Mostra permanente al palazzo Arcivescovile sulle meraviglie siciliane

Mostra permanente al palazzo Arcivescovile sulle meraviglie siciliane

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giovedì 26 Luglio 2012 - 22:06

In esposizione per i turisti (e non solo) più di cento immagini tra fotografie e stampe, grazie a cui viene data una panoramica dei tesori- naturali e artistici- sparsi nelle varie province siciliane

Rimangono in Sicilia solo poche ore, dalla mattina fino alle sei circa del pomeriggio: non hanno abbastanza tempo per godersi le bellezze della nostra isola, o anche solo per farsi un’idea della sua straordinaria ricchezza. Ecco perché la Biblioteca Regionale “Giacomo Longo” ha organizzato nelle sue sale, all’interno del palazzo Arcivescovile, una nuova mostra permanente studiata apposta per coinvolgere i turisti sbarcati dalle navi crociera.
In poco tempo, grazie a più di cento immagini tra fotografie e stampe, viene data una panoramica dei tesori- naturali e artistici- sparsi nelle varie province siciliane: dal castello Maniace a Siracusa al tempio di Diana a Cefalù, dalle tonnare di Trapani al Palazzo Gangi di Palermo. Bellissime le foto rappresentanti mestieri e attività tradizionali, quali la pesca, la raccolta dei fichi d’india e la confezione delle nasse.
Una posizione privilegiata spetta chiaramente alle immagini della nostra città. Salendo per la scalinata che porta al primo piano si possono ammirare splendide stampe realizzate tra la fine del Settecento e i primi del Novecento: per chiunque voglia tornare con la mente a come doveva essere Messina prima del terremoto, con le sue strade larghe e i palazzi maestosi, il Nettuno che dà le spalle al mare e il duomo senza Dina e Clarenza; o semplicemente far ritorno agli anni ’20, quando dal traghetto proveniente dalla Calabria si poteva ancora vedere qualche veliero ma non la Madonnina del porto.
La mostra nasce da un’idea dei membri del personale dell’U.R.P. (Ufficio per le Relazioni con il Pubblico) della Biblioteca, i quali si sono adoperati in prima persona per realizzarla: le immagini più adatte sono state selezionate tra le oltre mille e cinquecento ritrovate all’interno dei libri della Biblioteca, e le piccole spese necessarie all’allestimento sono state affrontate senza intaccare gli esigui fondi regionali. In altre parole, di tasca loro.
L’intento è proprio quello di mostrare a chi non conosca la Sicilia quanto splendido e variegato sia il suo territorio: “Non c’è una provincia uguale all’altra, ognuna ha un fascino unico e particolarissimo”, dice Anna Maria Abbadessa, responsabile dell’U.R.P. All’esterno della saletta che costituisce il centro della mostra, un’immagine della Sicilia contrassegnata da bandierine rosse indica la posizione esatta dei luoghi rappresentati nelle foto.
“Abbiamo intenzione di sostituire le immagini almeno una volta al mese, ogni volta individuando un tema diverso, diversi tesori della Sicilia da mostrare. Questa volta ad esempio abbiamo privilegiato le fotografie dei palazzi più importanti. E’ l’unico modo per dare spazio e visibilità alla vastissima raccolta iconografica della Biblioteca.”
Speriamo che dopo le escursioni toccata e fuga organizzate dalle navi turistiche, o dopo un pomeriggio passato a girovagare sotto al sole tra il porto e il duomo, i turisti lascino Messina col desiderio di tornare in Sicilia, di visitare quelle meraviglie viste solo in foto. (Aurora Iannello)

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