Fondi a disposizione per le città metropolitane, un'opportunità di coesione

Fondi a disposizione per le città metropolitane, un’opportunità di coesione

Fondi a disposizione per le città metropolitane, un’opportunità di coesione

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lunedì 05 Maggio 2014 - 13:45

100 milioni per la città metropolitana di Messina da ripartire, in proporzione, tra tutti i Comuni componenti. Che non si sa ancora quanti saranno. Si parte da una base di 51 ma, con l'eventuale istituzione del libero consorzio Jonia-Taormina-Etna, potrebbero diminuire

Messina, Roccafiorita, San Pier Niceto, Saponara, Nizza di Sicilia, Castroreale, Santa Teresa Riva, Castelmola, Savoca, Itala, Alì, Fiumedinisi, Villafranca Tirrena e Barcellona. Erano 14 i Comuni della città metropolitana rappresentati oggi al convegno sulle “Smart Cities, un’opportunità per la coesione delle città metropolitane”.

L’opportunità principale consiste nel fatto che per le città metropolitane sono previsti fondi specifici, non altrettanto per i liberi consorzi. Non tutti i 51 Comuni previsti, però, probabilmente ne faranno parte. Le perplessità ruotano intorno all’istituzione del libero consorzio Jonia-Taormina-Etna, messo in dubbio dall’eventuale leadership di Giarre, Comune più popoloso di Taormina.

I lavori, dopo i saluti del sindaco, Renato Accorinti, del segretario generale, Antonio Le Donne, della presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, e del commissario straordinario della Provincia Regionale, Filippo Romano, sono stati moderati dall'assessore comunale all'innovazione, Gaetano Cacciola. Nel corso dell'incontro sono intervenuti il presidente dell'Osservatorio Nazionale Anci Smart City, Francesco Profumo, su “Un Progetto Integrato di Servizi per le Nuove Realtà delle Città Metropolitane”; Emanuele Villa del Dipartimento della Programmazione della Regione Siciliana, su “Le Smart City nella strategia regionale dell'innovazione”; Antonella Galdi, vice segretario generale Anci, su “La Piattaforma EFISIO, finanziare città intelligenti”.

Sul tema “Smart City, strategie a confronto: il contributo delle Città Metropolitane”, hanno relazionato per Reggio Calabria, Francesco Barreca, per Catania, Luigi Grasso, e per Messina, l'assessore all'innovazione, Gaetano Cacciola; è seguito un dibattito con interventi programmati e le conclusioni.

Il sindaco Accorinti e l'assessore Cacciola hanno evidenziato che “Smart City è la città intelligente dove l'impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell'ambiente e dell'efficienza energetica sono pienamente sfruttate, al fine di migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze dei cittadini. L'Area Metropolitana è un'occasione irripetibile, che può consentire un salto di qualità. I tempi per questi discorsi sono sempre più maturi”.

Il segretario generale Le Donne ha aggiunto che: “Per essere competitive, le organizzazioni pubbliche devono mutare i loro processi organizzativi. Sarà indispensabile lavorare in perfetta sinergia ed in sintonia, per creare un unico collegamento tra il funzionamento dei singoli comuni e quello delle interrelazioni tra i Comuni stessi appartenenti all'Area Metropolitana”.

Il Comune di Messina ha già presentato progetti per oltre 100 milioni di euro (vedi correlato) sui fondi a disposizione per il Pon Città, che andranno però ripartiti, in proporzione, tra tutti i Comuni della città metropolitana.

4 commenti

  1. Certo per aprire un ulteriore tavolo dove decidere come spartirli e null’altro.

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  2. Certo per aprire un ulteriore tavolo dove decidere come spartirli e null’altro.

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