Ex Servirail senza più alcun sussidio, la "protesta gentile" in Prefettura

Ex Servirail senza più alcun sussidio, la “protesta gentile” in Prefettura

F.St.

Ex Servirail senza più alcun sussidio, la “protesta gentile” in Prefettura

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giovedì 20 Luglio 2017 - 13:57

Nuova protesta dei lavoratori che per cinque mesi sono stati in presidio permanente a piazza Cairoli. Domani chiederanno l'intervento del Prefetto Francesca Ferrandino con un sit-in a partire dalle 10. Dopo tante promesse adesso servono risposte.

150 giorni in presidio permanente a piazza Cairoli. 5 mesi sfidando freddo, caldo, pioggia o sole cocente. E’ stata ribattezzata la “protesta gentile” perché ogni giorno, da febbraio ad oggi, sono rimasti in quel banchetto per farsi vedere, conoscere, per chiedere solo sostegno e solidarietà alla città e alle istituzioni. Spesso lo hanno fatto con una chitarra e il sorriso sempre sulle labbra, nonostante il dramma occupazionale che si portano sulle spalle. Sono i 25 ex Servirail che, dopo la lunga vertenza insieme agli altri colleghi cuccettisti, erano stati impiegati in aziende che si occupano di lavori appaltati dal gruppo Fs. Alla scadenza dei contratti però per loro non è arrivato alcun rinnovo, né tantomeno il passaggio in Ferrovie dello Stato. Era questo l’impegno che era stato sancito alla fine della vertenza cinque anni fa. Invece niente. Sono rimasti senza lavoro e senza garanzie. Oggi sono cessati anche tutti i sostegni economici e gli ammortizzatori sociali. Quindi hanno deciso che è arrivato il momento di alzare di nuovo la voce.

Per questo hanno organizzato un sit-in di protesta per domani, alle 10, in Prefettura. Insieme alla segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno deciso di tornare a chiedere aiuto al Prefetto Francesca Ferrandino per provare ad avere le tanto attese risposte che tardano ad arrivare.

La politica tace, il gruppo Fs tace, la Regione tace e senza risposte concrete alle tante promesse fatte – dichiarano i sindacati – la protesta gentile portata avanti finora potrebbe cambiare volto e per questo chiediamo l'intervento del Prefetto di Messina”.

F.St.

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