Capo d'Orlando in emergenza per la trasferta di Avellino

Capo d’Orlando in emergenza per la trasferta di Avellino

Capo d’Orlando in emergenza per la trasferta di Avellino

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sabato 23 Aprile 2016 - 07:50

Si gioca per il ventinovesimo e penultimo turno della Serie A, Capo d'Orlando già salva grazie agli scontri diretti a favore sarà di scena ad Avellino con gli irpini che dopo il successo all'andata hanno inanellato una lunga striscia di vittorie balzando nelle posizioni di vertice del torneo. Coach Di Carlo fresco di rinnovo biennale con il club della famiglia Sindoni dovrà fare i conti con un'infermeria piena: fuori causa Stojanovic, Boatright, Jasaitis e in dubbio Bowers.

Con la salvezza ormai in tasca, l'Orlandina Basket tornerà in campo domenica sera, seppur decimata dalle assenze, nella trasferta sul parquet del "PalaDeMauro" di Avellino (ore 18:15, diretta tv su Antenna del Mediterraneo) per il ventinovesimo e penultimo turno della Serie A.

I paladini vi arrivano con l'orgoglio del traguardo raggiunto, ma anche con la voglia di iniziare a pensare al futuro che è già presente partendo dall'ufficiale riconferma di coach Gennaro Di Carlo, fresco di rinnovo per le prossime due stagioni con il club nebroideo.

La sfida in terra irpina, però, si preannuncia assai ardua anche perché l'organico bianco-azzurro è decimato dagli infortuni: il serbo Stojanovic aveva già concluso anzitempo la sua stagione (ma al lavoro per ritornare in campo agli Europei Under 20 di luglio), il "folletto" Boatright prosegue le terapie e dovrebbe rientrare nell'ultima stagionale con Pistoia, mentre Jasaitis è fermo e si rercherà in Finlandia per sottoporsi ad una visita specialistica. In forte dubbio anche la presenza dell'ala statunitense Bowers per un risentimento all'adduttore della gamba sinistra.

Avellino di contro giocherà per difendere la terza posizione in classifica, un piazzamento a dir poco inimmaginabile al termine della gara d'andata qunando uno straordinario Nunnelly condusse il gruppo di coach Sacripanti ad espugnare il "PalaFantozzi" riscattando la cocente delusione della sconfitta nel derby con Caserta, e causando anche l'esonero dell'allora coach paladino Giulio Griccioli da parte del presidente Enzo Sindoni.

Da allora Green e compagni hanno inanellato una striscia di risultati utili "incredibile": 14 successi in 15 gare giocate (l'unico k.o. è arrivato recentemente con la ipermotivata Torino di Dyson), ed un netto balzo in avanti in classifca che si somma anche all'approdo da ottava in classifica alla "final eight" di Coppa Italia dello scorso febbraio dove ha ceduto solo a Milano nella finalissima per una manciata di punti.

A presentare la sfida in terra irpina, nella consueta conferenza della vigilia nella sala stampa "Di Noto" dell'impianto di piazza Bontempo è stato il giovane play Tommaso Laquintana che anche tracciato un bilancio personale del suo primo campionato in massima serie: "Siamo salvi, ma il fatto che non abbiamo più patemi o necessità di vincere obbligatoriamente potrebbe anche esserci d’aiuto ad Avellino. I nostri prossimi avversari sono in un ottimo periodo, hanno vinto tante gare di fila, noi però venderemo cara la pelle come sempre". "Personalmente cerco sempre di dare il massimo – continua il talentuoso atleta pugliese rientrato a Capo d'Orlando dopo una stagione disputata in prestito a Biella in Legadue e quest’anno oltre a essermi divertito, ho imparato tantissimo. Voglio continuare anche l’anno prossimo, ripartire da una base solida così con tanta esperienza ci può solo aiutare a fare bene la prossima stagione. Mi fa molto piacere che il club riponga così tanta fiducia nei giovani, durante l’anno ho avuto momenti dove forse giocavo troppo rispetto a quanto meritassi e non ho reso al meglio. Sono davvero molto soddisfatto di questa mia prima stagione in Serie A, l’anno prossimo dopo questa bella esperienza sarò più preparato".

L'analisi dell'avversario è poi toccata al coach Di Carlo che non ha celato le evidenti insidie: "Per noi sarà una gara complicata, ma l’Orlandina non scenderà mai in campo per perdere. La condizione di salute del nostro roster è nota ormai dopo il comunicato di oggi. Andremo ad Avellino per fare la nostra gara, non sarà una partita facile, loro hanno avuto un rendimento da prima della classe. Credo sia legittimo che in questo momento pensino ad arrivare quanto più in alto possibile nella griglia playoff e credo sia lecito per loro sognare oggi qualcosa di più. Hanno un roster molto profondo, esperto, con tanta fisicità, ed un allenatore esperto e bravo come Sacripanti".

"Io l’allenatore del momento? No, ma fa sempre piacere ricevere complimenti e attestati di stima. Da questo a dire che entro – sottolinea il coach campano di S. Maria Capua a Vetere, riferendosi all'articolo dedicatogli dall'esperto Oriani sulle pagine da La Gazzetta dello Sport nell’olimpo del basket, però ce ne vuole. Bisogna mangiare tanto pane duro. Dobbiamo finire bene questa stagione, e poi confermare i progressi il prossimo anno. È importante tenere i piedi per terra ed essere consapevoli che c‘è ancora tanto lavoro da fare".

"Capo d’Orlando è già parte di me – prosegue il tecnico campano riferendosi al fresco rinnovo siglato con il club – mi trovo benissimo, mi sento a casa mia. Penso di poter crescere qui perché è un club che ha volontà di essere lungimirante. Questa è la base per crescere e migliorare insieme, e sono curioso di vedere quanto Capo d’Orlando abbia la forza di stupire il basket a tutto tondo. Il fatto di cercare di prolungare la permanenza di alcuni giocatori credo sia un passo importante per cercare di dare continuità a un progetto come il nostro. La tendenza generale è, per varie necessità, quella di stravolgere il roster, invece, noi qui stiamo cercando di dare continuità a un progetto fatto di uomini anche e non solo giocatori. Voglio spendere infine due parole su Tommaso Laquintana, è uno dei ragazzi che ha fatto un grandissimo lavoro. Rispetto all’inizio del campionato ha avuto una crescita costante. Ha dimostrato di avere voglia di imporsi ed è migliorato tanto rispetto all’inzio, va fatto un grande applauso al ragazzo perché la sua volontà è stata determinante nella sua crescita".

Giuseppe D'Amico

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