Porto di Tremestieri, conflitti di competenze sul progetto. Mercoledì il responso della Commissione

Porto di Tremestieri, conflitti di competenze sul progetto. Mercoledì il responso della Commissione

Marco Ipsale

Porto di Tremestieri, conflitti di competenze sul progetto. Mercoledì il responso della Commissione

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giovedì 09 Giugno 2016 - 22:09

La conferma era attesa per il mese scorso ma in Commissione regionale lavori pubblici sono emersi pareri discordanti e tutto è stato rinviato di un mese, alla seduta che si svolgerà il prossimo 15 giugno, con la speranza sia la volta buona. Il chiarimento del segretario generale dell'Autorità Portuale e responsabile unico del procedimento Francesco Di Sarcina

L’ultimo incontro romano per il porto di Tremestieri risale allo scorso 29 aprile ed erano giunte buone nuove sia per l’approvazione del progetto sia sul fronte finanziamenti. Il problema è che alle promesse devono seguire i fatti ed è sempre quello l’aspetto più complicato. Se per ciò che riguarda i finanziamenti prosegue senza particolari intoppi l’interlocuzione col Ministero, l’allarme arriva per i tempi di approvazione del progetto definitivo. In quell’occasione, l’assessorato regionale alle infrastrutture, rappresentato dall’arch. Giovanni Rotondo, aveva espresso l’orientamento di riconoscere la legittimità in capo alla stazione appaltante, l’unica procedura che consentirebbe di non impiegare tempi lunghissimi per l’approvazione col rischio di perdere parte dei finanziamenti e dire addio all’opera. Sempre in quell’occasione l’arch. Rotondo aveva preannunciato il responso definitivo e ufficiale entro una settimana. E’ trascorso quasi un mese e mezzo e quel responso non è arrivato.

Anzi, a maggio si è riunita la Commissione regionale lavori pubblici ma i pareri erano discordanti e tutto è stato rinviato alla prossima seduta, che si svolgerà mercoledì 15 giugno. Se arriverà un responso positivo, vale a dire l’ok all’approvazione del progetto definitivo da parte della stazione appaltante, si sarà trattato solo dell’ennesimo ostacolo superato. Ma se dovesse esserci un altro rinvio o, peggio ancora, se il responso dovesse essere negativo, vorrebbe dire rimettere tutto in discussione.

Il dirigente del Dipartimento regionale Infrastrutture e Mobilità, Fulvio Bellomo, ha detto la sua in merito, partendo dall’aspetto economico: “La Regione, dopo la bocciatura della prima aggiudicataria operata dal Consiglio di Stato nel 2013, è ancora in attesa di ricevere da parte del Comune di Messina o dell’Autorità Portuale il nuovo quadro economico con le relative coperture finanziarie asseverate dagli enti interessati per potere emettere il nuovo decreto di cofinanziamento. Nessun ritardo da parte nostra ma l’impossibilità a decretare il cofinanziamento dell’opera per parziale carenza di risorse. Carenza evidenziata anche dall’Autorità Portuale di Messina che nei giorni scorsi ha scritto al Ministero delle Infrastrutture chiedendo un’implementazione del finanziamento per circa 6,5 milioni di euro”.

Tutto confermato, su questo punto, dal segretario generale dell’Autorità Portuale, che è anche il responsabile unico del procedimento, Francesco Di Sarcina. “Quei 6,5 milioni ci sono stati promessi ma non ci sono ancora atti ufficiali e lo stesso vale per gli altri 6,5 milioni promessi dal Provveditorato Opere Pubbliche. Sappiamo, però, che il Ministero sta lavorando perché ci hanno chiesto la documentazione relativa”.

Infatti, come detto, il problema non riguarda l’aspetto economico ma l’approvazione del progetto. “Mercoledì prossimo abbiamo chiamato ad esprimersi la Commissione Regionale Lavori Pubblici – ha proseguito Bellomo –. Confortati dal parere della Commissione, riusciremo in tempi brevissimi ad indicare il soggetto competente alla sua approvazione”.

Il dirigente ha poi precisato “di non avere mai convenuto con nessuno che il nuovo progetto potesse essere approvato con i poteri della superata gestione commissariale” e di aspettare di “sapere da Comune ed Autorità Portuale chi dovrà fungere da stazione appaltante, atteso che è cessata la figura del commissario per l’emergenza traffico”.

E’ su questi aspetti che Di Sarcina vuole chiarire: “Non abbiamo mai detto che il progetto deve essere approvato coi poteri della gestione commissariale, anche perché un commissario non c’è e sarebbe impossibile. Più di un anno fa, ad aprile 2015, con una nota ufficiale, abbiamo ricordato le norme vigenti all’epoca dell’appalto, che prevedono appunto l’approvazione del progetto da parte della stazione appaltante. Non dobbiamo neanche fare l’aggiornamento al decreto 50, perché è esclusa l’applicazione agli appalti già pubblicati prima del 2016, e il nostro è del 2010. Tutto questo lo dice la legge, speriamo che la commissione regionale esprima subito il parere e che sia positivo”. Viceversa il Comune e l’Autorità Portuale potrebbero rivolgersi al Tar e persino alla Procura e alla Corte dei Conti, perché il rischio, si ribadisce, è quello di perdere ancora un anno per l’approvazione del progetto, con parte dei finanziamenti che andrebbero in fumo insieme all’opera.

Di Sarcina, infine, fornisce spiegazioni anche sul tema del ruolo di stazione appaltante. “Ad oggi è il Comune, la Regione lo sa, non c’è motivo di fermarsi per questo. C’è già l’accordo perché passi dal Comune all’Authority ma tutto dipende dal buon esito dell’approvazione del progetto. Se si devono perdere tempo e soldi, l’Autorità Portuale non ha intenzione di accollarsi questi problemi”.

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. Non c’è un PERICLE messinese nel Parlamento italiano e a Palazzo dei Normanni,un vuoto politico preoccupante,gli eletti sono sconosciuti ai messinesi ma non a chi mendica il proprio interesse personale, figurarsi se possono lottare per quello generale di Tremestieri per evitare il pericolo dei tir e restituire le strade ai messinesi. Gli eletti del MOVIMENTO 5 STELLE stanno lavorando duro nelle istituzioni, ma sono cittadini come noi, non sono mestieranti della politica, e sono in numero insufficiente, il loro PERICLE è la forza numerica, ancora insufficiente a Messina, infatti non c’è nessuno di loro a Palazzo Zanca. GENOVESE chi? D’ALIA chi? GAROFALO chi? Lo sconosciuto che fa più tristezza è un nome della nostra storia D’ALCONTRES.

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  2. Non c’è un PERICLE messinese nel Parlamento italiano e a Palazzo dei Normanni,un vuoto politico preoccupante,gli eletti sono sconosciuti ai messinesi ma non a chi mendica il proprio interesse personale, figurarsi se possono lottare per quello generale di Tremestieri per evitare il pericolo dei tir e restituire le strade ai messinesi. Gli eletti del MOVIMENTO 5 STELLE stanno lavorando duro nelle istituzioni, ma sono cittadini come noi, non sono mestieranti della politica, e sono in numero insufficiente, il loro PERICLE è la forza numerica, ancora insufficiente a Messina, infatti non c’è nessuno di loro a Palazzo Zanca. GENOVESE chi? D’ALIA chi? GAROFALO chi? Lo sconosciuto che fa più tristezza è un nome della nostra storia D’ALCONTRES.

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