Da 6 mesi a 2 anni di ritardo stipendi. Giovedì la protesta Ipab alla Regione

Da 6 mesi a 2 anni di ritardo stipendi. Giovedì la protesta Ipab alla Regione

Da 6 mesi a 2 anni di ritardo stipendi. Giovedì la protesta Ipab alla Regione

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martedì 12 Novembre 2013 - 08:58

Sono le Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza. I lavoratori chiedono l’approvazione del disegno di legge di riordino del sttore e il pagamento degli stipendi arretrati. Da Messina, prevista la partenza di molti operatori della casa di ospitalità Collereale

Le Ipab queste sconosciute. Forse da giovedì prossimo lo saranno un po’ di meno. E’ quanto sperano l’Ares/Ipab e l’Ansdipp – le due associazioni che rappresentano rispettivamente gli organi politici e quelli manageriali delle strutture socio-sanitarie siciliane – che per giovedì 14 novembre hanno convocato una manifestazione regionale di protesta, coinvolgendo nell’agone della lotta anche la Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil e l’Anci/Sicilia. L’appuntamento è fissato per le ore 10 in piazza d’Indipendenza a Palermo, proprio di fronte a Palazzo d’Orleans.

Partiamo dall’acronimo: Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza. La piattaforma per salvare le Ipab e con esse il welfare siciliano è stata stilata. In cima alla lista, ovviamente, l’approvazione del disegno di legge di riordino del settore, ad ogni elezione rilanciato dal candidato di turno – buon ultimo Rosario Crocetta – ma mai concretamente portato avanti. Si tenga conto che la legge vigente risale al 1986. La razionalizzazione del comparto, premiando e valorizzando le strutture virtuose, a discapito di quelle inattive, che gestiscono solo patrimoni immobiliari. L’immediata erogazione del contributo previsto dalla legge regionale 71/1982, necessario all’applicazione degli oneri derivanti dall’applicazione del Ccnl e certamente non nelle misure degli ultimi anni (20/25% delle spese sostenute), ma come avviene negli altri assessorati, perché anche quelli delle Ipab sono dipendenti pubblici e come tali vorrebbero lo stipendio puntuale. Per fare questo, però, è importante considerare le Ipab come attori della programmazione regionale del sistema integrato d’interventi e servizi sociali, grazie alla qualità di quelli già conferiti a favore di anziani, minori, disabili e immigrati. In tutta la Sicilia ci sono circa 2.000 operatori, con ritardi molto gravi nel pagamento degli stipendi (si va da 6 mesi a 2 anni) che, nonostante questo, continuano ad offrire i loro servizi alle fasce più deboli della società.

Dalla città dello Stretto è prevista una massiccia partecipazione degli operatori della Casa di ospitalità Collereale, lo storico ospizio fondato nel 1828, per volere del generale borbonico Giovanni Capece Minutolo, che oggi accoglie 160 anziani e dà lavoro a circa 120 unità.

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