Messina-Gelbison: un pareggio a reti bianche che non dispiace

Messina-Gelbison: un pareggio a reti bianche che non dispiace

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domenica 17 Marzo 2013 - 17:37

Partita divertente tra le migliori difese del campionato. L'Acr ci prova con cuore ma si schianta contro la diga campana. Sul Cosenza guadagna un punto

Non è bastato un buon secondo tempo al Messina per venire a capo di una Gelbison ben disposta in campo e che ha lottato con le unghie e con i denti per uscire indenne dal ”San Filippo”. Alla fine lo 0 a 0 lascia un pizzico di amaro in bocca in casa peloritana, però, il capitombolo interno del Cosenza nel derby con la Vibonese permette agli uomini del presidente Isidoro Torrisi di portare a cinque i punti di vantaggio sul Cosenza, colmando la penalizzazione comminata in settimana dalle Lega.
Confermate le indicazioni della vigilia. Messina che si schiera con il consueto 4-4-2 con Leo e Quintoni sugli esterni, Caiazzo ed Ignoffo in mezzo. Centrocampo con Parachì, Bucolo, Maiorano e Savanarola. In attacco Corona e Cocuzza, ancora una volta preferito a Chiaria. I campani di Erra, con uno speculare 4-4-2, devono fare a meno di Galantucci infortunato. Cresce il numero degli spettatori. Oggi circa 2 mila e 500 i presenti al San Filippo.

PRIMO TEMPO
Nei primi minuti le due squadre si studiano. All’8′ timido tentativo di Cocuzza, risponde Viciconte di testa: alto. Messina pericoloso al 19′ sull’asse Corona-Savanarola, ma sull’assist del bomber di Cinisi, l’ex Paternò viene fermato dall’estremo avversario Spicuzza. La Gelbison non sta a guardare ed il suo bomber Sene ci prova con una bomba dalla distanza deviata in angolo da Lagomarsini. Partita vivace, non noiosa. Al minuto 22 forse l’occasione più clamorosa dal match: angolo di Quintoni, Savanarola anticipa Ignoffo di testa ma colpisce in pieno la traversa. A metà del primo tempo Catalano “chiama” il cambio tattico per provare ad aggirare le imponenti torri difensive degli ospiti. Il Messina si schiera con il 4-2-3-1, con Corona terminale offensivo, Cocuzza a sinistra, Parachì a destra e Savanarola sulla trequarti. La Gelbison però continua ad attaccare. Al 33′ un tiro di Sene si spegne fuori di poco. E’ ancora il colored che ci prova al 43′, in occasione di una mischia in area che mette in apprensione la retroguardia peloritana. Dopo due minuti Manzillo calcia d’esterno destro dal limite dell’area, Lagomarsini blocca sicuro.

SECONDO TEMPO
Il Messina torna in campo con tanta voglia di vincere. L’iniziale forcing lo dimostra. Generano calci d’angolo i tentativi dalla distanza di Parachì e Savanarola. Saranno addirittura 13 i corner battuti a fine gara dai giallorossi, contro i 3 degli avversari. Davanti alla porta la Gelbison, seconda miglior difesa del torneo dopo l’Acr, costruisce una diga che respinge, tra gli altri, i tiri di Ignoffo e Cocuzza da distanza ravvicinata. Al 18′ Catalano inserisce Chiaria per Savanarola, passa al 4-2-4 cercando di dare più centimetri e fisicità all’attacco peloritano. Un minuto dopo Parachì calcia da fuori area ma sull’ottima conclusione Spicuzza si supera in tuffo. Al 25′ ancora Messina avanti: colpo di testa di Chiaria, fuori. L’Acr si getta con generosità in avanti, mentre il San Filippo esplode di gioia quando arriva la notizia del vantaggio della Vibonese al “San Vito” contro il Cosenza. Il Messina pressa, ma il tiro-cross di Cocuzza trova ancora l’opposizione di Spicuzza, che anticipa Chiaria lanciatosi sulla sfera a botta sicura. Gli ospiti si fanno vedere dall’altra parte con bel calcio del “solito” Sene che impegna Lagomarsini. L’ultimo brivido al 48′: Chiaria tira forte, Spicuzza non si lascia superare. Finisce 0-0. La Gelbison è la seconda squadra che riesce a pareggiare al San Filippo dopo il Paternò.

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