Quindici anni fa l'assassinio del prof. Matteo Bottari. Oggi una fiaccolata commemorativa

Quindici anni fa l’assassinio del prof. Matteo Bottari. Oggi una fiaccolata commemorativa

Sara Faraci

Quindici anni fa l’assassinio del prof. Matteo Bottari. Oggi una fiaccolata commemorativa

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martedì 15 Gennaio 2013 - 10:44

Ricorre oggi il quindicesimo anniversario dell'assassinio del primario di endoscopia al Policlinico di Messina, un omicidio con tutti i connotati del delitto di mafia. Parecchie associazioni messinesi si uniranno in una fiaccolata per commemorare quella sera del 1998. Anche Sonia Alfano, presidentessa della Commissione Europea Antimafia, ha rivolto parole di monito

Sono passati quindici anni da quando Matteo Bottari, professore e primario di endoscopia al Policlinico di Messina, venne freddato dai colpi di un fucile a pallettoni all’interno della sua autovettura ferma al semaforo. Quindici anni di indagini sistematicamente approdate a un vicolo cieco. Quindici anni di paura, dubbi, omertà. Quindici anni di rabbia per uno degli omicidi di classico stampo mafioso più enigmatici degli ultimi anni, di frustrazione per l’ennesima aggressione alle istituzioni, di senso di impotenza per il desiderio di giustizia rimasto insoddisfatto, per l’identificazione dell’intera città di Messina con un turpe “verminaio”, fulcro di un inestricabile groviglio di interessi illeciti.

Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti. L’attenzione alla vicenda, che divenne di scala nazionale, portò a nuove elezioni all’interno dell’Ateneo dopo le dimissioni dell’allora Rettore e diede maggiore impulso alle indagini. Purtroppo però, né la Criminalpool coordinata dal pm Carmelo Marino, né la Commissione Nazionale Antimafia che sbarcò a Messina circa un mese dopo e tracciò della città un quadro inquietante, riuscirono a dare risposta alle infinite domande, lasciando i cittadini in uno stato di prostrazione e allarme.

A quindici anni di distanza sopravvive la speranza che il tempo non sopisca lo sgomento provato e non impedisca di continuare a cercare le vere motivazioni di quello che accadde al prof. Bottari. Sarà questo spirito ad animare la fiaccolata che stasera ripercorrerà il tragitto compiuto da Matteo Bottari quel giorno. L’iniziativa commemorativa è organizzata da diverse associazioni messinesi: il Circolo “Quo Usque Tandem”, il Circolo “Catilina-Morgana”, il Network ZDA, e le associazioni “Atreju- La Compagnia degli Studenti”, “Il Lanternino”, “Risorgimento Messinese”, “Ex Novo”, “Fare Verde Messina” e “La Sicilia ai Siciliani” sosterranno l’iniziativa commemorativa, partendo dalla clinica “Cappellani” e giungendo sino all’incrocio tra il viale Annunziata e la Panoramica. Dal corteo saranno banditi striscioni e bandiere pur essendo accolte le adesioni che facciano riferimento all’appartenenza a partiti politici.

Nel triste giorno del ricordo, anche la presidentessa della Commissione Antimafia Europea, Sonia Alfano, ha sentito il bisogno di rivolgere alcune parole di monito. “Sull’uccisione del professore Bottari – ha detto la Alfano – continua a incombere una cappa di silenzio inquietante. Ciò rischia di confermare i sospetti di molti onesti cittadini: che Messina sia ancora in mano agli stessi poteri, neanche troppo occulti, di quindici anni fa”.

Un commento

  1. Sul sito terrelibere.org si riportano alcune cronache fatte in quei drammatici giorni:

    Cfr. Gazzetta del Sud, 13 maggio 1995, pagina 5 così si legge nel pezzo riportato da quel sito:

    “Gli interrogatori avvengono nei locali della Mobile, con cui collabora la Criminalpol”, scrive la Gazzetta. “Sicché il cittadino o la cittadina appartenente alla categoria dei “noti” corre il rischio, se vista da qualche “osservatore” a caccia di scoop di essere additato come “persona informata” dei fatti. Per cui si consiglia di non frequentare, in questi giorni, la Questura…”.

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