Parrocchia di Torre Faro 'cacciata' dall'Istituto Marino di Mortelle. "Non ce ne andiamo"

Parrocchia di Torre Faro ‘cacciata’ dall’Istituto Marino di Mortelle. “Non ce ne andiamo”

Veronica Crocitti

Parrocchia di Torre Faro ‘cacciata’ dall’Istituto Marino di Mortelle. “Non ce ne andiamo”

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lunedì 05 Agosto 2013 - 09:59

I rappresentanti del Gruppo Parrocchiale inviano una lettera al Sindaco Accorinti e chiedono spiegazioni sulla questione dell'Istituto Marino. "Ci hanno intimati ad abbandonare immediatamente i locali. Perchè? Abbiamo senso di civiltà e rispetto delle regole, se queste vengono applicate equamente".

“Caro Renato, noi non siamo i ragazzi del Pinelli. Siamo i gruppi associativi della parrocchia di Torre Faro, cacciati dall’Istituto Marino di Mortelle”.

Inizia così, senza mezzi termini, la lettera indirizzata al neo Sindaco Renato Accorinti, firmata in calce dal Gruppo di coordinamento Parrocchiale per l’Istituto Marino di Mortelle.

Una questione che sembrerebbe coinvolgere ancora, dopo la vicenda Stu-Tirone, proprio l’Ufficio Programmi Complessi presieduto fino a qualche giorno fa dall’ing. Mario Pizzino.

La storia dell’Istituto Marino di Mortelle prende avvio nel 2011, quando l’Amministrazione Comunale stabilisce di concedere quegli spazi ad alcune Associazioni (Ist. Antonello, Anffas e Parrocchia di Torre Faro) per lo svolgimento di attività socio-assistenziali senza scopo di lucro.

“Attività sportive, per gli anziani, per i bambini con organizzazione grest, incontri di formazione religiosa con vari gruppi di preghiera”, scrivono i rappresentanti della parrocchia in una nota. Attività parecchio onerose – precisano – dal momento che il comune non ha mai sostenuto alcuna spesa né ha mai atteso ai suoi oneri di manutenzione, guardiana e pulizia.

“Non è stato un periodo facile, ciò nonostante abbiamo svolto quanto programmato – hanno continuato i rappresentanti – anche quando l’Istituto Antonello abbandonava i locali (2011) e l’Anffas iniziava ad utilizzarli sempre con minor presenza”.

La situazione, però, degenera il 6 maggio 2013, data in cui scade il protocollo d’intesa attraverso cui quei locali venivano affidati alle tre Associazioni.

“Il mese successivo veniamo a sapere che, a breve, si sarebbero svolti i lavori di ristrutturazione e qualche giorno dopo, parlando direttamente con il Presidente Anffas Siracusano, veniamo intimati ad abbandonare i locali, in quanto il Dirigente per le Attività Sociali aveva stabilito di affidare proprio all’Anfass l’utilizzo degli spazi”.

Il 9 luglio al Parroco di Torre Faro, mons. Mario Aiello, viene fatto divieto assoluto di accesso all’Istituto Marino.

“Ci diventa incomprensibile un tale atteggiamento nei nostri confronti. Non è nostra intenzione abbandonare i locali e le attività che in esso si svolgono.

Noi non faremo barricate, ma non intendiamo che la realtà di Torre Faro venga emarginata”, si legge tondo e chiaro nella lettera.

“Caro Renato, auspichiamo che le iniziative assunte nei nostri confronti non siano quelle della tua Amministrazione, che parte dal basso, ma forse di qualche Dirigente in via del tutto autonoma, che vorrai approfondire nel contenuto e che, appena puoi, forse potrai fissare quell’appuntamento con il nostro Parroco che non è un frequentatore di Palazzi”.

E nella speranza di un incontro chiarificatore, la Parrocchia tiene inoltre a sottolineare che la situazione ha già generato malesseri.

Allo stato attuale, infatti, i locali della canonica sono in fase di ristrutturazione e, venendo meno anche quelli dell’Istituto Marino, tanti anziani, tanti gruppi di preghiera e tantissimi giovani non avrebbero più un luogo di incontro ed aggregazione.

“Quest’anno abbiamo evitato di organizzare il Grest e 100 bambini non hanno un posto dove andare, dove ritrovarsi”.

Veronica Crocitti

6 commenti

  1. a Giampilieri marina c’è un immobile di proprietà del comune , che viene dato non si sa a quale titolo ad uso gratuito ad una associazione. Bene, in questo immobile si gioca a carte, la luce è sempre accesa, si mangia e si beve fino a tarda sera. Un controllo da parte dell’ufficio patrimonio?

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  2. Sinceramente mi spiace che sono stati cacciati dall’istituto marina ma bisogna anche dire che l’istituto marino è stato donato al Comune di Messina per altri scopi che fino a oggi non sono stati mai attuati

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  3. antonino faroto 5 Agosto 2013 12:08

    Perche’ i ragazzi del Pinelli sono delinquenti? Mi dispiace che altri ragazzi siano così settari, prevenuti e male informati.

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  4. Peppe Vallera 5 Agosto 2013 12:18

    I cattolici vengono cacciati.
    Ai buddisti tappeto rosso.
    Accorinti, vergognati.
    Giuseppe Vallèra

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  5. Come vi permettete di reclamare sia pure educatamente?
    Avete commesso l’errore di non intestare il vostro circolo nè “Feltrinelli” nè “Ambrosini”, quindi giocate in mezzo alla strada.

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  6. NUNZIATA BUCCHIARONE 5 Agosto 2013 17:33

    Vorrei precisare che l’Anffas è una Associazione alla quale è stata affidata la gestione di un centro riabilitativo in convenzione con l’ASP n.5 per cui usufruisce di proventi erogati dalla regione siciliana con la quale si è accreditata.La struttura accreditata si trova in viale giostra alto non certamente all’Istituto Marino di Mortelle….credo che dovrebbero avere i fondi per portare i ragazzi in vacanza….sempre dietro autorizzazione dell’ASP…..

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