Ritardi per l’impianto di cremazione. I Radicali chiedono lumi all’assessore Ialacqua

Ritardi per l’impianto di cremazione. I Radicali chiedono lumi all’assessore Ialacqua

Pippo Trimarchi

Ritardi per l’impianto di cremazione. I Radicali chiedono lumi all’assessore Ialacqua

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venerdì 25 Ottobre 2013 - 09:31

Al momento, chi vuole usufruire del servizio deve affrontare l’onere della cremazione nella struttura di Palermo, l’unica della Regione. Per i Radicali si tratta di un aumento dei costi per i cittadini e di una perdita economica per il Comune di Messina

Il termine dei lavori era previsto all’inizio del 2013 ma, come spesso accade, i tempi non sono stati rispettati. La ditta all’opera è la So.Crem. S.r.l. ed il costo dell’impianto di cremazione previsto è di 2 milioni e mezzo di euro.

Il partito Radicale si rivolge all’assessore Daniele Ialacqua per chiedere notizie dei lavori e preme affinché Messina si possa dotare di un servizio “che trova sempre più consenso tra i cittadini consapevoli e informati, auspicando che il Consiglio Comunale approvi e faccia applicare un nuovo adeguato Regolamento di Polizia Mortuaria e Servizi Funerari”.

Al momento, infatti, chi vuole usufruire del servizio deve affrontare l’onere della cremazione nella struttura di Palermo, l’unica della Regione. “La mancata realizzazione e la ritardata attivazione – concludono i Radicali – incide sui costi di quei cittadini che vogliono rispettare le volontà dei propri cari. Stesso ragionamento, ribaltato, vale per la perdita di introiti per le casse comunali causati dalla mancata messa in funzione dell’impianto realizzato nella zona del Cenobio del Cimitero monumentale. L’attivazione dell’impianto di Messina potrebbe anche migliorare la stessa situazione del deposito mortuario del Cimitero”.

2 commenti

  1. puzza di bruciato 25 Ottobre 2013 09:44

    Ma che domande fate? Come mai siamo indietro con il sistema cremazione….. I cadaveri si portano a Salerno e quindi ammuccano tutti!!!!!

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  2. Forse ricordo male, la più grande espressione della politica messinese dott. Elvira Amata (un titolo di studio universitario a Messina non si nega a nessuno, e quindi neanche a lei), in occasione della campagna elettorale per le elezioni regionali , poi conclusesi tragicomicamente, aveva ripetutamente detto che i lavori per l’inceneritore erano pressocchè ultimati.
    Forse qualcuno ha fatto come Penelope faceva per la famosissima tela, oppure molto più veritieramente era pronto, come era stato posto rimedio ai dossi cittadini?
    Tenuto conto dell’esempio precente, io molto sommessamente penso che fosse stato costruito in cartone con alimento in balle di paglia.

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