Nizza. Il mercato del contadino aprirà il 13 maggio: "Qualità a Km zero"

Nizza. Il mercato del contadino aprirà il 13 maggio: “Qualità a Km zero”

Carmelo Caspanello

Nizza. Il mercato del contadino aprirà il 13 maggio: “Qualità a Km zero”

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venerdì 28 Aprile 2017 - 15:14

L'annuncio del sindaco Di Tommaso nel corso di una conferenza stampa: "L'aspetto più importante riguarda la genuinità". Diciassette gli stand a disposizione

NIZZA. Il mercato del contadino di Nizza di Sicilia sarà inaugurato il prossimo 13 maggio alle 10. E già quel giorno sarà possibile acquistare prodotti agricoli a chilometro zero. L’annuncio è stato dato dal sindaco, Giuseppe Di Tommaso, nel corso di una conferenza stampa convocata nel palazzo municipale di Nizza di Sicilia. “Abbiamo avuto bisogno un po’ di tempo per farlo partire a dovere – esordisce il primo cittadino – dapprima abbiamo dovuto seguire tutta la parte burocratica e la realizzazione dei lavori, poi ci siamo adoperati per il coinvolgimento dei venditori. Adesso tutto è pronto.

L’aspetto più importante del mercato – sottolinea Di Tommaso – riguarda la genuinità e la qualità dei prodotti, coltivati nel nostro territorio. C’è un protocollo da seguire con dei controlli severi. Ci auguriamo che le persone comprendano che questo non è il… camion della frutta e della verdura. Questa è una località, quasi al centro del paese, dove la gente può venire anche da fuori per trovare cose che altrove non possono trovare. Le perplessità sono state tante – conclude il sindaco – ma noi ci abbiamo creduto in questo progetto e sono convinto che l’iniziativa sarà apprezzata”.

Il mercato del contadino sorgerà in contrada Ficarazzi, a monte del centro abitato e sarà dotato di 17 stand, riservati ad agricoltori del luogo. Ciò per garantire l’acquisto di prodotti freschi e di stagione, la tracciabilità degli stessi e quindi la garanzia della provenienza e la distribuzione di prodotti di agricoltura biologica. Puntiamo sulla stagionalità e la localizzazione del prodotto – evidenzia Carmelo Garufi, di slow food – ed abbiamo l’obiettivo di valorizzare il territorio. Il tutto si inquadra in un ambito di qualità in quanto questa produzione dovrà avvenire attraverso un disciplinare. In quest’ambito stiamo cercando dei prodotti rari, ormai in disuso, come le famose cipolle di Rocchenere, frazione di Rocchenere. Siamo riusciti a trovare semi vecchi di cento anni – sottolinea – e semi, altrettanto ‘antichi’, di pomodori che si coltivavano a Misserio, frazione di Santa Teresa di Riva, lungo il torrente Savoca. Prodotti tipicamente locali”.

Carmelo Caspanello

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