Discarica di Tripi: scarcerati i tre funzionari del Comune di Messina e l'imprenditore di Caronia

Discarica di Tripi: scarcerati i tre funzionari del Comune di Messina e l’imprenditore di Caronia

Discarica di Tripi: scarcerati i tre funzionari del Comune di Messina e l’imprenditore di Caronia

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sabato 03 Marzo 2012 - 19:05

Sono stati interrogati e scarcerati dal gip di Barcellona, Anna Adamo, le quattro persone arrestate giovedì scorso nell'ambito dell'inchiesta sulla messa in sicurezza della ex discarica di Tripi. Il gip ha convalidato l'arresto per l'ipotesi di reato di smaltimento illecito di rifiuti ma non ha riscotnrato graviindizi di colpevolezza per l'accusa di disastro ambientale doloso.

A soli due giorni dal loro arresto sono stati scarcerati i tre funzionari del Comune di Messina e l’imprenditore di Caronia che dovevano rispondere di una serie di reati ambientali commessi nella ex discarica di Tripi.
I quattro erano stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Catania e della Compagnia di Barcellona a seguito di una inchiesta condotta dal Procuratore capo di Barcellona, Salvatore De Luca, dall’aggiunto Francesco Massara e dai sostituti Giorgio Nicola e Fabio Sozio.
L’ingegner Francesco Ajello, l’architetto Angelo Caminiti, il geometra Letterio Rodilosso e l’imprenditore Antonino Lamonica oggi sono comparsi davanti al gip di Barcellona, Anna Adamo per l’interrogatorio. I quattro hanno fornito spiegazioni sul proprio operato respingendo tutte le accuse che gli sono state mosse. Il gip Adamo ha convalidato l’arresto per l’ipotesi di reato di smaltimento illecito di rifiuti, riferita allo sversamento di percolato nel torrente Tallarita. Per l’ipotesi di disastro ambientale doloso il giudice non ha riscontrato i gravi indizi di colpevolezza ed ha disposto la scarcerazione per tutti disponendo solo il divieto di avvicinamento al Comune di Tripi.
Secondo quanto accertato dalla Procura nella ex discarica di rifiuti solidi urbani non erano stati eseguiti lavori di messa in sicurezza in particolare nell’area del modulo secondario. Il percolato, attraverso un canale di scolo, veniva convogliato in un pozzetto di raccolta delle acque meteoriche che lo trasportava direttamente nell’alveo del torrente Tallarita.

2 commenti

  1. TRIPI??? ANDATE A GUARDARE CHI HA FATTO ANCHE GLI AFFARACCI SUOI

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  2. Etica, giustizia e diritto di cronaca

    Per mio fratello

    “…..Un vecchio e un bambino si presero per mano….” Inizia così una delle più belle canzoni di Francesco Guccini, dove un nonno narrava a suo nipote di un mondo fantastico dove la natura appariva in tutto il suo splendore. La canzone finiva con questa espressione del bimbo “….mi piaccion le favole raccontane altre…..”
    Anche a me piace narrare, anche se non sono un nonno …
    Non solo favole, ma storie di vita, testimonianze che hanno fatto parte di momenti che si sono attraversati o si attraversano.
    Immagino allora di avere mio nipote per mano, mentre passeggio. Mi guarda con gli occhi grandi e intensi dei bimbi e mi dice che a scuola hanno parlato di etica.
    “ma cos’è l’etica- mi dice io……. non ho ben capito……
    E’ troppo piccolo per dare spiegazioni etimologiche o filosofiche…ma qualcosa dovrò pur dire!
    Alloro dico: Etica è gestire adeguatamente la propria libertà di pensiero, di lavoro, di azione, nel rispetto degli altri .
    Comincio a capire meglio…mi dice. E camminiamo.
    Ma lo vedo ancora dubbioso e chiedo cosa vuole ancora sapere.
    Abbiamo parlato anche di giustizia- e anche qui non ho capito bene, abbiamo parlato tanto, tanto…sembrava facile…ma poi…
    Altra domanda da 10.000.000 di dollari!
    Allora gli dico: la giustizia, è qualcosa che dovrebbe essere innata, e che ci impegna nei confronti dei nostri simili, in situazioni di tutti i giorni o a volte straordinarie, ad usare criteri di giudizio, e di comportamento, che equivalgono ad onestà, correttezza e non lesività del prossimo.
    Mi continua a guardare, sempre con occhi meravigliati e dice: “ ho capito meglio, ma non è sempre facile, forse perché sono un bimbo…ma magari quando cresco ci riesco…”
    -“Lo spero gli rispondo!”
    Stiamo sempre camminando, io sono un pò stanca, non di passeggiare, ma di cercare di essere chiara nel fargli capire questi concetti così importanti e complessi senza allontanarmi dalla realtà. Ma non si può deludere un bambino. Il suo cervello è come creta da plasmare, che responsabilità!
    Ora siamo in riva al mare, il nostro bel mare azzurro dello Stretto di Messina. Il cielo è altrettanto azzurro e dei gabbiani volano in alto, sfidando il nostro vento. Volano liberi e sereni.
    Ancora una cosa zia…mi dice…sentiamo – rispondo.
    “Sai che a scuola abbiamo il nostro giornalino e noi scriviamo di tutto; dai giochi , ai cruciverba, racconti che ci inventiamo, delle gare sportive che facciamo …tutto insomma; e la maestra ha detto che è importante scrivere, far conoscere a chi legge cosa si fa ad esempio nella nostra scuola. Ha detto che poter scrivere e poter leggere è fondamentale per poter conoscere.
    – Certamente, rispondo io, è importantissimo e niente e nessuno lo può e lo deve impedire!
    -Ma zia la maestra, poi ha detto che si dice, diritto di cronaca ed è questo poter scrivere?
    Mi accorgo allora, che diventa sempre più complicato. Come posso deluderlo? No, non posso e devo dire solo ed esclusivamente la verità, senza togliere o aggiungere …proprio come il diritto di cronaca, che guarda caso si intreccia anche con l’etica e persino con la giustizia.
    Che lezione complicata, che ha avuto mio nipote!
    Ma mentre gli dico cosa significa diritto di cronaca, sento la sua piccola mano stringere forte la mia e mentre siamo proprio in riva al mare, guardo l’orizzonte che si fonde in tanti colori.
    Grazie zia, ora è tutto più chiaro, mi dice.
    -Non dimenticarlo mai, mi raccomando.
    Mi sorride e si bacia le sue piccole dita che incrocia in segno di “sacro giuramento”.
    LUI, ha capito. Nel cielo ora un gabbiano vola più in alto degli altri.

    Sara Rodilosso

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