Era Tomasello al tramonto, l’Università al voto per scegliere il nuovo rettore

Era Tomasello al tramonto, l’Università al voto per scegliere il nuovo rettore

Danila La Torre

Era Tomasello al tramonto, l’Università al voto per scegliere il nuovo rettore

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mercoledì 22 Maggio 2013 - 21:24

Oggi la prima votazione: i seggi resteranno aperti dalle ore 8 alle ore 21. In caso di mancato raggiungimento del quorum si tornerà alle urne il 27 maggio per la seconda votazione ed il 31 maggio se sarà necessario il ballottaggio

L’Università è pronta ad eleggere il nuovo rettore, che dovrà subentrare a Francesco Tomasello. Tra proroghe, autoproroghe e ricorsi amministrativi senza conseguenze pratiche, a dispetto di sentenze inequivocabili, sembrava che questo giorno non dovesse mai arrivare. E invece, dopo nove anni di rettorato “targato” Tomasello, il fatidico giorno dell’elezione del nuovo Magnifico è arrivato. Inizia, infatti, oggi la prima votazione della maratona elettorale per la scelta del nuovo Rettore dell’Università di Messina, il quale -in virtù della legge 240 e dello Statuto d’ Ateneo – resterà in carica nel sessennio 2013-2019.

Come noto, in campo ci sono cinque candidati: il prof. di Letteratura latina Giovanni Cupaiuolo; il prof. Scienza degli Alimenti Giacomo Dugo; la prof.ssa di Veterinaria Adriana Ferlazzo; il prof. di Economia Pietro Navarra; ed il prof di Diritto amministrativo Antonio Romano Tassone. In queste settimane non sono mancati i confronti pubblici tra gli aspiranti rettori e neanche “frecciatine al veleno” tra i competitors, che hanno reso frizzante la campagna elettorale, senza però mai – almeno pubblicamente – sferrare colpi bassi per abbattere il “nemico” .

Adesso, dopo tante parole, è arrivato il momento dei numeri. E, allora, via alle “danze” elettorali.

OPERAZIONI DI VOTO

I seggi resteranno aperti dalle ore 8 alle ore 21 e saranno 6, tutti allocati nel plesso Centrale dell’Ateneo. Nei seggi dal n. 1 al n. 3 – ubicati presso l’Aula Magna del Rettorato (n. l e n. 2) e presso l’Aula Cannizzaro (n. 3)- votano rispettivamente i Professori di ruolo ed incaricati stabilizzati, i Dirigenti amministrativi, gli Assistenti del ruolo ad esaurimento, i Rappresentanti di dottorandi, assegnisti, specializzandi, i Rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico e nel Consiglio di Amministrazione, i Rappresentanti degli studenti nei Consigli di Dipartimento(seggi n. l e n. 2), nonché tutti i Ricercatori aventi diritto al voto a norma di Statuto (seggio n. 3).

Nei seggi n.4, 5 e 6 – ubicati rispettivamente presso l’Aula ex Chimica, l’Aula ex Fisica e l’Aula Magna 2 dell’ex Facoltà di Economia- votano il personale tecnico-amministrativo dell’Università e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”, nonché i lettori e i collaboratori esperti linguistici. Per il seggio n. 3 (limitatamente ai Ricercatori a tempo determinato con contratto prorogabile, il cui voto viene conteggiato nella misura del 30 per cento) e per i seggi nn. 4, 5, e 6 si procederà al calcolo della valenza elettorale dei voti espressi nella misura stabilita dal primo comma dell’art . 9 dello Statuto dell’Ateneo ( Il voto del personale tecnico-amministrativo e dei lettori e collaboratori esperti linguistici viene conteggiato nella misura del 20 per cento del numero complessivo dei professori di ruolo e dei ricercatori a tempo indeterminato aventi diritto al voto).

QUORUM

L’elezione, a scrutinio segreto, si considera validamente effettuata qualora vi abbia partecipato la maggioranza degli aventi diritto al voto. In prima votazione, è eletto il candidato che abbia ottenuto la maggioranza dei voti degli aventi diritto. Nel caso in cui nessun candidato raggiunga il quorum suddetto, si procede ad una seconda votazione: risulta eletto il candidato che abbia ottenuto la maggioranza dei voti validamente espressi. Ove nessun candidato consegua tale maggioranza, si procede al ballottaggio tra i due candidati che hanno riportato il maggior numero dei voti. La votazione di ballottaggio è valida qualunque sia il numero dei votanti. In caso di parità, è eletto il candidato con maggiore anzianità nel ruolo. Se la votazione odierna sarà infruttuosa, si tornerà alle urne il 27 ed il 31 maggio, rispettivamente per la seconda votazione ed il ballottaggio.

