Fit Cisl, Uiltrasporti e Filt Cgil sono tornati a rivolgersi al Prefetto Francesca Ferrandino perché nelle lunghe fasi che hanno caratterizzato la vertenza, la Prefettura ha sempre svolto parte attiva verso il gruppo Fs, la Regione e il Ministero ai Trasporti. Preoccupano le assunzioni in corso di Rfi
All’inizio non doveva essere neanche una vera vertenza occupazionale. Era una battaglia per vedersi riconosciuto un diritto che avevano già conquistato con quella che fu una delle più forti vertenze occupazionali della città: la vertenza Servirail. Oggi però la lotta dei lavoratori rimasti disoccupati e non più ricollocati, come invece prevedevano gli accordi, ha assunto i contorni chiari di una vertenza che non riesce a trovare soluzione. E sulla quale è calato un silenzio assordante e insopportabile. I 25 ex Servirail, che nel frattempo avevano lavorato per la ditta Ecoindustria e che aspettavano la ricollocazione da parte del Gruppo Fs, sono rimasti in balìa di impegni e promesse che ad oggi non hanno avuto alcun riscontro.
Per questo motivo oggi Fit Cisl, Uiltrasporti e Filt Cgil sono tornati a rivolgersi al Prefetto Francesca Ferrandino perché nelle lunghe fasi che hanno caratterizzato la vertenza, la Prefettura ha sempre svolto parte attiva verso il gruppo Fs ma anche nell’interlocuzione con la Regione e il Ministero ai Trasporti.
I sindacati ricordano che “proprio il Ministro Graziano Delrio, in diversi incontri con gli stessi lavoratori, ha garantito di aver intrapreso già nei mesi scorsi una interlocuzione con i vertici del Gruppo Fs per garantire la ricollocazione dei lavoratori”.
Ad oggi però i sindacati non hanno avuto alcun riscontro e sono fortemente preoccupati dal silenzio assordante della politica e dai mancati sviluppi della vertenza che vede ormai i lavoratori senza alcun ammortizzatore sociale da mesi.
C’è poi un passaggio che desta ulteriore allarme: “La direzione Risorse Umane di Rfi lo scorso 20 novembre ha formalizzato l’avvenuta assunzione di 665 unità sulla rete nazionale dal 1 gennaio 2017 all’ottobre 2017, annunciandone ulteriori 143 nel mese di novembre 2017 e altri 900 nel biennio 2017-2019. Appare chiaro – scrivono Fit Cisl, Uiltrasporti e Filt Cgil- che in tale contesto siano forti le tensioni sociali che scaturiscono tra le maestranze ex Servirail che ad oggi non sanno se e quando saranno coinvolti in tali processi di assunzione e non hanno riscontro alcuno degli impegni e delle promesse di ricollocazione che in questi mesi, da più parti, gli sono state fatte”.
I tre sindacati chiedono alla Prefettura di intervenire direttamente presso il Ministero ai Trasporti e il gruppo Fs per chiarire definitivamente quali siano le intenzioni e i percorsi di ricollocazione previsti per questi lavoratori.
Francesca Stornante
