Dipendenti Ato in corteo da Nizza a Roccalumera. "Cambia Nizza" ha chiesto le dimissioni di Di Tommaso

Dipendenti Ato in corteo da Nizza a Roccalumera. “Cambia Nizza” ha chiesto le dimissioni di Di Tommaso

Giusy Briguglio

Dipendenti Ato in corteo da Nizza a Roccalumera. “Cambia Nizza” ha chiesto le dimissioni di Di Tommaso

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mercoledì 17 Ottobre 2012 - 11:09

L'Ato non paga i dipendenti a causa dei debiti contratti con alcuni comuni della riviera jonica, primi fra tutti Nizza e Roccalumera. I sindaci si difendono, ma a Nizza la minoranza chiede le dimissioni del primo cittadino: "Se non è in grado di risolvere il problema faccia un passo indietro"

Al grido di “vergogna” ieri i lavoratori dell’Ato 4 hanno manifestato davanti al comune di Nizza di Sicilia. Il corteo dei protestanti si è poi spostato presso la sede municipale di Roccalumera. I due comuni jonici sono infatti al centro della vertenza rifiuti, per il mancato pagamento degli stipendi. L’emergenza che sta colpendo la provincia di Messina interessa altri due comuni, Scaletta Zanclea e Itala. Per i lavoratori è arrivato il momento di dire “basta”.
“La situazione rischia di incancrenirsi, non ci sono certezze circa il pagamento delle spettanze – ha dichiarato il segretario generale della Cgil, Carmelo Pino -. I lavoratori sono allo stremo”.
La società non paga i dipendenti a causa dei debiti contratti dai comuni, ma i sindaci di Nizza e Roccalumera, Giuseppe Di Tommaso e Gianni Miasi, si difendono dalle accuse. Il primo cittadino di Roccalumera replica che i crediti da corrispondere sono stati pignorati in seguito all’istanza presentata dalla società Amia, che avanza dall’Ato 15 milioni di euro. Di Tommaso, invece, si scolla di dosso la responsabilità: “Non è possibile che i dipendenti non vengano pagati a causa di ciò. Questa è strumentalizzazione”.
Intanto, i consiglieri di minoranza del gruppo “Cambia Nizza” durante il consiglio comunale di ieri sera hanno chiesto le dimissioni del primo cittadino: “Se non è in grado di risolvere il problema, passi la mano. Non possiamo permettere che Nizza sia condannata solo a pagare senza nessuna prospettiva di sviluppo e crescita”. “Oltre 2 milioni di euro di piano di rientro che peseranno nelle tasche dei nizzardi per 10 anni – è il commento dei consiglieri di minoranza -. Sul debito con l’Ato rifiuti Messina 4 e sulle contestazioni mosse al bilancio dalla Corte dei Conti arrivate all’Assemblea cittadina, sono venute fuori problematiche che si trascinano da anni e che adesso si scaricano economicamente sui cittadini di Nizza”.
Intanto la protesta di ieri ha dato luogo a un vertice tra commissari, liquidatori, sindacati e lavoratori dell’Ato che si terrà lunedì 22 ottobre nella sala consiliare di Nizza di Sicilia.

(Giusy Briguglio)

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