L'Acr ha chiesto l'inversione di campo per rifare il manto erboso del San Filippo, ottenendo la disponibilità della società di Conti Nibali. Ma attenzione alla capienza...
La stracittadina di Coppa Italia tra Messina e Città di Messina in programma il 26 settembre dovrebbe disputarsi allo stadio “Celeste”. L’Acr ha infatti richiesto formalmente l’inversione del campo di gioco a causa di lavori attualmente in corso sul terreno di gioco del San Filippo e il CdM ha dato la propria disponibilità ad aderire alla richiesta, per consentire al club di Lo Monanco di affrontare gli interventi «nella migliore delle maniere e nei tempi dovuti». Un segnale di distensione tra le parti in vista di un doppio confronto che vedrà le due squadre sfidarsi prima in Coppa e poi il sabato successivo in campionato (diretta RaiSport).
C’è un però che rischia di scatenare qualche polemica. Il Città di Messina, in considerazione del fatto che l’agibilità del Celeste è allo stato limitata a duemila posti, di cui 1.800 in tribuna coperta e 200 in tribuna Valeria, «ha anche attivato una procedura presso la commissione di vigilanza per verificare se possano esistere ulteriori possibilità di utilizzo di altri settori dello stadio». Nello specifico la Curva Sud, settore nel quale andrebbero a collocarsi i numerosi sostenitori del Messina. Il problema è qualora questa autorizzazione non dovesse essere concessa: sarebbe davvero assurdo limitare a 200 persone l’ingresso allo stadio dei tifosi. Si spera che il via liberi arrivi e che tutti i messinesi possano avere accesso alla partita.
