Reset a sostegno dei lavoratori degli enti di formazione

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Reset a sostegno dei lavoratori degli enti di formazione

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giovedì 01 Agosto 2013 - 09:24

"Siamo solidali con tutti i lavoratori del campo della formazione, ed in particolare quelli dell’ARAM, i primi a rappresentare il proprio disagio pubblicamente, dichiarando la nostra totale disponibilità a sostenere, con tutti gli strumenti a nostra disposizione, la loro battaglia di giustizia"

“Nel mese di Agosto 2012 fummo gli unici, tra i partiti ed i movimenti politici cittadini, ad organizzare un evento a seguito dello scandalo sulla formazione scatenato dal settimanale Panorama”. A sostenerlo è Reset, che in quell’occasione propose la legge sull’incompatibilità tra i deputati e le società di formazione ed individuava in un sistema legato alla reale richiesta del mercato l’unica e sola alternativa logica e plausibile.

“Non siamo stati però – prosegue Reset – tra quelli che in questi giorni e all’indomani delle azioni giudiziarie hanno voluto speculare su quanto avvenuto. Non lo abbiamo fatto perché siamo rispettosi delle regole e della giustizia e siamo certi che chi ha sbagliato pagherà così come siamo certi che il ruolo di chi come noi fa politica sia quello di sollecitare, proporre, argomentare e non certo quello di giudicare”.

Adesso, l’intervento arriva a sostegno dei lavoratori dell’Aram e di tutti quelli impiegati nelle società di formazione “che oggi subiscono paradossalmente i danni maggiori di quanto accaduto. Siamo quindi solidali con tutti i lavoratori del campo della formazione, ed in particolare quelli dell’ARAM, i primi a rappresentare il proprio disagio pubblicamente, dichiarando la nostra totale disponibilità a sostenere, con tutti gli strumenti a nostra disposizione, la loro battaglia di giustizia”.

“Avere scoperchiato il sistema “drogato” della formazione – secondo Reset – non può e non deve penalizzare chi era già vittima di tale sistema, pensiamo alle 18 mensilità arretrate proprio dei lavoratori ARAM, ma deve semmai divenire occasione per dare certezze e stabilità a chi ha subito per anni. Chiediamo dunque al Presidente Crocetta e, nonostante la questione sia di competenza regionale, anche al Sindaco Accorinti di occuparsi del problema ed avviare tutte le iniziative necessarie per salvaguardare il lavoro e la dignità dei lavoratori. Una società civile non può abbandonare chi è vittima di un sistema che fa del diritto solo una parola vuota e senza significato”.

5 commenti

  1. ma ke la smettano una volte per tutte!!!
    Sono rimasti in 4 e ancora cercano pubblicita’ sulle spalle delle tante tristi realta’ messinesi. Ma andassero a lavorare!!!

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  2. Caro Tinaglia…non sarebbe il caso che ti cercassi un lavoro serio invece di mandare lettere sdolcinate a destra e a manca, ma soprattutto al gruppo di Accorinti che avevi ferocemente attaccato solo per farti pubblicità??!

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  3. Ma di quali reati si parla?
    Sono soltanto distrazioni.
    Vada un plauso a questi benefattori della comunità ed agli esponenti della RESET che sono stati i soli a capire la generosità e la laboriosità degli amministratori e dei dirigenti dei Centri di formazione (e di incremento) del patrimonio personale.
    Per favore se delle somme distratte potete riservare qualche euro da destinare al saldo degli emolumenti arretrati i dpendenti ed i corsisti vi saranno eternamente grati e continueranno a sostenervi con i loro voti.
    Per quanto riguarda l’indagine aspettiamo il corso degli accertamenti fin quando gli eventuali reati andranno in prescrizione.
    Che nessuno si permetta di disturbare oltre le famiglie Buzzanca e Genovese.
    Per la stampa la “distrazione” distrattamente è caduta nell’oblio.

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  4. liliana parisi 1 Agosto 2013 17:40

    Ma questi lavoratori svolgono DAVVERO un lavoro o solo sulla carta? E con quali criter sono stati assunti? Di fronte a tanti disoccupati,o licenziati, o lavoratori autonomi costretti dalla crisi a cessare la loro attività, penso che si dovrebbe analizzare bene la situazione prima di appoggiare ogni richiesta di retribuzione

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  5. Queste prese di posizione sono superficiali e demagogiche, servono solo ai politici e tutti i beneficiari di questi corsi inutili. Conoscete qualcuno, uno solo, che abbia trovato un posto di lavoro con questi corsi? Sapete quanto costa un corso?
    Suvvia, destiniamo questi milioni di euro a qualcosa di più serio. Dovremmo chiedere a Crocetta ed Accorinti di fare piazza pulita!

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