E’ stata esposta, in particolare, la vicenda relativa ai 32 vigili vincitori di concorso a tempo determinato. Focus anche sui beni confiscati alla criminalità, sull’impiego di migranti e detenuti, sull’emergenza abitativa e le questioni finanziarie dei Comuni

La questione relativa agli organici dei Vigili Urbani, con la proposta di stralciare la materia delle assunzioni per la sicurezza dai vincoli assunzionali cui sono soggetti gli enti locali, è stata al centro dell’incontro tra il sindaco Accorinti e il ministro dell’Interno, Alfano, che si è svolto a Roma dopo la riunione del Coordinamento Nazionale delle Città Metropolitane. E’ stata esposta, in particolare, la vicenda relativa ai 32 vigili vincitori di concorso a tempo determinato.

Sono state inoltre approfondite le proposte per la sicurezza urbana e, in particolare, il disegno di legge che estende le competenze dei Sindaci. Tra i vari aspetti affrontati con il ministro, il sindaco Accorinti ha ancora proposto di snellire le procedure di assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata e di introdurre procedure automatiche di coordinamento e attivazione delle forze di pubblica sicurezza per il controllo del territorio – in particolare nel contrasto a fenomeni diffusi di abusivismo -, ponendo anche la questione del conferimento del titolo di Agente di Polizia Amministrativa per il personale esposto a particolare pressione nel contatto con il pubblico (ad esempio, i controllori del servizio di trasporto pubblico) e la necessità di attivare sistemi di impiego dei migranti che evitino il fenomeno dell'accattonaggio e costituiscano una positiva attivazione finalizzata anche al loro inserimento sociale.

Il sindaco ha anche esposto i progetti di inclusione dei detenuti e le iniziative in corso a Messina in questa direzione. La riunione precedente aveva anche affrontato questioni finanziarie dei Comuni (esclusione dal patto di stabilità delle spese di cofinanziamento dei fondi europei e dei proventi derivanti dalle violazioni del codice della strada, che non costituiscono risorse "ordinarie" pubbliche, ma risorse "aggiuntive"). Soprattutto, in vista della legge di stabilità 2016, il Coordinamento delle Città Metropolitane ha rigettato la proposta di ulteriore taglio delle risorse ai Comuni (ricordiamo che la sola città di Messina ha subìto una decurtazione di 14 milioni nei trasferimenti complessivi nel 2015, dopo un taglio di oltre 7 milioni nel 2014). E' stato anche affrontato il tema dell'emergenza abitativa, chiedendo nuovi criteri per il fondo morosità incolpevole, e la prosecuzione del fondo affitti. E' stata anche richiesta una modifica della norma relativa al taglio delle utenze dei servizi sociali.