7 anni di Pietro Zappia: ridusse in fin di vita Alì

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giovedì 11 Aprile 2013 - 10:05

I giudici di secondo grado hanno confermato i sette anni di reclusione inflitti a Pietro Zappia in primo grado. La notte del 15 aprile 2012 aggredì a colpi di bastone in via Loggia dei Mercanti il venditore ambulante di rose Alì. L'egiziano fu ridotto in fin di vita mentre Zappia fu arrestato dalla Polizia con l'accusa di tentato omicidio.

Ridusse in fin un venditore ambulante di rose egiziano, colpendolo più volte con un bastone. Ieri i giudici di secondo grado hanno confermato per Pietro Zappia, 41 anni, la sentenza di primo grado inflitta lo scorso anno dal gup Massimiliano Micali che lo aveva condannato a 7 anni di reclusione. Zappia doveva rispondere di tentato omicidio.

Il 15 aprile 2012 Zappia colpi alla testa il venditore di rose Alì. La vicenda destò grande scalpore in città sia per l’affetto che circonda l’ambulante, sia per la brutalità dell’aggressione. Il grave episodio avvenne la notte fra il 14 e 15 aprile scorsi. Zappia e la sua fidanzata erano appena usciti da un pub di via Loggia dei Mercanti quando incrociarono Alì. Secondo la ricostruzione della Polizia di Stato il 40enne s’impossessò di un mazzo di rose che Alì aveva appoggiato su un tavolo e lo offrì alla sua ragazza. Quando l’egiziano lo avvicinò per chiedergli il pagamento dei fiori Zappia afferrò un bastone trovato per terra e lo colpì ripetutamente con violenza inaudita. Il 40enne fuggì in auto mentre Alì fu trasportato in ambulanza prima al Piemonte e poi al Papardo dove rimase ricoverato per diversi giorni nel reparto di Rianimazione.

2 commenti

  1. Ma non sarebbe meglio tramutare i 7 anni in carcere a detenzione con obbligo ai servizi sociali e rientro in carcere la serà? senza stipendio?
    Mandarlo a lavorare a pulire la città per 8 ore giornaliere e poi in carcere a dormire.
    Questa sarebbe giustizia.

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  2. Ci auguriamo di rivedere presto Alì ad offrirci in vendita i fiori da lui scelti, con il sorriso e la simpatia che gli sono propri. A presto, Alì : feeh ahman Allah !

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