LO SCRUTINIO

Alle ore 8.30 del giorno immediatamente seguente a ciascuna votazione, si procederà allo scrutinio delle schede elettorali nei seggi nn. 2, 3, 4, 5 e 6. I risultati finali dei singoli seggi sopraindicati, trascritti in apposito verbale, saranno immediatamente recapitati, a cura dei Presidenti di ogni singolo seggio, al Presidente del seggio n. l che, dopo avere riepilogato i voti riportati da ciascun candidato, darà inizio allo scrutinio del seggio.

LA PROCLAMAZIONE

Concluse le operazioni di spoglio, il Presidente del seggio n. 1 procederà all’ individuazione dell’eletto, che verrà proclamato dal Decano. Il nuovo Rettore dell’Ateneo peloritano durerà in carica sei anni e non sarà rieleggibile. E’ probabile che il vincitore delle elezioni dovrà affrontare un periodo di “coabitazione” con il rettore uscente Tomasello, il cui mandato scade il 30 settembre. A meno che Tomasello non decida per le dimissioni anticipate per lasciare la poltrona e la guida dell’Ateneo al nuovo rettore. (Danila La Torre)

6 commenti

  1. dolcestilnuovo 22 Maggio 2013 22:27

    Il netto vantaggio di Dugo potrebbe chiudere i giochi già in prima battuta. Sarebbe un bene così da evitare perdite di tempo.

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  2. PER CHI SUONERA’ LA CAMPANA? – Siamo dunque al “redde rationem”. Al momento in cui le chiacchiere resteranno a zero e parleranno soltanto i numeri, quelli che scaturiranno dal responso delle urne elettorali che, more solito, saranno le uniche ad avere ragione.
    Com’è prassi consolidata la campagna elettorale si è svolta nel clima di un tono ipocritamente dignitoso. La cronaca dell’evento non registra i fendenti fra l’uno e l’altro dei cinque contendenti che pure ci sono stati. Alcuni dei quali impregnati di sadico veleno
    Ci si augura che la lotta per la conquista dello scranno più alto di Piazza Pugliatti non lasci sul tappeto più problemi di quelli di cui l’Università di Messina è travagliata. Uno su tutti è quello che riguarda la persistente caratteristica autoreferenziale del mondo accademico a dispetto della quale fa eccezione solo il personale tecnico amministrativo che, seppure componente determinante ai fini del supporto operativo e gestionale, è lasciato ai margini dell’agone elettorale giacchè vale un ventesimo di voto.
    Autoreferenzialità che resta una delle caratteristiche negative e che non permette un disegno progettuale di rilancio e di sviluppo in sinergia con il territorio dove vive ed opera l’Università. Che dovrebbe essere il motore propulsivo di una società studentesca che via via si sta allontanando e guarda con sempre maggiore interesse verso realtà più promettenti per il futuro dei giovani laureati. I quali, purtroppo, restano gli unici destinatari dei mesti rintocchi della campana.

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  3. La miopia di partito preso la dice lunga sulle sue previsioni. Il rimpiazzante fa sempre una misera fine, più amara di quella del rimpiazzato.
    Avrebbe dovuto astenersi non solo il buon Giacomo, vittima sacrificale dell’arrogante spocchia del suo padrino, ma financo Giovanni, già trombato dal suo ex alleato con cui ora ha siglato l’accordo… di pace?
    Ma forse basteranno quei trenta coraggiosi e fedeli ad ogni costo che vagavano come anime in pena nella semideserta aula magna, quando nei giorni scorsi Giacomo Dugo ha ingoiato il primo amaro sorso di fiele.
    Ma lei, Dolcestilnovo, dov’era quell’infausto pomeriggio?

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  4. l’università di messina credo sia una tra le peggiori d’italia… a mio avviso andrebbero chiusi molti corsi.

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  5. dolcestilnuovo 23 Maggio 2013 18:54

    È cambiato il regolamento o parli senza conoscerlo? Da quando in qua il voto del personale trcnico amministrativo vale un ventesimo? Prima di scrivere sciocchezze, non pensi che sia utile studiare? Ci sono sempre le scuole serali…

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  6. dolcestilnuovo 23 Maggio 2013 20:55

    Non ho ben capito quale fosse l’infausto pomeriggio, io, certamente, non ero presente. Lei? Ho, però, capito benissimo che il nervosismo serpeggia tra le file del buon Pietro, certo, fino a due mesi fa, di una vittoria ormai sicura. Purtroppo, però, a chi ama vincere “facile” non tutto va sempre bene….
    Il “trombato” Giovanni (nove anni fa… nove…) ha lasciato il posto al buon Giacomo. Pietro Navarra, invece, di chi ha preso il posto??? Caro Carlo Primo…. purtroppo, l’amaro calice, sarete in molti a berlo….
    Ma vi rifarete tra sei anni…. (forse!)

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