Politiche del Territorio ed Edilizia Privata. Da più parti segnalazioni per la carenza di personale

Politiche del Territorio ed Edilizia Privata. Da più parti segnalazioni per la carenza di personale

Politiche del Territorio ed Edilizia Privata. Da più parti segnalazioni per la carenza di personale

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giovedì 09 Luglio 2015 - 08:41

Il dirigente Vincenzo Schiera lancia l'allarme: "In queste condizioni gli obiettivi da raggiungere appaiono lontanissimi". La IV commissione consiliare lo appoggia e sprona l'amministrazione. E l'Ordine degli Ingegneri torna a lamentare le inefficienze dell'archivio dell'edilizia privata, affidato ad un solo dipendente

“Il Dipartimento Politiche del Territorio pone ancora una volta in evidenza, così come riferito in Commissione Consiliare Urbanistica del 30 giugno scorso, alla quale era presente anche l’assessore Sergio De Cola, la grave carenza di personale”. Lo scrive in una nota del 3 luglio il dirigente di quel Dipartimento, Vincenzo Schiera, che ricorda: “In quella sede è stato chiesto l’invio di Ingegneri, architetti o geometri che possano operare al Dipartimento e all'Ufficio Piano in modo strutturale e non parziale o ad ore. Dipartimento che ha imboccato una ‘fase epocale’ procedendo alla redazione di due fondamentali e strategici strumenti urbanistici in forma digitale, grazie al nostro portale Sff-GIS, Variante di Salvaguardia e Piano Condiviso. Si è avuto modo di registrare (fatto grave e sintomatico) che il lavoro ordinario sta subendo un visibile e brusco rallentamento tanto che nei giorni scorsi si è dovuto persino sospendere il ricevimento al pubblico (il personale tecnico e amministrativo non basta neppure per i servizi essenziali). Appare molto chiaro che se l'Amministrazione non provvederà ad incrementare l'organico in modo concreto e adeguato, con personale già formato e con esperienza urbanistica, le conseguenze e i danni a questi uffici e a ricaduta sul cittadino e sull'utenza saranno inevitabili e difficilmente rimediabili a medio periodo”. L’obiettivo è quello di “essere messi nelle condizioni minime per poter raggiungere gli ambiziosi traguardi prefissati dalla agenda dell’Amministrazione che, però, in queste condizioni appaiono lontanissimi”.

La stessa richiesta era stata trasmessa senza esito lo scorso 5 febbraio “segnalando anche – conclude Schiera – un esubero di un funzionario agronomo, che sarebbe più indicato operasse all'Arredo Urbano”.

Sulla base di questa nota, la IV Commissione Consiliare, all'unanimità dei componenti, ha deliberato di “prendere atto del grave stato di disagio in cui si trova il Dipartimento politiche de! Territorio. Il perdurare di tale circostanza (definito fatto grave dal dirigente), che ha già comportato la sospensione del ricevimento del pubblico, potrebbe determinare una possibile interruzione di pubblico servizio”. In considerazione di ciò, il vicepresidente della commissione, Claudio Cardile, diffida l'amministrazione Comunale “a voler porre subito in essere ogni azione utile volta all'impinguamento del personale tecnico dei Dipartimento Politiche del Territorio”.

Non va meglio per l’edilizia privata. Anche stavolta l’Ordine degli Ingegneri aveva inviato una nota lo scorso 24 giugno, rimasta priva di riscontro. “Si rinnova la richiesta, in particolare al direttore generale – scrive il presidente Santi Trovato – di voler cortesemente motivare il diniego al potenziamento dell’Ufficio Archivio del Dipartimento Edilizia Privata, a fronte dei circa 1200 impiegati in forza al Comune di Messina. La consultazione dei fascicoli è un atto dovuto, preventivo e necessario a qualsiasi progettazione, alla quale il libero professionista non può sottrarsi per poter redigere progetti, perizie, varianti, consulenze ecc. che riguardano fabbricati esistenti, dovendo di fatto verificare la loro regolarità, preventivamente alla redazione di qualsiasi atto e/o progetto edilizio, e inoltre tale incombenza è resa ancora più marcata dalle nuove procedure di Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.) e Segnalazione di Inizio Attività (S.C.I.A.). L’archivio non può essere affidato ad un solo dipendente che deve movimentare i fascicoli, prendendoli dal seminterrato, non servito da montacarichi e/o ascensori ma collegato solo da ripide scale, portandoli nei locali al piano terra ove avviene la consultazione che, tra l’altro, sono una offesa in capo proprio a quel settore dell’amministrazione comunale che cura le agibilità degli edifici dei privati, dimenticandosi però dei propri edifici. I fascicoli, per quello che è dato vedere nella zona a piano terra ove si effettua la consultazione, non vengono poi riportati in archivio (e come potrebbe essere diversamente essendoci un solo dipendente e quel tipo di collegamento?) ma riposti in scaffalature che rendono poi difficili e problematiche ulteriori consultazioni. La consultazione dei fascicoli che avviene solo il martedì mattina ed il giovedì pomeriggio, si effettua mediante l’iscrizione estemporanea in un elenco (che spesso contiene più di 20 nominativi) rispetto al quale ne vengono smaltiti (per la carenza di personale) solo alcuni, mentre la maggior parte ingrossa l’elenco del successivo ricevimento. L’attesa avviene nei corridoi, che non presentano i necessari arredi atti a garantire la permanenza delle persone in fila, in attesa di accedere alla sala consultazioni. Inoltre, nella malaugurata ipotesi di assenza dell’addetto all’archivio (come è già capitato) la consultazione viene sospesa, rinviandola a data da destinarsi. Questo avviene ormai da oltre un anno, nell’assoluto disinteresse ed indifferenza di chi ha il dovere ed il potere di risolvere le criticità evidenziate da più parti e visibili a tutti. Riteniamo che la situazione ormai è divenuta insostenibile e va assolutamente risolta, nell’immediatezza, mediante sia l’aumento delle ore di ricevimento dell’archivio per la consultazione delle pratiche, sia con la dislocazione nell’Ufficio archivio di adeguate risorse umane, oltre che strumentali e di adeguati impianti per la movimentazione delle pratiche”.

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