La questione è stata sollevata dal gruppo di minoranza Cambia Nizza durante l'ultimo consiglio comunale. L'istituto presenta evidenti criticità che l'amministrazione comunale ha provveduto ad arginare con soluzioni temporanee, in attesa di un finanziamento da 169 mila euro

Gli edifici scolastici sono costruzioni quasi sempre di lunga data che, nel tempo, è inevitabile che richiamino la necessità di qualche rifacimento strutturale. La scuola media di Nizza di Sicilia “Vittorio Alfieri” presenta evidenti criticità che vanno risolte. La sicurezza e la prevenzione sono sempre importanti e quando c’è di mezzo l’incolumità dei bambini la preoccupazione sale vertiginosamente. La questione è stata sollevata dal gruppo di minoranza Cambia Nizza che durante l’ultimo consiglio comunale, per voce del consigliere Antonietta Cintorrino, ha presentato un’interrogazione per definire il problema e soprattutto gli intenti dell’amministrazione comunale. Parapetto e cornicione pericolanti sono i punti critici dell’edificio che presenta inoltre crepe nei muri e infiltrazioni di umidità che hanno attaccato la parte bassa della struttura. La posizione del plesso, proprio di fronte al mare, non aiuta. Gli effetti corrosivi della salsedine marina infatti peggiorano la situazione. Certo, gli interventi da attuare non sono pochi. I segni del tempo sono visibili su tutto il perimetro della struttura, ma la priorità va per forza di cose a quei problemi che potrebbero ledere più di altri la sicurezza dei bambini e del personale della scuola. Stiamo parlando del rischio di distacco di calcinacci e intonaci dalle pareti. L’amministrazione comunale ha già provveduto a effettuare un sopralluogo e a intervenire spicconando i pezzi di intonaco a rischio e facendo cadere i pezzi pericolanti. Niente allarmismi per il responsabile dell’area tecnica che assicura che l’amministrazione vigila e che è già intervenuta risolvendo alcuni problemi interni all’edificio in maniera tempestiva, come l’infiltrazione di acqua in due aule. All’esterno, però, i problemi resistono. Solo soluzioni temporanee per il momento, transenne e nastro segnaletico a indicare il divieto di accesso. Una misura insufficiente per la minoranza. Se durante l’orario scolastico, infatti, i bambini sono vigilati da docenti e collaboratori scolastici, non bisogna dimenticare che il plesso ospita una palestra coperta dove si svolgono attività sportive pomeridiane. Per Cambia Nizza le transenne e ancor più il nastro sono accorgimenti inutili a cui bisogna rimediare con recinzioni da cantiere che impediscano fisicamente l’accesso alle zone a rischio. La misura è attuabile, ma per una soluzione definitiva si dovrà attendere. Il comune è in attesa di un finanziamento da 169 mila euro, ottenuto negli ultimi tempi di incarico di Raffaele Lombardo. Un regalo di fine legislatura su cui si avanzano dubbi di veridicità, ma il sindaco Giuseppe Di Tommaso dichiara di aver già verificato che il finanziamento è registrato alla Corte dei Conti. Certo, la sovvenzione da sola non basterà a eseguire i lavori da 1 milione e 800 mila euro previsti dal progetto, ma l’amministrazione fa sapere che sta cercando di ottenere ulteriori fondi mediante la Protezione Civile. Di Tommaso garantisce che per l’inizio del prossimo anno scolastico sarà tutto risolto, ma per la minoranza la rassicurazione non basta: “Se non sono in grado di amministrare si mettano da parte, i cittadini non possono continuare a pagare per le loro inadempienze”.

Giusy Briguglio