Purtroppo non vi è ancora certezza sull’udienza per il ricorso presentato dal Messina sulle penalizzazioni. Buzzanca ha chiamato Abete in settimana ma senza ricevere garanzie

Tre punti fondamentali per mantenere viva la speranza di ottenere ancora il primo posto. La rete di Corona al ’93 ha fatto esplodere il San Filippo, permesso al Messina di superare la Battipagliese in classifica e soprattutto reso onore ad un gruppo che ha mantenuto unità nonostante le difficoltà di questi mesi. Mancano tre giornate alla fine del campionato e purtroppo i punti di distacco dalla capolista HinterReggio, che ha vinto facilmente sul fanalino Cittanova, sono rimasti invariati: sette. Eppure c’è chi ci crede ancora, come la tifoseria, quelli presenti ieri allo stadio, o il capitano Carmine Coppola che a fine partita ha rilanciato: «Se andiamo a vincere a Sant’Antonio Abate possiamo ancora arrivare primi». Il condottiero di tante sfide glancia l’urlo di battaglia e prova a caricare l’ambiente in vista della giornata di campionato di mercoledì che potrà dire molto sul finale di torneo del Messina. L’HinterReggio gioca infatti con il Nuvla San Felice chiamato a fare risultato per mantenere la posizione playoff (quarta a pari merito con il Palazzolo), mentre il Cosenza affronterà in trasferta la Battipagliese. «Dobbiamo crederci tutti – ha aggiunto il numero quattro peloritano -, e torneremo dove meritiamo».

Lotta come sempre anche il presidente Lello Manfredi, che ricorda come la classifica sarebbe ben diversa senza le maledette penalizzazioni. In settimana lo stesso rappresentante del club giallorosso ha investito il sindaco Giuseppe Buzzanca della vicenda, con il primo cittadino che ha successivamente contattato il presidente della Figc, Giancarlo Abete che non ha però dato certezze sui tempi per l’udienza sul ricorso presentato dall’Acr per ottenere la restituzione. Manfredi si è poi lasciato andare ad una riflessione: «Meriteremmo di giocarci la promozione almeno in uno spareggio».

La mente però rimane fissa sul prossimo impegno. Nonostante il giorno di festa e la distanza si spera che una buona rappresentanza di tifosi segui la squadra in Campania. Lo merita la squadra e la società. Lo merita chi non ha mai mollato, come gli stessi sostenitori giallorossi.