Bando per riqualificazione periferie. Interdonato: "E' un'opportunità per gli impianti sportivi"

Bando per riqualificazione periferie. Interdonato: “E’ un’opportunità per gli impianti sportivi”

Bando per riqualificazione periferie. Interdonato: “E’ un’opportunità per gli impianti sportivi”

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sabato 25 Giugno 2016 - 22:38

Il consigliere della III circoscrizione, Santi Interdonato, fa riferimento allo stadio Celeste, al campo Marullo di Bisconte, al Santamaria – Ex Gil, all’Arena di Villa Dante per quanto riguarda il territorio della Terza Circoscrizione, ma ovviamente lo stesso dicasi per il Palarescifina, il Palamili, il Palarussello, il Palamerlino, il Palatracuzzi, la palestra di Montepiselli, il campo Bonanno dell’Annunziata, ecc

Lunedì prossimo a Palazzo Zanca, l’assessore De Cola e l’assessore Pino terranno un secondo incontro avente per oggetto il “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia” cui prenderanno parte esponenti dei consigli circoscrizionali, ordini professionali, associazioni di categoria ed altri soggetti interessati già convocati in una prima occasione per essere sentiti e poter formulare proposte in vista della stesura di progetti da presentarsi entro i 90 giorni dalla pubblicazione del bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri avvenuta lo scorso 1 giugno. Il bando prevede la possibilità di finanziare interventi per un totale di 40 milioni di euro per ogni città metropolitana di cui 18 milioni destinati ai progetti presentati dalle città capoluogo di provincia. Si tratta di una importante occasione anche per il Comune di Messina al fine di reperire risorse per interventi che in altro modo continueranno a rimanere irrealizzabili. Di certo, visto che i primi trenta giorni sono già pressoché trascorsi, va impressa un’accelerazione, ma preliminarmente è opportuno definire una strategia operando delle scelte alla luce delle finalità che traspaiono dalla lettura del bando nel suo complesso, nonché dai criteri di valutazione dei progetti.

Tra questi ultimi indicati all’art. 7 il consigliere del Partito Democratico alla Terza Circoscrizione, Santi Interdonato, pone l’attenzione ai punti sub lettera b) “capacità di attivare sinergie tra finanziamenti pubblici e privati, laddove il contributo finanziario di questi ultimi sia pari al 25% dell’importo complessivo necessario alla realizzazione del progetto proposto” e sub lettera e) “capacità di innescare un processo di rivitalizzazione economica, sociale e culturale del contesto urbano di riferimento”, elementi per i quali è prevista l’assegnazione rispettivamente fino a 25 e 10 punti in fase di valutazione dei progetti. Del resto l’art. 3 dedicato ai soggetti proponenti specifica al comma 2 come Città Metropolitane e Comuni capoluogo siano chiamati a favorire “… la più ampia partecipazione all’attuazione dei progetti da parte di altri soggetti pubblici e privati”.

Insomma, appare evidente come tra le finalità del bando vi sia quella di collegare le esigenze di riqualificazione urbana e di sicurezza con l’opportunità di coinvolgere pezzi di comunità nello sviluppo di attività che abbiano una rilevanza economica per il territorio di riferimento. Ed appare chiaro come tale partecipazione debba intendersi sia nella fase progettuale ed in quella realizzativa, sia evidentemente nella successiva fase gestionale, in cui i privati potranno trovare la remunerazione dell’investimento effettuato.

<<Secondo questa logica – osserva il consigliere circoscrizionale – appare strategicamente opportuno individuare obiettivi progettuali che si prestino a modalità di sviluppo di attività economica, altrimenti non si riuscirà a creare sinergia con i privati perché essi non avranno alcuna convenienza a partecipare attraverso il contributo finanziario previsto nella misura del 25%. I progetti dovrebbero, dunque, riguardare beni che si prestano a prospettive di gestione da parte del privato, regolate da apposite convenzioni pluriennali.

Nell’ambito di tale tipologia di beni spiccano senz’altro gli impianti sportivi comunali nonché le palestre e gli spazi esterni di pertinenza delle scuole non adeguati per il miglior svolgimento delle ore di educazione fisica. La politica del bando sembra essere idonea per compiere una grande opera di ristrutturazione, riuso, rifunzionalizzazione e adeguamento di impianti che versano in pessimo stato per i quali sono da tempo necessari interventi di manutenzione straordinaria e riqualificazione. Si pensi allo stadio Celeste, al campo Marullo di Bisconte, al Santamaria – Ex Gil, all’Arena di Villa Dante per quanto riguarda il territorio della Terza Circoscrizione, ma ovviamente lo stesso dicasi per il Palarescifina, il Palamili, il Palarussello, il Palamerlino, il Palatracuzzi, la palestra di Montepiselli, il campo Bonanno dell’Annunziata, ecc. In particolare per i campi da calcio si potrebbe finalmente realizzare la riconversione del terreno di gioco con l’apposizione del manto in sintetico, come già fatto in diversi impianti del territorio della provincia>>.

L’auspicato coinvolgimento dei privati non potrà che avvenire attraverso delle procedure di selezione ad evidenza pubblica, del resto previste all’art. 5 del bando, che dovranno necessariamente essere correlate alla la fase di elaborazione dei progetti. << Il lavoro da compiersi in tempi molto brevi è notevole, per tale ragione – conclude Interdonato – è necessario che l’Amministrazione prenda celermente prenda le decisioni strategiche in merito ai progetti sui quali scommettere>>.

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