Frane e disagi viari nella SS113: per i residenti della zona un incubo lungo tre anni

Frane e disagi viari nella SS113: per i residenti della zona un incubo lungo tre anni

Frane e disagi viari nella SS113: per i residenti della zona un incubo lungo tre anni

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lunedì 03 Ottobre 2011 - 09:57

Guerrera e Biancuzzo si rivolgono al sindaco Buzzanca e al direttore dell’Anas Dibbernardo per avere risposte in merito agli interventi e sollecitano l’ampliamento stradale lungo il by-pass

Il tempo passa, ma i disagi ed i pericoli per chi abita nei villaggi che sorgono lungo la SS 113 sono rimasti quelli di tre anni fa. Il consigliere comunale Domenico Guerrera ed il consigliere della sesta circoscrizione Mario Biancuzzo, entrambi aderenti al gruppo il Centro con D’Alia, denunciano una situazione allarmante che – secondo quanto chiariscono in una interrogazione indirizzata la sindaco Buzzanca e al direttore dell’Anas Dibbernardo – ha origine nel mese di Dicembre 2008, quando alcune frane del costone roccioso friabile in C.da Calamina hanno invaso la carreggiata stradale della S.S. 113, determinando la chiusura di quel tratto di arteria, con deviazione del transito su un by-pass di emergenza». Solo nel marzo 2010 – spiegano i due rappresentanti locali – il tratto di strada veniva sgomberato dai detriti; venivano eseguiti dei lavori di messa in sicurezza del costone, mediante la messa in opera di rete in acciaio e tirante; e veniva riaperta al transito». Tuttavia – spiegano Guerrera e Biancuzzo – «il primo Marzo 2011 nella stessa zona dove erano stati eseguiti i lavori, si riproponeva la frana, trascinando sulla carreggiata oltre i detriti, anche la rete metallica e i tiranti, che a collaudo avvenuto, si sono dimostrati insufficienti a trattenere il versante collinare». Sempre il primo marzo, si è verificato lungo la S.S. 113, nei pressi del Villaggio Acqualadroni, un altro smottamento che ha invaso una corsia della strada, determinando una strozzatura e un senso unico alternato per gli autoveicoli».
Nel documento, Guerrera e Biancuzzo sottolineano che «le scelte tecniche adottate per la messa in sicurezza del costone roccioso che sovrasta la S.S. 113 si sono rivelate inefficaci», e nello stesso tempo si fanno «portavoce delle ansie degli abitanti della zona e di tutti coloro che per diversi motivi, transitano giornalmente lungo l’arteria».
«In prossimità del Villaggio Acqualadroni, tratto di S.S. 113 dove non è possibile eseguire alcun by-pass se non viene messo in sicurezza il versante collinare – scrivono – le piogge della stagione invernale, ormai alle porte, potrebbero determinare ulteriori frane, con la chiusura totale della strada o, comunque gravi rischi per gli automobilisti in transito.In Contrada Calamina – continuano – l’inefficienza del by-pass determina dei seri problemi di viabilità, regolata con senso unico alternato da semafori posti ai margini della frana. Tra l’altro il passaggio in quel tratto da parte dei mezzi pubblici, in passato ha creato dei disservizi, che si potrebbero riproporre a seguito di diversa considerazione degli Enti, in merito alla transitabilità dal by-pass, con possibile interruzione del pubblico servizio».
Alla luce di quanto illustrato, i due rappresentanti locali rivolgono a Buzzanca e Dibbernardo alcuni quesiti. Intendono, infatti sapere: «se sono in corso studi geologici propedeutici alla realizzazione delle opere di messa in sicurezza dei costoni rocciosi; quali opere intendono eseguire, considerando che i lavori eseguiti nel 2010, si sono rivelati inefficaci; i tempi previsti per la realizzazione delle opere e per rendere fruibile la strada statale e eliminare i rischi per la pubblica e privata incolumità».
«Nelle more di realizzazione delle importanti opere – concludono Guererra e Biancuzzo – si chiede di ampliare la sede stradale dell’esiguo by-pass, con il livellamento della terra posta lungo l’argine, in modo da consentire una migliore fruizione dello stesso».

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